31.12.10

Grazie.

Un grazie grande a tutti voi, che in questo ultimo anno siete stati accanto a me, con i vostri commenti, con le vostre silenziose visite giornaliere. 
E oggi, ripensando ai giorni passati vedo un anno difficile, ma ricco. 
Ricco di sfide vinte, di consapevolezze percepite, determinazioni ripetute. 


new year from Kosenrufu mama on Vimeo.

La felicità la creiamo noi, giorno dopo giorno, quindi non posso che dire grazie anche ogni avvenimento che ha preso posto nella mia vita, perchè senza non potrei promettermi una felicità profonda, indipendente dagli ostacoli e dalle sofferenze.
E quindi desidero (e qui copio una mia amica carissima).
Desidero che si apra una nuova strada di felicità nella mia vita. 
Questo è il mio proposito per il nuovo anno. E il vostro?


Vi auguro di cuore  un anno ricco di gioia e serenità. 

30.12.10

Una stagione: l'Inverno

In questi giorni l'inverno della mia città, Bologna, è luminoso, assolato, asciutto.
E' questo l'inverno che adoro, con quella luce delle 3 del pomeriggio che entra in casa e accarezza tutte le pareti. Che mi sorprende e mi fa amare il sole. I suoi raggi e i suoi frutti delle stesso suo colore.



Che meraviglia!!!
Se volete potete iscrivervi al gruppo che raccoglie le immagini di questa stagione , oltre che descrivere il vostro inverno sul vostro blog.
Un abbraccio a tutti voi!

Che emozione, tra poco, il 1° giorno dell'anno inizierà una nuova avventura su 53 settimane, vi aspetto!

28.12.10

Ritorno a se stessi.

I giorni di Natale come ho scritto nell'ultimo post, sono stati all'insegna del riposo e del silenzio, ma con la televisione.
Sapete che noi abbiamo scelto di non averla più in casa, quindi salvo rare eccezioni Daphne ed Ethan non la guardano. Sanno occuparsi con mille altri giochi e non la cercano e noi comunque non facciamo terrorismo al riguardo, lasciamo che, in occasioni come quest'ultima appena passata, possano liberamente scegliere. Per loro è del tutto normale non averla a casa nostra, come vederla sempre accesa a casa di altri. 


Però qui voglio raccontarvi un'esperienza diretta, cosa ho notato in loro dopo 2 giorni.
Mi sono accorta che: 
guardarla naturalmente li immobilizzava per svariato tempo, come ipnotizzati, 
che dopo sembravano più agitati, 
che hanno iniziato a usare frasi fatte dei cartoni, ripetendole di continuo.
E fin qui, tutto bene, tutto accettabile. Il fatto è che tornati a casa, soprattutto Ethan era scatenato. Nel senso che a parte tutti i vari e soliti giochi durante la giornata -smonta e rimonta le sedie per l'astronave, sali e scendi 100 volte le scale ecc.- nei momenti morti lui: 
nuotava a terra, per tutta casa, strisciando 
saltava, 
si rimbalzava da un lato all'altro del divano, 
faceva capriole, 
cacciando urli e urletti, 
ripetendo frasi strane cantilenanti 
facendo mille altre attività frenetiche 
ININTERROTTAMENTE.


Ecco, mi sono chiesta se questo non sia stata una conseguenza di abbuffata di TV, forse aggravata dal fatto che non la vedono mai. Non voglio sembrare estremista, non lo sono e non mi piace, ma è una strana coincidenza.
Come si è calmato? Beh, a parte aver perso io la voce, urlando più di lui, perchè era ingestibile, ho cercato di aiutarlo a ritrovare momenti di silenzio, angoli dentro di lui dove potersi  fermare, spazi interiori da colmare, concentrandosi. E così ho tirato fuori un attrezzo similforchetta, di legno, non so il suo nome, trovato sul web un pò di tempo fa, serve per intrecciare fili di lana e creare una corda o catenella 


abbiamo lavorato con la lana cardata, ha giocato molto con tutti gli attrezzi della sua cassettina da falegname, regalatagli per Natale, usando principalmente la sega e il martello (sarà un caso? con tutta quella energia da smaltire, cosa meglio di una sega e martello!) e poi tanti tanti disegni. Indovinate che cosa è comparso su quei fogli? La televisione, giustamente! L'elettrodomestico vero e proprio, in un angolo della casa di cui lui era il protagonista.


