29.6.15

Consigli per frullati gustosi e sani

Oggi voglio condividere con voi parte della mia esperienza che sto portando avanti con i frullati. Dopo aver acquistato un ottimo frullatore , cercandolo con il boccale in vetro per ovviare all'uso della plastica, e di grande potenza, sono ormai mesi che i frullati fanno parte del nostro quotidiano sia a colazione che a merenda, ma vi confido anche prima di cena, se sento un languorino che voglio smorzare con qualcosa di sano. 


frullato vegano
frullato vegano
Banana, semi di lino, fragola, arachidi con latte di mandorla, guarnito infine con semi di chia

Parlo prima di tutto del frullatore perché, se si vuole ottenere un risultato cremoso, e con ingredienti ben triturati e omogenei, è il primo passo da valutare. Ci sono alimenti virtuosi che necessitano di essere sminuzzati per essere bene assimilati, come è il caso dei semi di lino, e poiché  la loro corteccia risulta essere molto resistente, se non si ha un buon strumento di lavoro, non si ottiene il risultato sperato.

In ogni frullato sono presenti i semi di lino.

Il sapore è quasi inesistente, ma hanno proprietà fantastiche, sono ricchissimi di acidi grassi omega 3, di manganese, magnesio, fosforo e rame, inoltre sono ricchi delle vitamine del gruppo B. I preziosi oli contenuti si deteriorano rapidissimamente, quindi è necessario consumarli crudi e al momento, ecco perché amo aggiungerne un cucchiaio ad ogni frullato. 


frullato vegano
frullato vegano
Banana, semi di lino, fragola, pera e latte di mandorla, guarnito infine con semi di chia

In ogni mio frullato è presente la banana. 

Questo frutto oltre a dare la giusta densità mi permette di non utilizzare zuccheri aggiunti, in particolare se la scelgo molto matura, e regala molti sali minerali e fibre. In questo periodo di caldo intenso il potassio di cui è ricca è un vero toccasana, quindi la aggiungo ad ogni frullato senza problemi. 

In ogni mio frullato è presente un latte vegetale.

Negli ultimi anni abbiamo diminuito il consumo di latte vaccino, nonostante sia sempre presente a tavola il parmigiano stagionato per 36 mesi e saltuariamente yogurt bianco e formaggio (scegliendo se possibile prodotti biologici). Con le mandorle non pelate produco spesso il latte di mandorla, è facilissimo e molto veloce da preparare, e quindi solitamente aggiungo questo latte per amalgamare il frullato, ma mi capita di utilizzare quello di riso, oppure del succo di frutta o spremute.


frullato vegano
frullato vegano
Banana, semi di lino, pesca, fragola, avocado e latte di riso, guarnito infine con semi di chia

A queste basi aggiungo a piacere altri ingredienti a seconda della disponibilità del momento. Qualche arachide dona un gusto caramellato, mentre le fragole contribuiscono ad ottenere un colore rosato, arricchendo di fibre, sapore e vitamina C. Le fragole le ho congelate in quantità nel loro momento di maggiore maturazione.
Se volete potete aggiungere burro di mandorle, nocciole o arachidi, oppure se preferite, direttamente il frutto secco e frullare un po' più a lungo. 

Voi avete suggerimenti? 

Vi auguro una splendida settimana.


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23.6.15

Il metodo di riordino Konmari

Avete seguito alcuni post qui sul blog in cui parlo dell'esigenza forte degli ultimi tempi, che mi vede energicamente attiva nella pulizia di casa, o meglio dire nel riordino
A gennaio avevo iniziato a leggere Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita di Marie Kondo, quelle pagine sono rimaste lì sedimentando e ho solo saltuariamente preso in prestito una sua tecnica di ordinare i vestiti nei cassetti, mettendoli in verticale invece che in orizzontale, uno sopra l'altro. 

metodo konmari
il magico potere del riordino

Ma non ho mai iniziato quello che lei suggerisce di fare: il riordino.

