30.5.13

Andando per viali

Argomento scottante, oggi, quello che, specie in molte grandi città, noi genitori ci troviamo a dover affrontare non appena i nostri figli iniziano a guardare fuori dal finestrino della macchina. 

Capita anche a voi di incontrare signorine appena vestite sui cigli delle strade e a qualsiasi orario del giorno? 

Perchè ovviamente di notte il buio aiuta a confondere e soprattutto a quell'ora i miei figli dormono, ma di giorno, no.
La mattina, il pomeriggio, dopo pranzo e prima di cena ci sono luoghi qui a Bologna dove è possibile incontrare tali signorine e i miei figli le riconoscono
Per loro hanno adottato un nome, ovviamente suggerito non so da chi e che sostituisce quello originale, che peraltro non conoscono: le chiamano le P puntini puntini.


Non c'è bisogno di recarsi in zone malfamate, ma nel viale che porta a scuola se ne incontrano varie, come anche vicino casa, su un altro viale trafficatissimo, vicino all'uscita della tangenziale, che facilmente percorriamo. 
E loro lo sanno, i miei figli e gli amichetti, che spesso accompagno a scuola, ingenuamente aspettano di passare da quel luogo per cercarle con lo sguardo e tra sorrisini complici contarne quante ne vedono, per farne una gara. 

Alla mia domanda ma perchè vi interessano tanto? la risposta è stata perchè ci divertono i loro vestiti (ma quali vestiti?) e le loro tette giganti. Alla loro domanda ma cosa fanno sempre li? ho risposto fanno le chiacchiere aspettando l'autobus, cos'altro potevo dire? 


Non posso passare da un'altra strada, se vi stavate chiedendo questo, e inoltre se ne possono incontrare in luoghi di qualsiasi tipo, quindi rifletto su questa sovraesposizione del corpo femminile che troviamo sui giornali, sui cartelloni pubblicitari, in TV, e anche dal vivo per strada, che effetto può avere sui nostri figli?  
Voi come affrontate questo argomento con loro? 



29.5.13

Parco Giardino Cà Bura

Sapete in molti che la mia casetta è circondata per 3/4 da un giardino, non è grande, ma è sufficiente per dare modo a tutti noi di vivere fuori le quattro mura in particolare quando arriva la bella stagione, è proprio come avere una stanza in più. 



Ma questo non ci impedisce di visitare con regolarità anche i parchi che offre la città di Bologna. Quelli vicini, e frequentati da molti bambini specie dopo l'orario di scuola, sono funzionali ma non sono ricchi di fascino come per esempio quello che noi amiamo e dove spesso ci rechiamo: La Cà Bura.


E più che un parco giochi, ci sono collinette dove correre e saltare, rotolarsi sul prato, nascondersi e riposare seduti su una panchina, c'è un lago artificiale che sostiene la vita di tanti ospiti, volatili, pennuti, papere, anatre, cigni bianchi e neri e altri di cui non conosco il nome. 



C'è un gazebo sopraelevato che si spinge fin dentro il lago e da lassù si possono offrire briciole di pane a tanti pesci che aspettano a bocca aperta. 
Il parco è fornito sia di vari punti organizzati con altalene e altri giochi per bambini, sia di percorsi di fitness sparsi per i prati erbosi; le piante presenti, naturali ed autoctone sono catalogate con delle targhe per facilitare la funzione educativo-naturalistica.



Inoltre è presente una giostra a pagamento, chiusa con una vetrata, che permette di far giocare i bambini anche in inverno.
Il parco è autogestito dall'Associazione Cà Bura Onlus, che si preoccupa di organizzare spesso eventi culturali, di animazione, musicali per favorire la socializzazione.



Noi amiamo questo posto perchè è grande, ampio e con prati verdi, che agli occhi dei bambini sembrano infiniti, perchè il lago accanto ad una città come Bologna è un tesoro ricco per la curiosità dei nostri figli, perchè ci si può dondolare giocando sulle altalene, perchè accanto all'entrata è presente un'ottima gelateria per un cono a merenda, perchè gli animali sono sempre un grande insegnamento per i nostri piccoli e loro ne sono attratti come calamite, perchè basta poco per sentirsi immersi nella natura.