Oggi è il solito Ethan, vivace e allegro, ma non frenetico, che gioca e immagina, pieno di fantasia.




Per chi di voi non l'ha visto ricordatevi che fino al 31 dicembre avete tempo per il Giveaway delle feste

27.12.10

Silenzio.

A differenza di quelli passati, quest'anno è stato un Natale all'insegna del silenzio, per quello che una casa con 2 bambini possa permettere.
Non eravamo in tanti come lo scorso anno, la casa piena di gente, parenti, amici, ospiti di passaggio, visite per gli auguri, no, è stato un Natale calmo, tranquillo, sul divano, con la televisione (!) accesa con tutti i cartoni e film a ruota. Eravamo a casa dei miei suoceri, siamo stati bene, ma con il silenzio di sottofondo. Senza le urla (di gioia ehm... che frequentano la casa della mia famiglia di origine) è così che ricorderò questo Natale, silenzioso. 




E rosso. Un tocco per tutti, lo smalto, le calze, un rossetto, un maglione, la tovaglia a tavola. Il rosso non poteva mancare. 
E calore, nei sentimenti.
Spero che per voi sia stato un Natale come lo desideravate. 

24.12.10

Vigilia.

23.12.10

Una stagione: l'Inverno

A differenza della volta scorsa, quando è terminata Una stagione: l'Estate non sono affatto indecisa a proseguire, perchè l'inverno, per freddo che sia, è una stagione ricca e calda e non posso perdere l'occasione di studiare i suoi momenti, forse anche i più romantici dell'anno. 




Quindi si apre un nuovo sipario, questa volta con una piccola aggiunta, suggerita da un'amica. Oltre all'appuntamento fisso del giovedì, qui su Kosenrufu Mama, chi vuole partecipare, può aggiungere la(le) propria foto su Flickr nel gruppo Una stagione... just one season, tanto per dare spazio anche a chi magari non ha un blog, ma vuole solo condividere i suoi scatti. Nel gruppo si possono condividere le foto a tema quando si vuole, ogni giorno, senza rimanere legati al giovedì che invece rimane l'appuntamento fisso qui sul blog. 
Allora divertiamoci insieme, creiamo piccoli quadri speciali, tiriamo fuori la nostra arte, che ognuno di noi possiede, e ripartiamo con Una stagione: l'Inverno!

22.12.10

Giveaway delle feste.

Quest'anno non ho partecipato a nessun giveaway, swap o simili, di cui mi riempio gli occhi su molti blog che seguo e che amo, perchè ho veramente pochissimo tempo, quindi fin'ora sono stata semplicemente spettatrice. Ma poi non ho resisto. Mi conosco e già dallo scorso post, in cui ho parlato dei sacchetti di avena, mentre li confezionavo addirittura, pensavo ma come sarebbe bello metterli in palio per una lettrice (o lettore) del mio blog, che con tanta assiduità mi segue, sostenendomi da dietro le quinte ma con gran forza
E così eccomi qui, il Giveaway delle Feste, composto da un sacchettino contenente 3 sacchettini di avena per un bagno di bellezza e una borsa di lino bianco.


Quest'ultima ha una piccola storia.


In occasione delle feste prepariamo per le maestre di scuola una cesta natalizia e questa volta decidiamo di utilizzare una borsa di stoffa, così da poterla poi usare per andare a fare la spesa.
Mi torna in mente quel mio lenzuolo di lino bianco, troppo piccolo per il mio letto perchè lenzuolo di altri tempi e di altri letti, quelli di mia nonna, e poi quel merletto smerlettato (sempre della stessa nonna) che giace in attesa da anni, tanto che ha ormai fatto qualche macchiolina gialla. E mi offro.