I motivi principali di questa ritrosia sono stati: 
una certa ansia iniziale leggendo il libro, 
la consapevolezza dell'assoluta mancanza di tempo, 
una certa resistenza a voler davvero fare quel tipo di pulizia, che non riguarda solo l'esterno o il nostro ambiente, ma sappiamo bene che riconduce anche ad un riordino interiore. 

Tutti questi motivi mi hanno lasciata in una sorta di limbo, che mi vedeva immaginare me stessa in un'altra vita, pulendo e riordinando e finendo in una casa luminosa, come quelle patinate dei giornali, e la mia realtà costante, fatta di ordine, disordine, cose da sistemare a causa della presenza di 3 bambini piccoli, armadi ricolmi ancora con gli indumenti della vecchia stagione, dita di polvere in mezzo ad oggetti che rendono impossibile qualsiasi desiderio di pulire, pena ore di lavoro. Insomma credo una realtà molo simile alla maggior parte delle famiglie. 

Nel frattempo ho anche letto un altro libro, Via la polvere dalla casa e dalla mente di Karen Kingston, che parla di feng shui, ma in un modo che mi è piaciuto, semplice, diretto, utile. E ho notato che tutti gli angoli della mia casa legati all'aspetto economico/denaro/lavoro erano in assoluto disordine. 
Quindi mi stuzzicava l'idea di provare. 
Ho iniziato così a pulire tutti gli angoli in alto a destra della piantina della mia casa, del giardino e di ogni stanza.

Poi ho perso il lavoro

Non che sia necessario perdere il lavoro, ma sicuramente per me  è stata l'occasione per aver più tempo, nel mio caso ha anche coinciso con l'esigenza interiore di pulire, dentro e fuori, mancava solo da sistemare l'ansia che la lettura del libro mi procurava, un po' a causa dell'autrice che appare così sicura, certa delle sue azioni, e che racconta questo passaggio come fosse niente di difficile, anzi assolutamente troppo facile.

L'ansia me la sono fatta passare e un giorno ho iniziato.

Il primo passo ti porta sempre in una direzione.

Ci sono 3 caratteristiche principali in questo metodo di riordino.

1 prendere in mano gli oggetti e sentire se procurano gioia
2 riordinare in base alle categorie di oggetti
3 fare tutto in una volta

1 La gioia. Sembra semplice ma non è detto che subito si senta trasporto prendendo in mano un oggetto, nel mio caso è stato difficile. Insomma, lo scopo è riordinare, e smuovere tutti i sentimenti del cuore è romantico ma nel mio caso, spesso, è risultato difficile. Per me non era un riordino con tutto il tempo del mondo a disposizione, dopo qualche ora rientravano i bambini da scuola e io dovevo trovare il modo di farlo senza loro tra i piedi. 
Quindi assaporare il momento, guardare l'oggetto, cogliere i movimenti del cuore, ecco, non sempre ci sono riuscita.
2 Le categorie. Ci sono quelle piccole, composte da pochi oggetti, in quanto tali, non so, per esempio i prodotti di bellezza tipo balsamo, shampoo, trucchi ecc. Mentre ci sono altre categorie in cui sono presenti centinaia di pezzi da testare con il solito approccio della gioia. E serve tempo. In alcuni casi ho interrotto il riordino per categoria e ho ripreso in un secondo momento.
3 Finire il lavoro tutto in una volta. Impossibile per me. Nel mio caso in particolare, il riordino riguardava non solo i miei oggetti ma anche quelli dei miei figli e coniuge (con la sua secondaria partecipazione). Quindi tutto in una volta avrebbe significato giorni e notti intere...

metodo konmari
metodo konmari

In ogni caso il risultato si è visto, fino ad ora ho gettato (o portato anche al mercatino dell'usato, regalato, riciclato) circa 12 sacchi neri grandi. 
Se penso che tutta quella roba era in casa mia inutilizzata o senza procurarmi gioia, beh, mi fa riflettere. 
Comunque, devo ancora finire, proprio per rimarcare quanto detto sopra. Lo so, forse non sono una brava allieva del metodo Konmari, ma faccio del mio meglio.

