31.7.09

Bellezza di cuore.

Sono tornata, già ho ripreso a lavorare, il caldo si è già appiccicato addosso e tutto il mio essere urla richieste di riposo, vacanza, pensieri leggeri e colazioni lente. Per il momento mi godo il ricordo di questi 3 giorni che ho passato a casa dei miei genitori, nelle campagne del viterbese in mezzo agli ulivi e immersa nel silenzio. Sono arrivata lì in treno, era così tanto tempo che non viaggiavo con questo mezzo pubblico, la stazione è sempre un posto affascinante, più di un'aeroporto, un luogo di insersezioni di vite, scambi di sguardi, corse verso il binario. Si incontra gente di tutti i tipi, tutte le lingue e tutti i dialetti e si inizia a chiedersi chi siano, cosa fanno, quali siano i loro sogni, paure, gioie, affetti. Arrivata a casa la mia sorellina ha aperto le sue dolci braccia di estetista e mi ha rimessa a nuovo.

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Io non vado mai da queste esperte della bellezza, mai andata e forse mai andrò, mi scusino tutte le professioniste del settore, ma per me è un'appuntamento inutile, non fraintendetemi, rispetto il loro lavoro, questo riguarda solo ed unicamente me, la mia persona, le mie esigenze. Diciamo che vado anche raramente dal parrucchiere, diciamo una vota ogni 2 anni. Non scandalizzatevi, tutto quello che c'è da fare lo faccio da sola e il risultato è sempre ottimo e il mio corpo è in splendida forma nonostante i miei 40 anni. Ma quando torno a casa mi faccio coccolare dalle mani esperte della mia sorellina, perchè per noi diventa un momento di intimità, chiacchiere e risate. Lei è bravissima e cosa più importante adora il suo lavoro, le piace, lei a due anni si metteva perfettamente il rossetto senza sbavature e senza guardarsi allo specchio, lo ricordo come fosse ieri (il rossetto era il mio, tra noi passano circa 17 anni di differenza). In questi giorni abbiamo provato insieme il NO-POO, mi spiego meglio, ne avevo già sentito parlare su Angry Chicken, mi aveva incuriosito, e così ho approfondito meglio. Si tratta di lavarsi i capelli senza shampoo (no-poo) utilizzando solo un cucchiaio di bicarbonato di sodio sciolto in una tazza d'acqua, utilizzando poi per gli ultimi risciacqui 2 cucchiai di aceto di mele diluito con una tazza d'acqua. Il risultato è sorprendente! Capelli veri, morbidi,
soffici, corposi, vaporosi, lucidi e soprattutto puliti. Già negli ultimi mesi avevo optato per prodotti il più possibile naturali e avevo già visto dei miglioramenti, i capelli sembravano stare meglio ma soprattutto rimanevano puliti più a lungo, ma credo che da adesso in poi eliminerò del tutto shampoo e balsamo. Dopo aver applicato la miscela di bicarbonato e acqua sulla testa bagnata, si massaggia per qualche secondo, proprio come fosse uno shampoo, io poi ho districato i capelli con un pettine a denti larghi e, non so per quale effetto chimico, era come se avessi applicato un balsamo ammorbidente. L'aceto di mele, più delicato di quello di vino, ha dato un effetto lucidante finale che ancora oggi, dopo 4 giorni, è visibile. Inutile dire che, con dose molto ridotta, lo userò anche per lavare i capelli ai miei figli.

mare

love

mare

estate

estate

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Le nostre giornate sono corse veloci, rilassate, godendo della compagnia l'uno dell'altro in mezzo al sole, la natura, il mare.


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Vi auguro un weekend folgorante!!!

23.7.09

La nostra casa.

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Quando abbiamo comprato la nostra casa io ero incinta di Daphne, conoscevo il mio compagno di vita da meno di un anno. Noi cercavamo una casa che fosse solo nostra e non in un palazzo, in mezzo a tanti sconosciuti con cui dover condividere luoghi comuni. La cercavamo a Bologna, adatta ad ospitare la nostra famiglia che stava iniziando a crescere, con un metro quadro di giardino e che uscendo potesse avere a portata di vista un albero, almeno.

Le premesse erano ardue, con i soldi che volevamo spendere diciamo impossibile, così ci siamo orientati a cercare case con sottotetto, case vecchie, di una volta, con i soffitti alti anche loro, in modo da poterla ristrutturare e creare un ambiente sopra. Abbiamo chiesto alla nostra vita di trovare la casa che ci stava aspettando, quella giusta per noi, quella che avrebbe ripreso vita, che avrebbe avuto un senso più grande con la nostra presenza lì. 

Un grande bene comprende tutti i beni più piccoli. E così abbiamo trovato quella che ora è la nostra casa, in un quartiere popolare di Bologna, forse il più vecchio, la Bolognina, a due passi dal centro, indipendente, con un pò di giardino, e soprattutto con i soffitti alti e il sottotetto non calpestabile, che poi, dopo tutti i lavori di ristrutturazione, permessi, progetti del geometra, è diventata a due piani. La nostra casa. I vecchi proprietari l'avevano data in affitto da più di 40 anni ad una famiglia. Un'altra famiglia ha passato tutta la loro vita tra queste mura, in questo giardino. 