E anche lì, oggi, mentre ne cucivo 2 (quante sono le maestre) pensavo quanto sarebbe stato bello regalarne una ad una fortunata. Così ora sono 3 e una è per voi.
Quindi riassumendo, per partecipare lasciate un commento qui sotto, se volete condividete (dove volete), entro il 31 dicembre ore 21.00. L'estrazione avverrà nei giorni successivi e una/o di voi si vedrà recapitare 3 sacchettini di avena e la borsa di lino bianca.


In bocca a lupo a tutti voi!

20.12.10

Sacchetti all'avena.

Qualche giorno fa ho trovato un articolo che spiega come creare dei sacchetti di avena, purtroppo non ricordo su quale sito o blog li abbia visti ma non riesco a trattenermi a parlarvene, poco prima di Natale per un regalo di fretta, originale, ma fatto con le vostre mani. Il regalo può essere ovviamente sia per qualcun altro sia per noi stessi, dato il sacrosanto diritto a queste coccole invernali. 
L'avena è un toccasana per la pelle delicata, specialmente in questi giorni stressata dal freddo, ha proprietà lenitive e nutrienti.
Serve semplicemente della garza con cui realizzare dei sacchettini simili a quelli del tè, io ne ho scelta una naturale, trovata a un paio di euro al metro, la stessa che si usa per far scolare i formaggi. Per le cuciture ho  usato un filo rosso giusto per rimanere in tema natalizio, senza rifiniture.


Il cordoncino l'ho realizzato attorcigliando su se stessi il filo rosso delle cuciture con un filo bianco da uncinetto. Tenendo fisso un capo, attorcigliare a lungo l'altro, sempre dallo stesso verso, finchè vedrete che si arriccia, a quel punto tenendolo teso, considerando circa metà lunghezza, uniamo i due capi e vedremo che si arriccerà su se stesso formando il cordoncino.
Ho usato i fiocchi d'avena leggermente triturati, circa 2 cucchiai a sacchettino, e ho aggiunto un pizzico di petali di rosa rossa secchi che avevo comprato in un'erboristeria l'anno scorso e mai usati, ma si può scegliere anche la lavanda o la camomilla. Ho chiuso arrotolando su se stessa la garza in eccesso e cucito con un punto ben stretto, sempre rosso, sia la stoffa che il cordoncino. 
Ho fatto la prova bagno.


Stupendo! L'acqua non troppo calda, che man mano si colorava di bianco, questo cuscinetto passato sulla pelle che pian piano lasciava il suo amido e la rendeva morbida e liscia, un vero trattamento di bellezza.
Iniziamo bene la settimana, regaliamoci una coccola.

19.12.10

Un regalo.

Abbiamo deciso di creare qualcosa fatto con le nostre mani per regalarlo ai nostri figli e ci siamo riusciti.
La culla per la bambola per Daphne, per Natale, è finita. Senza conoscenze tecniche di falegnameria, ma solo intuendo e confrontandoci con alcune foto trovate su internet abbiamo provato. Il risultato è sorprendente, come ogni qualvolta si lavora con le mani, questi arnesi formidabili dono della natura. Si perchè come sempre non appena ci si impegna per creare ritorna indietro una soddisfazione e un senso di realizzazione che non ha eguali e, come sempre, il regalo non lo facciamo solo ai nostri figli ma anche a noi stessi.
 


Il progetto ci ha visti impegnati per circa 3 ore e, come ogni volta che io e il mio compagno di vita lavoriamo insieme, abbiamo bisogno del primo momento di rodaggio. Cioè per metterci d'accordo sulla strategia da seguire litighiamo, furiosamente, poi ognuno si gira e fa altro, lascia sbollire la rabbia e passati 5 minuti si ritorna al centro e si inizia a lavorare, ascoltandosi, collaborando, accogliendo le proposte dell'altro. Succede sempre così, ma poi il risultato è ottimo. 


Quindi primo regalo a posto. Aggiungerò un vecchio cuscinetto di Daphne come materasso e un vecchio pezzo di stoffa di lana come coperta. Per Ethan avevamo comprato la cassettina per gli attrezzi alla festa della scuola, dobbiamo solo rendere più lisci i vari avanzi di legno per far si che diventino quello con cui lavorare. 
Mancano quindi solo i telai per il regalo che porterà la Befana. Siamo quasi a Natale, manca poco, quest'anno mi è volato.
Avete sentito che freddo? Qui si gela, ma che bella la neve! Buona domenica al calduccio.