Presto vi racconterò altri particolari del procedimento.


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19.6.15

Ghiacciolo al limone

Eccoci a venerdì, inizia il weekend e per chi è ancora a lavoro significa che comincia la discesa di fatica che lascia spazio al relax e al riposo. Che grande invenzione il fine settimana.
Condivido con voi una ricetta facilissima per preparare i ghiaccioli, che sembrano semplice acqua, dolce e saporita, congelata, ma se aggiungete un ingrediente si aggiustano nella corposità.

ricetta ghiacciolo limone


Ghiacciolo al limone

Ingredienti

250 ml di spremuta di limone
250 ml di acqua
70 g di zucchero (io ho usato quello integrale di canna, ma potete scegliere qualsiasi altro tipo di dolcificante e la vostra idonea quantità)
1 cucchiaio di amido di mais

Spremere bene i limoni ed eliminare i semi, sciogliere l'amido in una tazzina di acqua fredda, mettere a bollire la restante acqua con lo zucchero. Quando inizia a bollire aggiungere l'acqua con l'amido, mescolare bene per circa un minuto e raffreddare (io amo mettere il pentolino come un bagnomaria freddo, mescolando, per far diminuire la temperatura velocemente). Unire il succo di limone all'acqua raffreddata, mescolare e inserire negli appositi stampini. 

Con questa dose produco 12 ghiaccioli, ma dipende molto dalla grandezza degli stampi. E' importante che il succo di limone non entri in contatto con sostanze calde, in questo modo la vitamina C presente rimane invariata e il ghiacciolo, oltre ad essere buono, è anche ricco di antiossidanti, previene il raffreddore e rafforza il sistema immunitario.

L'amido di mais è utile per rapprendere un po' il liquido che tende a sciogliersi velocemente mentre si mangia con gusto il ghiacciolo. Se poi è nelle mani del piccolino di casa, so già che non è sufficiente a coprire l'inconveniente di seminare tracce di gocce appiccicose al suo passaggio.

Per quanto riguarda l'amido di mais, come tutti i prodotti a base di mais, riso o soia, cerco di comprarlo solo biologico, giusto per evitare il rischio di contaminazioni OGM, ma queste forse sono fissazioni mie.

frullato colorato

Allo stesso modo si possono preparare i ghiaccioli di vario tipo, da noi vanno per la maggiore limone, arancia e fragola. Sto sperimentando anche come trasformare i magnifici frullati colorati in altrettanto magnifici ghiaccioli.

Intanto godiamoci questo venerdì programmandolo come sicuro inizio di un weekend felice.



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18.6.15

Libri di ricette che amo

Ci sono tre libri di ricette, molto diversi tra loro, che amo, che uso, che non mi deludono mai. Ho già parlato di altre fonti culinarie che mi soddisfano (clicca qui), cui sono molto affezionata, sia al contenuto che all'oggetto in se, oggi vi parlo di altri che allo stesso modo fanno parte della mia piccola libreria in cucina.


libri di ricette kosenrufumama

Ti potrebbero interessare  le altre fonti culinarie a cui sono fortemente affezionata.

Il primo di cui voglio parlarvi è "Tutto sulla frutta secca ed essiccata " di Chiara Frascari. E' un libro molto ricco di informazioni, con soluzioni diverse dal solito, dove ho trovato ispirazione su argomenti utilissimi. Si parla di frutta secca e essiccata, come si evince dal titolo, ma offre spunti vegani e vegetariani, sia dolci che salati, passando per tutte le portate di una sana alimentazione. 