Ma se si vuole arrivare quali sono i mezzi? Dal centro il bus 11/c capolinea via dei giardini oppure il 27/a fermata Lipparini

Con questo post partecipo all'iniziativa di Playgroundaroundthecorner.

Buona giornata a tutti!




28.5.13

Blogtour a Castelfalfi

Manca poco e partiamo, sabato 1giugno, tutti noi famiglia, per un posto M E R A V I G L I O S O.
Tra le colline toscane, nella Tenuta di Castelfalfi, un borgo ristrutturato recentemente che offre al turista viaggiatore appartamenti dal fascino antico, cascine, ville, piscine, campi da golf, due ristoranti, un hotel e tantissima natura intorno composta da uliveti, vigneti, boschi e laghi. Cosa volere di più? Io lo immagino, e sicuramente non mi deluderà, come un paradiso.



Il blogtour nominato #Back2Castelfalfi è all'insegna di #aciascunoilsuo  che prevede una formula di gran libertà per noi blogger partecipanti, ma sicuramente anche di gran divertimento. La possibilità di svago è così ampia che ho quasi l'imbarazzo della scelta: lezioni di golf, equitazione, passeggiate nella tenuta, e le varie attività di pizza making, di game watching insieme al guardiacaccia (per studiare fauna e flora), di mixology (ci insegnano a farei cocktails e ovviamente a gustarli, eh?) compresa una visita alla tomba etrusca scoperta all'interno della tenuta.

Il fatto che noi blogger siamo tutte accompagnate dalla famiglia ci permetterà di far divertire tutti loro, mariti e figli, tutti insieme, mentre noi riusciremo a ritagliare qualche momentino solo nostro e rilassante in questo posto da favola.

Ma sappiamo bene quanto è importante la compagnia quando si viaggia in tanti e sono certa che anche in questo caso sarà ottima. Non vedo l'ora di conoscere di persona, dopo esserci frequentate solo sul web, Silvia (Trippando) e Patrizia (Pattibum).

Ci saranno risate e divertimento e se volete partecipare e godervele con noi in diretta seguite l'hashtag #Back2Castelfalfi su Facebook, Instagram e Twitter.

(@silviaceriegi @trippando @kosenrufumama @pattigabrifabri)
   



27.5.13

Mammacheblog il ritorno

Buon lunedì, in ritardo sui tempi, ma solo ora il piccolo dorme e solo ora posso sedermi con calma.
Di ritorno dal mammacheblog sono entusiasta e mi sento come esser tornata dalla gita del liceo. Ho incontrato finalmente tante persone che ho conosciuto attraverso lo schermo o che ho trovato nuovamente, come Barbara, ormai non più mia vicina di casa, e Laura.


Sono arrivata venerdì giorno dedicato alla formazione e ho seguito Barbara Damiano, Nestore Novati e Veronica Benini. Tutti gli interventi sono stati assolutamente interessanti e utili e soprattutto conditi da quell'umorismo che ha permesso di seguire con attenzione per tutto il tempo.


L'organizzazione di FattoreMamma è stata eccezionale dal primo momento all'ultimo, l'evento era corredato di babysitter che si occupavano a tempo pieno dei bambini dai 12 mesi a 3 anni e dai 3 anni in su, le mamme con i bambini più piccoli potevano appartarsi in caso di necessità, per cambiare il piccolo sul fasciatoio a disposizione o semplicemente per rimanere in penombra per addormentarlo, ma senza perdere un minuto degli interventi poichè uno schermo forniva la diretta in streaming. Inoltre avevamo a disposizione una colazione abbondante e continuativa per tutto il giorno con caffè, tè, acqua, succhi di frutta e snack, oltre ovviamente il pranzo, tutto gratuito. 


Vi chiederete a chi appartengano questi piedi in primo piano. Vi presento a sinistra Jolanda Restano mentre intervistava, a destra, Carla Gozzi, madrina della giornata di sabato e che ha annunciato il premio di Fattoremamma Award alle vincitrici del sito Che forte!