18.12.10

Unione d'intenti.


Sono felice di annunciare la nascita il prossimo anno di 53 settimane
Cristina, di Vintage Family, un persona splendida, dolcissima, piena di creatività e talento ed io. Non ci siamo mai incontrate di persona, ma solo al telefono, e mi sembra di conoscerla da una vita.
Insieme posteremo una foto a settimana, accompagnata forse da qualche riga forse no, a seconda del momento, ma con la stessa unione di intenti, quella di testimoniare semplicemente un momento della nostra settimana, della nostra vita, vicine se pur lontane.
Per me è un onore essere al suo fianco in questa nostra piccola avventura e con l'inizio del prossimo anno spero che anche tutti voi vogliate, con il vostro speciale e prezioso sostegno, essere accanto a noi, per 53 settimane.

17.12.10

This moment.

This moment

16.12.10

Una stagione: l'Autunno

Oggi si conclude questo appuntamento, Una stagione: l'Autunno, che mi ha permesso di raccogliere momenti, colori, sfumature, rappresentazioni di questa stagione. Grazie all'appuntamento del giovedì spesso ho dovuto fermarmi e guardarmi intorno, cercando il particolare che risvegliasse in me quel legame stretto con il tempo presente. 

La vostra partecipazione è stata preziosa, costante e vicina, grazie di cuore!
Ci rivediamo giovedì prossimo con una piccola sorpresa riguardante questi nostri appuntamenti di metà settimana.
Passate una giornata al caldo!

13.12.10

Giochi di fili e di mani.

Leggendo quello che ha scritto Mamma Felice qualche giorno fa, rifletto e mi guardo intorno, pensando ai regali di quest'anno per i miei bambini, perché si, saranno loro gli unici a ricevere doni. E' già qualche anno che abbiamo abolito regali tra adulti, principalmente perché, noi tutti oggi, qui dove siamo, abbiamo tutto. Questo è innegabile, quindi abbiamo rinunciato a doni di circostanza, correndo per negozi, tra la folla, gli ultimi giorni magari, pensando a cosa potrebbe servire.  Per i bambini è diverso. Di solito non compriamo, ci limitiamo a scegliere un paio di regali l'anno, magari un gioco costruito da noi o adatto al momento, all'età o all'interesse del periodo.

In queste settimane va per la maggiore il gioco di intrecciare il filo con le mani, avete presente quello che si gioca in due? facendo ricami infilando dita e attorcigliando? ci passano ore a giocare e a volte pretendono che lo facciamo anche noi con loro. E quindi cosa regaliamo loro? del filo di lana? Beh no, è solo per dire che sono attratti da un gioco a costo zero, semplicissimo.



Ci siamo resi conto che tutti i giocattoli commerciali che passano dalle loro mani (di solito riciclati o regalati) alla fine rimangono dimenticati in un angolo, accumulandosi. Mentre la lavagna comprata di seconda mano per pochi euro e portata dalla Befana un paio di anni fa, è ancora oggi uno dei giochi che almeno una volta al giorno viene utilizzata. Come anche la grattugia, piccolina, vera, da cucina, con tappi di sughero da raschiare, sbriciolare, cucinare, dividere, mescolare. Il dono migliore che potessimo fare. 

Noi quest'anno faremo dei regali in legno costruiti con le nostre mani, lo scrivo tranquillamente qui perché sono certa che nessuno dei due leggerà questo blog al momento. Saranno una culla per la bambola, per Daphne e una valigetta per gli attrezzi da lavoro, vera, per Ethan (questa comprata al mercatino di Natale della scuola).

Inoltre per la Befana un telaio in legno per tessere piccoli articoli di lana o cotone, sempre in legno costruito semplicemente da noi, vi farò vedere al più presto qualche foto.
E poi qualche gomitolo di lana, per intrecciare catenelle con la maglia dito e poi utilizzarla per questi giochi di intreccio di cui ho trovato addirittura dei libri che spiegano come arrivare a ricami eccezionali.
E voi sarete per negozi cercando regali?