Ho imparato a fare la ricotta di latte di mandorla, con cui farcire poi i datteri, o la marmellata a crudo con i semi di chia. Inoltre ho provato, e  mi sono affezionata, al formaggio vegetale di noci di macadamia alle erbe. A differenza di quello che ho sperimentato nel passato con gli anancardi, che necessitano di ammollo, questo risulta più facile e veloce. 
In entrambi i casi è un formaggio privo di latticini.


tutto sulla frutta secca ed essiccata formaggio di noci di macadamia


Formaggio vegetale di noci di macadamia alle erbe
Ingredienti

250 g di noci di macadamia
150 ml di acqua 
1/2 limone 
4/5 foglie di basilico
4/5 steli di erba cipollina
6/7 foglie di prezzemolo
1 macinata di pepe nero
1/2 cucchiaino di sale fino integrale

Frullare le noci con l'acqua, sale, limone e pepe fino ad ottenere una consistenza cremosa. Unire le erbe aromatiche e frullare. Lasciare coperto in un contenitore, in frigorifero, per qualche ora. Utilizzare come meglio credete, noi lo adoriamo sul pane, spalmato.

Chiara la trovate su Instagram, o su Cucina Naturale, nella sua rubrica "Questo l'ho fatto io".

Poi c'è questo libro che sembra scritto da un bel modello dal sorriso ammaliante "Le ricette dei magnifici 20. I buoni piatti che si prendono cura di noi" di Marco Bianchi. E' bello, simpatico e bravo. Cosa volere di più? 
Le sue ricette mi sembrano quelle che si possono trovare nella cucina di tutti noi, nonostante siano tutte con alla base ottimi fattori nutrizionali, vegetariane o vegane. Mi  piace lo stile con cui scrive, informale, raccontando aneddoti legati ad alcune ricette, facendo battute o offrendo consigli. 

Ho ripetuto varie volte la ricetta degli gnocchetti di ceci, (noi amiamo i ceci in tutti i modi possibili, qui la ricetta di quelli tostati in forno) che vi riporto e che ho preparato non formando palline ma, come quelli veri, un lungo cilindro poi tagliato a tocchetti della misura di circa 1 cm.


le ricette dei magnifici 20 gnocchetti di ceci

Gnocchetti di ceci
Ingredienti

350 g di ceci lessati
35 g farina di ceci
2 cucchiai di olio evo
3 cucchiai di pan grattato
1 ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaio di salvia tritata
1 cucchiaio di cumino 
sale e pepe

Mettere nel mixer i ceci con la salvia e il cumino, frullare. Aggiungere olio, sale e pepe e frullare. Aggiungere la farina di ceci e mescolare bene. Impastare, formare un lungo cilindro e tagliare gli gnocchetti di circa un cm, immergerli in acqua bollente per 5 minuti, prelevarli con la schiumarola e disporli su una teglia unta, passati con il trito di prezzemolo e pan grattato, aggiungere altro olio in superficie e infornare per 10 min in forno a 220°. 
Li adoriamo, noi spesso aggiungiamo una spolverata di semi di sesamo o anche di parmigiano.

I dolci, quando ero più giocane, erano quella parte del pasto che non preparavo mai, non mi riuscivano, non so se era lo scarso impegno, lo scarso interesse o lo scarso forno. In ogni caso non crescevano, rimanevano bassi e duri, neanche i biscotti mi davano soddisfazione.
Poi sono cresciuta, ho cambiato forno e gusti. E anche le torte sono diventate belle gonfie e della giusta misura.

Linda Collister è una certezza sul risultato.

Ho spesso trovato ricette e ripetuto pietanze all'infinito (qui i biscotti neri e veloci). Unica pecca è la grande quantità di zucchero che adopera, che però io spesso quasi dimezzo, rischiando grosso. Ma fino ad ora non ho avuto cattive sorprese.


ANGEL'S CLOUD CAKE

Un libro che parla di torte, quelle belle, è "Easy Cakes" e quella che preferisco è Angel's Cloud. Una torta bianca, leggera, spumosa, guarnita con panna alla crema e mirtilli. Ovviamente ho scelto anche altra frutta, come i lamponi o le fragole. 