L'intervento che mi ha colpito maggiormente è stato quello della Prof. di latino, di Bergamo, Dianora Bardi con la sua energia, la sua fiducia negli alunni e la sua passione e senso di responsabilità per il lavoro, unito ad un'energia e voglia di rinnovarsi. I suoi corsi per approfondire le tematiche di insegnamento per competenze nelle tecnologie sono aperte a tutti i docenti di ogni ordine e grado e spero di cuore che possano essere utilizzati da tanti per poter avere una scuola migliore. 
Ma chi ho incontrato, e conosciuto di persona, finalmente?

Valentina, come conoscerla da sempre
Francesca, con un sorriso aperto e sincero

Cristiana, dolcissima


Chiara, simpaticissima


 Laura, con la sua energia contagiosa


Ma dovrei citarle tutte per nome, Silvia, Doria, Anna, Giada, Arianna, Cecilia,  nonostante non sia riuscita a fotografarle una per una, perchè era più il desiderio di condividere dal vivo, parlando, conoscendoci piuttosto che usare la macchina fotografica.


Ops, si è svegliato Edoardo, è ora di pappa. 
Buona settimana a tutti voi!



24.5.13

mammacheblog

A quest'ora sono in viaggio e quasi arrivata a Milano per partecipare a Mammacheblog 2013. Finalmente, dopo anni riesco a prendere parte a questo evento per mamme blogger e non vedo l'ora!


Vi auguro di cuore un bellissimo weekend.


23.5.13

La fregatura del multitasking

Credo che quando ero vittima del multitasking stavo peggio. Lavoravo, facevo il pane, cucinavo, correvo di qua e di là, non mi fermavo mai e se succedeva mi sembrava di perdere tempo. Ora, anche se corro comunque di qua e di là, perchè con tre figli non solo corri, ma saltelli, mi sforzo di fare una cosa per volta e se ci riesco qualche volta mi fermo pure a riposare.


Perchè mi son resa conto che corro per fare, più o meno, sempre le stesse cose, non è che corro perchè perdo un treno, ma per rifarei letti, sistemare la casa, ecc. Ho capito, meglio tardi che mai, che per tutto quello che non avviene in maniera straordinaria nella mia vita, non c'è bisogno di accellerare. Riempire le giornate stordisce, a volte arrivo a sera come dopo aver ballato e fatto piroette per tutto il giorno e mi fanno male anche i piedi, come le vere ballerine. 
Così il pane lo impasto lo stesso, ma non in contemporanea alla preparazione del pranzo o alla lavatrice da scaricare. Lo impasto e basta.



Consiglio di cuore a tutte le donne, ma anche gli uomini eh?, che ancora credono nel multitasking, di fermarsi, sedersi, respirare e pensare che andare lenti è un lusso grande di cui abbiamo diritto tutti e non ascoltiamo più chi ci fa credere che il bello sia occupare ogni angolo del nostro tempo. 
Qui non si tratta di correre per avere il tempo di fare tutto, ma semplicemente di fare meno in base ai nostri tempi.



Voi cosa ne pensate? Avete qualche strategia per portare avanti le vostre giornate senza accavallare gli impegni?



22.5.13

Frullato di avocado

La permanenza in Brasile mi ha permesso di gustare spesso e con costanza molta frutta: era la colazione, lo spuntino, il contorno e a volte il pasto.
La frutta in Brasile è tanta, dolcissima, buonissima e spesso più grande. Il mio corpo ha fatto un pieno di vitamine e forse anche per questo sono tornata in Italia in forma e con grande energia, oltre ovviamente al beneficio della vacanza in compagnia di cari amici.  In particolare l'avocado, questo frutto grasso, che si può abbinare sia al dolce che al salato e che lì è della dimensione quasi di un melone, cremoso come burro e ovviamente più ricco di tutti i componenti benefici, dato che non arriva dall'altra parte del mondo, maturando lungo il viaggio. Oltre a spalmarlo sul pane o mangiarlo a fettine, l'ho assaggiato frullato come dessert e ho voluto riproporlo qui a casa un pomeriggio, come merenda per i bambini. 


E' molto semplice, 
basta un avocado, io trovo solo quelli piccoli della dimensione di una pera
un paio di cucchiaini di zucchero (a seconda del vostro gusto)
latte quanto basta (circa mezza tazza, io ho usato quello di riso, si, sto provando di nuovo ad eliminare dove possibile i latticini, che adoro!)