12.12.10

Ispirazione

Anche oggi gironzolando, rimanendo a bocca aperta a volte e cercando ispirazione altre, vi lascio traccia del mio passaggio qui sul web, e con una tisana calda in mano e le lucine dell'albero già accese, con calma inizio la giornata.



Basterebbe avere un bosco vicino, un pò di tempo per una passeggiata, trovare qualche legnetto così da poter provare a fare un piccolo babbo natale e un pomeriggio si potrebbe trasformare in qualcosa di indimenticabile.

Con un pò di carta e l'aiuto intelligente di un trapano, o tanta forza di volontà,  possiamo creare qualche biglietto   che sicuramente aggiungerà un tocco semplice ma raffinato ai nostri regali.

Per chi invece non avesse avuto ancora il tempo per addobbare l'albero questa potrebbe essere un'idea veloce.

Se all'albero invece mancano solo le pallina e avete anche dei libri, vecchi, polverosi, che veramente è impossibile aprire e leggere ecco allora la decorazione che fa per voi.

Io adoro fare i dolci in casa, questi biscotti devono essere deliziosi, ma anche peccaminosi e il suo stampino ha smosso in me qualcosa che si avvicina totalmente al lo voglio assolutamente anche solo appeso da qualche parte in cucina.

Ogni volta che vedo una bellissima corona ornamentale da appendere al muro o alla porta d'entrata, mi dico che devo provare a farne una e questa credo sia veramente alla mia portata.

Quando voglio trovare un posto che mi faccia sentire accolta come una regina e dove mi possa godere immagini dolci e delicate mi rifugio qui.

State al caldo questa domenica!

11.12.10

Soffice lana cardata.

Con il Natale alle porte ogni scusa è buona per creare piccoli lavori da appendere in giro per casa, abbellendola. Questo ci permette di impegnare una parte del pomeriggio e arrivare a cena affamati e sazi di arte.
Qualche pomeriggio fa è stata la volta della lana cardata che giaceva in fondo all'armadio e chiedeva di essere trasformata in qualche oggettino da manine piccole e delicate. 


Detto fatto, ci siamo armati:
di aghi, appositi, lunghi, molto appuntiti con la punta frastagliata, che si trovano in merceria a pochi euro; 
di una spugnetta per lavare le stoviglie, anche se  sarebbe stato meglio un cubo di spugna densa, di circa 5 cm di altezza;
di  formine dei biscotti
e naturalmente di lana cardata colorata.
Questa si trova facilemente su internet, io l'avevo comprata su Ebay, proveniente dall'Irlanda, certo lo so, non a km 0, ma l'acquisto aveva visto anche alcuni etti di bellissima lana colorata di varie nuance, con cui ho fatto un paio di gilet con i ferri per i miei piccoli.
Consiglio di non tagliare la lana con le forbici, ma strapparla con le mani, della lunghezza e spessore che ci serve.
Daphne ed Ethan hanno scelto lo stampino poggiandolo sulla spugnetta e poi con la lana cardata dei colori che preferivano lo hanno riempito, iniziando a punzecchiare con l'ago. Fate attenzione perchè l'ago ancor più che i suoi cugini, quelli per cucire, è mooolto doloroso, proprio per le frastagliature che ha.


Pian pianino la lana si infeltrisce e prende la forma scelta, terminato questo passaggio avendo cura che la superficie risulti ben lavorata, togliamo lo stampino e vedremo che la lana rimarrà incollata alla spugna, togliamola e cerchiamo di lavorarla allo stesso modo anche sul rovescio. 


Possiamo aggiungere dettagli di lana di altro colore, per creare disegni o dettagli per poi appenderli, con un filo di lana infilato sulla punta e con una perlina per guarnirli.


I nostri sono sparsi per casa. Un pò sull'albero di Natale, vicino allo specchio in bagno e al muro sui chiodi dei quadri . Qualcuno è stato regalato ad amici del cuore o maestre preferite.
Un felice fine settimana.