ANGEL'S CLOUD RECIPE COLLISTER

Angel's Cloud
Ingredienti

75 g farina
25 g farina di mais
1 pizzico di sale
250 g zucchero (io ne ho usato 150)
12 bianchi di uovo
1 cucchiaino di cremor tartaro
buccia grattugiata di 1 limone

Topping

225 ml di panna fresca da montare
4 cucchiai di crema pasticcera al limone
mirtilli

Setacciare le farine, il sale e 80 g di zucchero. Montare a neve i bianchi di uovo in una ciotola a parte, poco prima della fine aggiungere il cremor tartaro e la buccia di limone, aggiungere lo zucchero rimanente un cucchiaio alla volta. Aggiungere le farine setacciate, poco alla volta, mescolando con la spatola, delicatamente. Mettere il composto in una teglia di 20 cm alta 10 cm, rivestita con carta da forno. Infornare per 45 a 160°. A cottura ultimata lasciare raffreddare completamente prima di estrarre la torta, guarnire con la panna montata, mescolata bene alla crema, e decorare con la frutta.  



Voi conoscete questi libri? Quali sono quelli che consultate spesso?


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16.6.15

Il libro di Julian #ioscelgolagentilezza

Questo libro l'ho letto tutto in un fiato
E' un libro indicato per ragazzi di 10-11 anni, ma posso tranquillamente confidarvi quanto mi abbia totalmente catturato, tenendomi inchiodata sulle righe e le parole, trasformando il mio cuore lungo la lettura, fino all'ultima pagina.

il ibro di julian #ioscelgolagentilezza wonder



Difficilmente i libri mi commuovono fino alle lacrime, forse mi riesce più facile guardando un film, ma questa volta è stato letteralmente così, come l'ultima volta quando ho letto Wonder

Wonder è un libro scritto da R.J. Placido, che scrive di Auggie, un ragazzino delle medie che, affetto da una gravissima malformazione cranio-facciale, si trova ad affrontare l'entrata per la prima volta nel mondo della scuola, ritrovandosi da una parte emarginato a causa del suo aspetto, vittima di bullismo, ma dall'altro anche sostenuto da pochi e sinceri amici che riescono, da subito, ad andare oltre le sue sembianze terrificanti. 

Nonostante sia scritto per essere assolutamente adatto a ragazzini di età preadolescenziale, leggerlo è stato un piacere autentico, il coinvolgimento per i protagonisti assolutamente empatico e non posso che consigliarlo ad adulti di tutte le età.

Il punto di vista della vittima di bullismo mi ha fatto riflettere profondamente su quanto questo fenomeno possa essere diffuso e attuale nelle realtà dove sono presenti comunità di bambini, prima di tutte la scuola.

La scrittrice affronta i vari personaggi dedicando loro un capitolo a parte e usando la loro voce interiore per spiegare i sentimenti che li muovono, ma sceglie di scrivere un libro per spiegare il pensiero e il cuore di Julian, il bullo che ostacola l'inserimento di Auggie nella scuola, facendo terra bruciata intorno a lui, facendolo sentire più solo e spaventato di quanto non lo sia già. 

il ibro di julian #ioscelgolagentilezza wonder

Il libro di Julian dà voce a questo ragazzino che, lo ammetto, mi è stato fortemente antipatico quasi fino all'ultima pagina
Antipatico lui, i suoi genitori egoisticamente superbi ed arroganti, che in quanto adulti lo avrebbero dovuto sostenere in una direzione positiva e costruttiva. Antipatico e scorretto, arrogante ed egocentrico, come probabilmente risultano tutti i bulli, ragazzini prepotenti, dispotici, anche violenti, a volte solo con le parole altre con le azioni. 

L'autrice è stata bravissima nel raccontare il suo pensiero e fino quasi alla fine non si intravede luce per questo bambino, che anche quando si ritrova ignorato dal resto della scuola (quando perde il suo primato di leader, seppur di una leadership negativa), rimane ancora anaffettivo e incapace di provare un qualsiasi sentimento di empatia verso Auggie o chi gli è amico. Rimane addirittura sorpreso, senza comprendere quell'atteggiamento nei suoi confronti.

Il bullo della scuola non si capacita. 

Quanti bambini sono vessati dai loro compagni nel quotidiano delle loro giornate scolastiche? 