Dopo aver finito i lavori ed essere entrati in casa, una signora un giorno ci chiede se poteva entrare e vedere come era diventata dentro la nostra casa, era la figlia dei due signori anziani, affittuari. Aveva vissuto lì tutta la sua vita con i suoi genitori. Di fronte abbiamo una palazzina di 4 piani e all'ultimo c'è una finestra che a volte vede affacciato un vecchino, che sta lì e guarda giù, per un pò. Un giorno si ferma un uomo molto anziano al nostro cancello accompagnato da una ragazza giovane e ci dice che è lui quel vecchino che ci guarda da lassù, ci guarda perché lui, quasi centenario, era amico della famiglia che viveva nella nostra casa, passavano pomeriggi a giocare a carte nel nostro giardino, che una volta aveva il perimetro composto da un roseto, e ora gli piace guardarci in movimento, i bambini correre di qua e di là, gli amici che frequentano spesso la nostra casa, con tutto il nostro brulicare di vita. 

La stessa vita che l'altra famiglia ha speso nello stesso luogo. C'è anche un'altra signora, la signora Franca che ha visto tutte e due le mie pance, ha visto i piccolini crescere e fare i loro primi passi, mi ha regalato un mazzo di fiori il giorno del mio matrimonio, e il tutto passando semplicemente davanti al nostro cancello. Lei vive in un'altra palazzina vicino, ci conosciamo solo perché lei passa davanti al nostro cancello e scambiamo due parole, ci salutiamo, lei è nonna, le chiediamo notizie dei suoi nipotini. Poi un giorno ci porta un ramo di passiflora, da trapiantare nel nostro giardino, e questa pianta stupenda è forte e ha voglia di vivere e adesso sta quasi per fiorire. Il nostro quartiere è bellissimo, è vivo, è pieno di persone straordinarie e i loro cuori sono grandissimi.

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Oggi sono umilmente orgogliosa di dirvi che una mia foto è stata selezionata per la pubblicazione di un libro, dal titolo Picture Hope: An Invitation to the Journey, che sosterrà un progetto più grande. E' veramente un grande onore per me farne parte.

Vi auguro un weekend sensazionale.

13.7.09

Musica e famiglia.

Buon lunedì a tutti.
Sono stata un po' assente, da qui, ma molto presente nelle vicende della mia vita che pulsava forte sia a On the road festival a Pelago e sia a casa dei miei genitori che ospitano gioiosamente Daphne e Ethan per le prossime 3 settimane.
Siamo partiti per Pelago io e il mio compagno di vita, da soli, in coppia, da giovani fidanzatini, anche se con la fede al dito, per raggiungere il nostro baby-sitter e la sua band, i Genevieve Quartet, quest'anno selezionati per concorrere insieme ad altri artisti di strada, in un paesino alle porte di Firenze, tra le colline con vigne ed ulivi.

My creation

Un paesino piccolissimo e suggestivo con tanti angoli magici dove potersi esibire, un borgo medievale che ogni anno si popola di giovani di tutti i tipi e si colora di note e melodie, ritmi, parole recitate, musica e strumenti di tutti i tipi. Abbiamo dormito in tenda tra gli ulivi in un campeggio improvvisato, in mezzo a tanti giovani arrivati da tutte le parti d'Italia, pieni di energia e con poca voglia di dormire con la notte che non passa mai. Si, lo so, non era proprio il mio ambiente ideale, nel senso che al di fuori delle porte del paese, in questa zona franca, non gestita dal festival, dove si campeggiava selvaggiamente, si sono aggiunti anche molti che sono andati avanti a ballare per 3 giorni. Ma tutto il contorno, l'atmosfera colma di arte, di musica e gioia hanno fatto si che alcune scomodità passassero in secondo piano. Gli artisti sono seri, si divertono, ma sono seri, e questo mi fa riflettere sull'importanza di arricchire la propria vita di una passione vera, come il suonare uno strumento o coltivare la propria arte, ciò rende immune da certe deviazioni, cioè aiuta a trovare quel centro che a volte i ragazzi sembrano perdere. Lo sguardo serio, perso nel vuoto, concentrato sul talento che vien fuori dall'anima, l'impegno nelle loro performance li rendeno molto più che adulti, ce li fa riconoscere come artisti veri.


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Terminata la gita in Toscana mi son trovata con i miei bambini a vivere la vita di campagna insieme ai miei genitori, in mezzo agli ulivi, nel silenzio interrotto solo dal cinguettio degli uccellini, seguendo ritmi giornalieri che non ricordavo neanche più esistessero.

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Dico solo una cosa, dedicavo un'ora al riposino pomeridiano. L'effetto immediato è stata una pelle del viso più distesa, visibilmente più distesa, le mie rughe erano sparite (o quasi). Non credo dipenda semplicemente dal sonno in sé, ma dalla mancanza di stress, e sicuramente dal contatto con la natura che alza gli animi e i cuori.

Vi auguro una settimana indimenticabile.

11.7.09

Free.

Sono tornata, appena trovo il tempo necessario vi racconto la mia pausa che ho dedicato alla musica e alla famiglia.

Intanto vi lascio con queste due foto anticipatorie e vi auguro un weekend strepitoso.


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