10.12.10

This moment.

This moment

9.12.10

Una stagione: l'Autunno

Siamo veramente agli sgoccioli e cercando spunti per  Una stagione: l'Autunno mi ritrovo spesso a trovare indizi per la stagione in cui ci stiamo inoltrando, ma è proprio bello questo mischiarsi, questo preparare il campo per il prossimo passo, segno di collaborazione, indicatore che non esistono confini netti in cui possiamo muoverci e dove anche noi, con la nostra pelle come limite all'ambiente, forse non siamo separati dal tutto il resto, ma anzi siamo un tutt'uno e profondamente siamo parte della stesso magnifico insieme, la vita. 



Non volevo andare così sul pesante ma cercando la foto di oggi ero indecisa, poi mi son detta che l'autunno, gli ultimi fantastici giorni di questa stagione, sono proprio quelli che preparano alla prossima, che si accavalla esattamente con la festa forse più attesa dell'anno. Quindi, perchè no? 
E poi mi sembra che tutto abbia un senso, se penso che un battito d'ali di farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo.
Vi auguro un giovedì speciale.
... chi di voi sarà da queste parti sabato 11 dicembre ore 10.00? Spero in tanti! per andare con i vostri bambini ad una lettura di favole in musica. E' uno spettacolo che riscalda e si prende cura dei cuori (e anche delle nostre orecchie, dato che i musicisti suonano dal vivo vari strumenti con bravura e passione). 


§ oggi mi trovate anche qui a parlar di lana cardata.

7.12.10

Pane senza fatica.

Questo è un post veloce in cui si parla di me che in preda alla stanchezza e sfinitezza dell'influenza ho deciso di fare un pane che sono ormai anni che voglio provare, ma non mi sono mai decisa. 
Il pane senza impasto, quello mitico, conosciuto via web e approfondito poi su carta, leggendo la storia di Jim Lahey, che arrivato in Italia per studiare l'arte, lavorando in Toscana, si è appassionato invece dell'arte di panificare.
Il pane non va impastato.
500 g di farina con 1 cucchiaino di sale, 350 ml di acqua con dentro 2,5 g di lievito di birra fresco. Tutto in una ciotola, mescolando con le mani o una forchetta, sommariamente, alla buona, senza creare un impasto omogeneo. Coperta la ciotola e facendola rimanere in attesa 18-24 ore (non di meno mi raccomando) si troverà un impasto molliccio 


che metteremo, sempre senza impastare su un ripiano coperto con molta farina. Questo è il momento delle pieghe: prendiamo i 4 lembi dell'impasto e chiudiamoli 2 sotto e 2 sopra, come un pacchettino. Per la sequenza corretta vi lascio a questo video, per chi non lo avesse già visto, illustrata benissimo dallo stesso sig. Lahey.
Il passo successivo è infarinare ben bene un telo dove metteremo il pane a riposare per altre 2 ore con le pieghe in basso. 
Per infornare il tutto prima dobbiamo preoccuparci di scaldare il forno a 230° e la pentola (si la pentola o pirofila che sia) per renderla ben calda e bollente, così possiamo mettere il pane nella pentola rovente con le pieghe in alto. Copriamo con un coperchio ( io ho usato la pellicola di alluminio) e cuociamo per 30-40 min. Scoperchiare e cuocere per altri 15 min.


Quindi riassumendo i momenti faticosi sono:
il primo sommario impasto
le pieghe 
infornare
...si può fare.


E' stato divorato e l'altro è già lì in giacenza in attesa delle sue 18-24 ore e domani è ... un altro pane.

6.12.10

Share one song.

Buongiorno a tutti e buon lunedì, oggi vi lascio con una delle mie canzoni preferite, cantata dagli amori della mia vita, una Storia d'amore che anche quando interpretata dal Adriano Celentano mi fa venire i brividi.
Buona visione.


storia d'amore from Kosenrufu mama on Vimeo.

Con questo post partecipo a Share one day

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5.12.10

Guardando qua e là.