Quanti bambini sono i carnefici di questo atteggiamento, che non fa altro che alimentare quel senso di inappropiatezza che spesso li porta a comportarsi con scherno, violenza, arroganza? 

Quanti genitori difendono i propri figli di fronte alle loro azioni negative, senza rendersi conto che la loro difesa non è un aiuto ma piuttosto una condanna? 

il ibro di julian #ioscelgolagentilezza wonder

E soprattutto la scuola che ruolo ha? Sicuramente non educativo sul bambino, quello spetta ai genitori, ma educativo sulla società si. 
Quello che mi ha colpito molto del Libro di Julian è proprio questo. 
La scuola, una privata e ricca scuola americana, di New York City, ha tolleranza zero verso il bullismo. 
TOLLERANZA ZERO

Che implica anche la sospensione e l'espulsione, nonostante siano accompagnati da un sostegno persino per il carnefice, sperando che maturi nel suo cuore il rimorso, il riconoscere il valore dell'altro.
E questo particolare mi porta a chiedermi quanto questo sia reale nelle nostre scuole, quanto questo possa essere fattibile e riconoscibile. 
Ma mi piacerebbe pensare che possa accadere davvero.

Non dimentico il filo conduttore di Wonder. La gentilezza.
Scegliere la gentilezza prima di tutto e, come dice il direttore della scuola, il signor Kiap "Non c'è un libro delle regole che ti spiega come agire in ogni situazione della vita, capite? Perciò quello che dico sempre è che è meglio peccare per eccesso di gentilezza. Così non si può sbagliare"

Condivido appieno questo principio. Poi ci si abitua a diventare gentili, diventa naturale, un atteggiamento contagioso, che illumina la propria vita e il nostro ambiente.

Voi lo avete letto? I vostri figli? E i bulli? 
Proprio attraverso una storia raccontata si può aprire uno squarcio nel cuore, per farvi entrare gentilezza, valore, empatia.

Post scritto grazie alla collaborazione di Giunti Editore




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8.6.15

A cavallo dell'estate succedono cose

Sono giorni in cui succedono cose. 
Prima di tutto l'estate è arrivata prepotente e soprattutto in anticipo, anche se il calendario la vede ancora piuttosto lontana ha deciso di arrivare e adesso, dopo il piumino sul letto fino alla scorsa settimana, mi ritrovo a dormire in mutande, seminuda e senza lenzuolo. 
Questa è una cosa. Per me anche faticosa, dato che la pressione scende scende verso il basso fino quasi a farmi strisciare e leccare il pavimento dalla fatica.


panna

Poi è finita la scuola, almeno quella dei due grandi, e felicemente ammetto che questa fine dell'anno scolastico l'ho subita meno degli altri anni. Nonostante saggi, feste, regali per le maestre, incontri, resoconti. E' come se la mia mente avesse ingranato il pilota automatico e non si fosse preoccupata, cavalcando l'ansia, degli impegni degli ultimi tempi. 

Ho perso il lavoro. Cosa non da poco, attualmente. Senza che stia qui a spiegare i particolari, il succo concentrato sulla questione è quella descritta con quelle quattro parole. Non so perché o per come, ma il mio stato vitale è altissimo. Soprattutto mi sono buttata a pulire casa, da cima a fondo, e devo ancora finire. E' rigenerante, soprattutto quanto i pensieri frullano in testa. 
Sentivo un urgente bisogno di impegnare le mani, quasi faticando (escluse quindi tutte le attività artistiche, seppur terapeutiche) e sicuramente ha funzionato. Ho parti di casa che sono rinnovate, c'è quasi l'eco, se si volge la parola e la testa in quelle direzioni. Ma è stato soprattutto una sorta di cacciare il vecchio per il nuovo. 

La vera causa di questo alto stato vitale è la mia pratica buddista, però, questo voglio scriverlo, a scanso di equivoci. Inspiegabilmente sento forte la gioia di vivere, a dispetto delle circostanze, abbastanza drammatiche, sento gioia. Ora devo/desidero sviluppare gratitudine. 
Perché lo sapete che le persone che sono in grado di provare gratitudine sono felici? Conviene, no?