Frullare il tutto e potete servire questa mousse verde chiaro e morbidissima in piccole ciotole.
Daphne ed Ethan hanno snobbato questa mia proposta, ma sono certa che con il tempo apprezzeranno, mentre Edoardo che è rimasto con il naso all'insù per tutto il tempo, in attesa, capendo che si trattava di cibo, l'ha divorato e finito in un batter baleno.


Io vivrei di avocado, e voi?



20.5.13

Il lunedì è felice

Buongiorno, buon lunedì e buon inizio di settimana.
Questo weekend è iniziato e finito all'insegna della natura, quella lontana e quella dentro la città. Ma funziona tutta, senza differenze riesce a rigenerare la mente e il corpo, con grande compassione, lei è imparziale, ci mette tutta se stessa e non si sente troppo offesa da come noi la trattiamo. Sarebbe da prendere da esempio. 
Andare tra i monti, nel mio caso vicino Bologna, ci permette di respirare aria più ossigenata e meno inquinata, ci aiuta a riposare le nostre orecchie, che se viviamo in città sono sempre sottoposte a stress, quello sottile e continuo ma che incide in modo significativo su nostro corpo e psiche, e soprattutto ci aiuta a staccare la spina. Grazie.


A noi basta poco, riusciamo a trovare una parete rocciosa da scalare anche sul muro a pietra di casa. E' divertente e aiuta a far nascere una futura passione.

 


In città invece possiamo trovare un angolo nascosto tra gli alberi, proprio a pochi passi dal centro, dove il Comune offre gli orti (uno dei tanti luoghi) da coltivare e dove, invitati da amici, abbiamo trascorso una giornata fresca, assolata, piacevolmente ventosa, tra barbeque, bambini di tutte le età, chiacchiere, riflessioni sulla scuola italiana, tra zone ortive e biciclette portate a mano, calci ai palloni, bicchieri di vino, alberi di ciliegie e fiori di sambuco. Grazie.


Il regalo che questa Natura grande e compassionevole continua ad offrire è il senso appagante di gioia e stanchezza che fa andare a letto felici, per poi trovarci il lunedì mattina freschi e spronati a ricominciare. 
E tutte le volte rimango sorpresa e colpita. Grazie.


Capita anche a voi? Amate i vostri lunedì, specie se ricaricati dal verde, dal sole e dall'azzurro del cielo? 




16.5.13

Piove

Sono giorni che piove, anzi sono mesi che piove e quest'anno l'acqua non è mancata, lo sappiamo tutti e qualcuno è felice e contento: le lumache del mio giardino che escono spavalde a qualsiasi orario del giorno, sia con la loro casa che senza. 



La prendo come un'occasione per far notare ad Edoardo questo animaletto, con antenne e guscio sulle spalle. I bambini hanno questa innata dote di capire subito che sono animali, esseri viventi, amici con cui giocare, e come primo istinto in lui è comparso quello di sorridere, sgranare gli occhi, mandare baci, provare ad accarezzare seguito poi dal desiderio di sperimentare, che ho dovuto contenere, perchè altrimenti povera lumaca non sarebbe più tra noi. 



E' la stessa acqua e tempo grigio che mi ha accompagnato l'ultimo giorno di permanenza in Brasile? Più o meno. Così che ho potuto apprezzarlo anche nel suo pieno autunno inoltrato, ma ancora caldo.
Certamente l'atmosfera vacanziera aiuta a non rimanere schiacciati dal grigiore, dall'umidità, dalla mancanza di raggi di sole come più facilmente accade qui in città, con i soliti ritmi serrati e quotidiani. 



E per vincere allora mi impongo di sognare e cercare di rendere reali i miei sogni. 
E' quello che consiglio di cuore anche a voi oggi, mentre aprite l'ombrello e pensate alla tabella di marcia da spuntare. 



Già pensare ai nostri sogni e immaginare come realizzarli fa sì che il nostro cuore vada in quella direzione, è questo il primo passo. 

Se invece volete programmare un'uscita per avere profumi nel piatto, leggete quello che scrivo oggi su Mammafelice!