In questi giorni il mio fisico ha detto basta... e mi sono ammalata. Succede sempre così, in qualche modo la vita dà dei segnali chiari. Tiri troppo la corda? allora ti fermo io. Niente di che, una banale influenza che però mi ha spezzato in due, dolori ovunque, tosse, spossatezza, senza una linea di febbre, sembra mi sia passato sopra uno schiacciasassi. Ma anche questo ha un suo senso, oltre a riposarmi, quando sono fuori dal letto, ho più tempo per sbirciare, qui sul web, tutti gli angoli di vita meravigliosi, tutti i progetti in attesa del Natale e tanti siti fonte di ispirazione.
Mi limito a segnalarvi qualche luogo che mi ha colpito, perchè la mia creatività si ferma per il momento solo ad immaginare, data le poche energie a disposizione.


Su cinnamomo e peperoncino attingo ad una ricetta turca, con il semolino. Questo alimento mi riporta indietro all'infanzia, quando mia mamma ce lo preparava la sera, caldo con un pò di brodino o latte. Diventa subito casa, coccole, sicurezza, amore.

Inoltre guardando le creazioni di Simona con i suoi libri, minuscoli, meravigliosi, non viene voglia di averli tutti?

Per rimanere in tema autunno, ho trovato dei biscotti a forma di foglie. Assolutamente da provare, e magari poi postare il giovedì.

Per le feste ci sono questi meravigliosi angioletti da preparare, serve solo un pò di lana cardata e un ago per lavorarla.

E aspettando o cercando la neve, penso a quando a modo mio potrò fare la stessa cosa

Pensando ai regali per i nostri cuccioli, che vorremmo creare con le nostre mani ecco un 'idea eccezionale, a me serve solo un pò più di spazio in casa.


Dopo le arance profumate e la mela portacandela guardo affascinata questi ornamenti pensando a crearli per i nostri angoli di casa.

Passate una domenica al calduccio, amici miei.

4.12.10

Calendario dell'Avvento.

Si lo so, era il 1 dicembre. Ma lo mostro oggi. 
E' creato con materiale di recupero, dato che avevo le idee confuse fino al giorno prima e non avevo comunque tempo per fare niente di speciale.



Mi ronzavano in testa i sacchettini, sempre queste immagini di sacchettini appesi, così dopo aver rinunciato a prendere in mano la macchina da cucire, per crearne semplici di stoffa, mi sono guardata intorno e ho riciclato una busta dell'Ikea, di quella carta bella spessa e di color rustico. Ho messo all'opera i miei piccoli, aiutati da un'amichetta che ha passato il pomeriggio da noi, e giù di colla, colori e disegni. 


Dato che la amichetta di Daphne si è così divertita non potevamo mandarla a casa senza il suo e così altra busta dell'Ikea pronta all'uso (ora le ho finite!).
Un filo di lana verde, che fa Natale, a catenella senza uncinetto ma con le dita, aiutata da Daphne ed Ethan e il Calendario dell'Avvento è pronto. I piccolini pensano che siano dei minuscoli gnomi a mettere dentro i regalini, tanto son piccoli i sacchetti, non sanno cosa aspettarsi. Ho optato per qualche cioccolatino e caramella, pensavo a qualche perlina, conchiglia o pietra e a qualche disegno fatto da me o piccole storie di poche righe.


Per premiarmi/ci dopo l'attività ci siamo fatti una bella cioccolata calda con panna.
Sono quei piaceri della vita che risollevano l'animo!
Buon weekend a tutti!

3.12.10

This moment.

This moment


2.12.10

Una stagione: l'Autunno

Buon giovedì a tutti , oggi più che Una stagione: l'Autunno, sembra inverno pieno, dopo la prima neve, acqua, freddo siamo in attesa di una nevicata come si deve. 


E io penso che non ho neanche le scarpe adatte, ma mi piacerebbe rotolarmici in mezzo e bermi subito una tisana calda portata nel termos, magari un biscottino al cioccolato e un buon burro di cacao spalmato sulle labbra. Lo so che adesso qualcuno mi odierà, perchè porta molti disagi al vivere quotidiano, ma IO VOGLIO LA NEVE!!! Quella alta, bianca e soffice, che sembra di avere i tappi nelle orecchie da quanto fa silenzio.
Un abbraccio infreddolito. 