Inoltre ho perfezionato la panna furba. Mettevo a surgelare cucchiaiate troppo grandi, che poi faticavano ad entrare nella tazzina di giusta misura, quindi ho scelto di preparare cucchiaini minuscoli, per essere certa di godere fino in fondo di questo particolare gioioso della giornata.


golosita

I frullati la mattina sono ormai un'abitudine consolidata, fanno bene, sono buoni, mantengono impegnato lo stomaco, rilasciando energia, a lungo. Voglio consigliarvi quello di questa mattina.

1 banana
1 manciata di fragole a pezzetti congelate
1/2 tazza di latte di avena
1 manciata di prezzemolo


frullato banana fragola latte avena prezzemolo

Frullare tutto potentemente e bere in breve tempo. Quella manciata di prezzemolo ha fatto la differenza, mentre lo aggiungevo alla fine, ero indecisa, pensavo avrebbe influito negativamente sul sapore, invece lo adoro. 

Infine rimango incantata dal lavoro che portano avanti alla scuola steineriana i miei figli. Entrambi già lavorano la creta a seconda dell'argomento che studiano in quel momento dell'anno con il maestro. Per esempio Ethan con la zoologia ha creato moltissimi animali, meravigliosi, mentre Daphne che ha studiato la Grecia ha portato a casa modelli di colonne e capitelli. 


lavoro creta scuola steineriana

Infine, l'ultimo giorno, alla consegna delle pagelle artistiche (non sanno dell'esistenza delle altre ministeriali, che noi genitori firmiamo in sede separata) ha portato a casa un lavoro dalla grazia delicata, ai miei occhi. La maestra aveva dato l'indicazione di creare un cerchio di bambini e lei ha interpretato così quel suggerimento.

Con questo è tutto.
Anzi no. Auguro di cuore una settimana speciale a tutti voi che passate di qua, che vi fermate a leggere anche senza commentare. 









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1.6.15

Barrette al cioccolato con riso soffiato e cocco

Quando sono al supermercato mi rendo conto che potrei prepararmi da sola la maggior parte dei prodotti che trovo sullo scaffale. 

barrette al cioccolato

Ovviamente servono tempo, ingredienti e ricetta, ma vi assicuro che a volte sbircio proprio la lista degli ingredienti sia per controllarli, per una finalità salutistica, sia per carpire i segreti dello chef.
In questo modo mi sono cimentata a preparare gli hamburger vegani e di recente le barrette che ogni tanto compro ai miei figli come leccornia.

barrette al cioccolato

Si preparano in cinque minuti, se si scelgono ingredienti biologici sono sane (ma golosissime) e infine c'è anche un riscontro economico positivo.

Ingredienti

150 g cioccolata al latte 
80 g riso soffiato 
2 cucchiai cocco grattugiato 

barrette al cioccolato
barrette al cioccolato
barrette al cioccolato

Sciogliere a bagnomaria la cioccolata, mescolare bene con il riso soffiato, stendere in una teglia rivestita con carta da forno formando uno strato omogeneo, spolverare con il cocco e lasciare in frigo ad addensare.
Tagliare in forma di piccoli quadrati e leccarsi le dita per raccogliere le briciole.

Ovviamente non è rimasto niente da conservare, in quel caso basta utilizzare la carta da forno, per incartarli e mantenerli per breve tempo in un barattolo chiuso.

barrette al cioccolato

Non è una ricetta nuova, lo so, ma ho voluto condividerla perché, seppur capisco che spesso non abbiamo tempo, forza e spinta, è importante ricordare che possiamo davvero produrre in cucina praticamente tutto ciò che desideriamo. 

barrette al cioccolato

Noi lo abbiamo utilizzato come dessert per un pranzo tra amici e insieme al caffè finale (e lussuriosamente insieme alla panna furba di cui parlavo poco tempo fa) è diventato un'accoppiata vincente.

Buon lunedì dolce e goloso, miei cari, vi auguro una settimana fenomenale.




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