30.11.10

Dettagli

Eccoci.
Allora, ho fatto tante di quelle foto che alla fine le ho scaricate più volte, confondendole e poi, scegliendole, stavo nuovamente impazzendo, questo per dirvi come l'entusiasmo mi ha steso. 
Io sono stata presente interamente solo domenica, a questa festa della scuola, pensata soprattutto per creare un concerto di famiglie insegnanti, ospiti, curiosi e anche per raccogliere fondi. Quello che mi ha colpito sono state molte cose, ma voglio accennarvi a qualche momento speciale, che ho vissuto intimamente e ho scelto di condividere con voi. Questa Festa di Natale è diversa da quella di Primavera, si respira un'aria di gioia, quella familiare e calda, del periodo in cui ci stiamo addentrando. Ogni classe o spazio è stato adibito ad un laboratorio o ad un punto vendita di oggetti creati a mano, di vestiti usati o distribuzione cibo.



Ci sono stati vari momenti musicali, regalatici sia dagli alunni che dagli insegnanti, suonando e cantando, accompagnati da veri strumenti, nessuna registrazione. Sembra un dettaglio insignificante, ma in quei momenti mi sono resa conto da quanto tempo non ascoltavo della musica dal vivo. Un piacere per le orecchie.



I laboratori per i bambini erano ovunque, noi eravamo a quello delle candele decorate e delle arance speziate e girando per le aule, si intravedevano queste manine operose, attente, curiose, continuamente. Quindi questo fare, fare fare, creando sempre qualcosa di utile, se pur sia una candela.
Non ho avuto il tempo per partecipare, ma c'era il laboratorio dei biscotti, da preparare anche con i bambini, con piccoli fornetti, facili da usare e ho pensato alla bellezza di poter cucinare il cibo insieme ai nostri figli, un gesto così semplice ed antico.
E poi i profumi sparsi ovunque: 



di pino, al laboratorio di corone dell'avvento, fortissimo, inebriante.
di pizza appena sfornata, passando accanto alla cucina.
di biscotti, caldi.



di spezie e arance, chiodi di garofano, profumatissimi per le decorazioni.



di cioccolata, calda con panna e di tutti i tipi, nella classe di Daphne adibita a cioccolateria, somigliante ad un piccolo bistrot.
di vino caldo e speziato per scaldarci.
E poi note, di strumenti che hanno continuato a suonare, tra le mani dei ragazzi, nella sala polivalente.


Ultimo ma primo, nella mia classifica del cuore, in cima alla scala, nella sala biblioteca, dove il muro arrotondato crea un piccolo angolo nascosto... il laboratorio delle candele a immersione, con la porta chiusa.


La maestra Silvia, quella dell'asilo di Ethan, con l'attrezzo per fare le candele, non saprei come altro chiamarlo, un grande calderone a bagnomaria pieno di cera sciolta, posizionato in mezzo alla stanza, in silenzio, lontani dal vocio della festa, con le finestre ad arco che si affacciano dall'alto sul prato, in quel momento ricoperto di neve candida. E un cerchio intorno di bambini, camminando in tondo, lentamente, con uno stoppino lungo in mano da immergere a turno nel calderone e la maestra che canta melodie meravigliose, magari alcune natalizie, insieme ai bambini, insieme a noi. Non saprei descrivere esattamente i bambini e le loro espressioni: forse attenti, seri, concentrati, venerando il momento, immersi totalmente in quel fare, strato dopo strato la candela prende forma, il tempo del giro e lo strato si è solidificato e pronti per un altro tuffo nella cera bollente. Sarei rimasta lì per ore. 
E poi siamo andati a casa, in mezzo alla prima neve di Bologna. E ho pensato, di nuovo, come il primo giorno di scuola, come le altre Feste di Primavera a cui ho partecipato, che questo è il più bel regalo che io e il mio compagno di vita stiamo facendo ai nostri figli e che loro stanno donando a noi. E ogni sacrificio che faccio, ogni giorno, vale la pena essere fatto, fino all'ultimo.
Buona settimana a tutti!