31.1.13

Liberiamo una ricetta: pomodori velocissimi

Ci sono ricette che adoro e ripeto ripeto ripeto, e hanno la forza di essere libere. 
Capita anche a voi? Le ripeto perchè sono saporite, perchè piacciono a chi le mangia e soprattutto perchè sono veloci.
Si.
Il mio metro per misurare una ricetta è spesso la velocità di esecuzione. Mi spiego meglio, la ricetta deve essere buona, sana, ma non farà parte del mio ricettario se non è anche veloce. 
La ricetta che libero oggi, in occasione di questa splendida iniziativa "Liberiamo una ricetta", potrebbe sembrarvi semplice, già vista e assaggiata mille volte, ma vi assicuro che dopo averla provata pulirete con il dito il fondo della pentola.

Pomodori velocissimi.

ingredienti per 4 persone

4 pomodori ramati
4 spicchi di aglio
pangrattato
olio evo
sale alle erbe
1 tazzina da caffè di acqua

Pulire l'aglio, tagliarlo e metterlo in una pentola bassa con il fondo spesso, mettere l'olio evo. Ecco, qui dovete scegliere voi la quantità giusta secondo i vostri gusti e abitudini, io uso poco olio, ma se a voi piace più ricco  assecondate la vostra mano.



Aggiungere una tazzina di acqua.
Tagliare a metà i pomodori in orizzontale e sistemarli nella pentola.


Spolverare con il pangrattato e con il sale alle erbe. Cuocere a fuoco medio con coperchio fino a che non risultino morbidi, ma non troppo spappolati, controllando periodicamente che il liquido non si asciughi totalmente.

Io ho scritto quattro pomodori ramati per quattro persone ma vi consiglio di aumentare le dosi se non volete rimanere male quando li cercherete nella pentola e, ops, son già finiti.
Se poi disgraziatamente dovessero avanzare, niente paura, potrete usarli per condire un'anonima pasta che diventerà preziosa e deliziosa.


"Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi
legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio
liberamente andare per il web"

Con questa iniziativa sostengo offrendo il costo della spesa per questa ricetta alla mensa del centro Astalli di Roma. 

Accompagnare, servire, difendere i diritti dei rifugiati di tutto il mondo: questa è la missione che il Centro Astalli ha scelto di portare avanti nella realtà italiana. In un anno quasi 21.000 persone si sono rivolte ai servizi del Centro Astalli: mensa, ambulatorio, assistenza legale, scuola di italiano, centri di accoglienza, case famiglia.

 

28.1.13

Il senso della vita.

Ci sono momenti che quel senso della vita ti stringe forte il cuore, fino ad emozionarti.
Arriva improvviso, inaspettato e l'amore fuoriesce incontrollato dal tuo cuore, pura adorazione per la tua Vita e la Vita nel senso più ampio e totale del termine. 


Capita che magari sei di fronte alla corsia dello yogurt al supermercato, e sei lì che cerchi quello bianco intero, e trovi solo quello magro, e quella sensazione di amore puro arriva e voltandoti da un'altra parte continua a essere lì, forte, intensa, autonoma, mentre il tuo sguardo sfiora lontano i biscotti al cioccolato e allora ti giri e accompagni con un bacio la fronte tua figlia.
Ecco. Tutto qui.
Buon lunedì a tutti. 

25.1.13

Per finire bene la settimana.

Per finire bene la settimana scrivo un post altamente non sponsorizzato perchè ho ricevuto una bellissima sorpresa dalla Svezia e voglio semplicemente condividerla con voi: si parlo proprio di Ikea.
Succede che circa 3 anni fa, e quindi attualmente fuori garanzia, compro una cassettiera per la camera dei bambini e che si ritrova ora con un cassetto non funzionante, caso ha voluto che un bambino si sia sistemato con tutto il suo peso sopra al cassetto aperto.


Ma non è questo l'importante. 
Abbiamo provato a rimediare al danno, ma le guide di ferro di scorrimento si sono addirittura piegate quindi è stato impossibile sistemarle in modo casalingo, così vado all'Ikea, chiedo informazioni e mi dicono che si, possono offrirmi quelle guide, che sono persino indentificate da un numero e che me le spediranno per posta, al mio indirizzo e gratuitamente. Dopo qualche giorno mi arrivano via corriere direttamente dalla Svezia con sopra il nome stampato della persona che ha preso in carico la mia richiesta. Io me la immagino, lassù che parla svedese, per me una lingua incomprensibile, che magari sogna un pò del nostro sole tiepido, mi prepara il pacco e me lo spedisce. 


Tanto di cappello a Ikea.
Ora avrò di nuovo una cassettiera funzionante.
E posso godermi il mio bel fine settimana, che in realtà sarà anche all'insegna del pulire, sistemare, aggiustare, ripulire e fare spazio, grazie a January Cure, che  mi vede con un ritardo mostruoso sulla tabella di marcia, ma io arranco, barcollo e non mollo. Anche se sono in ritardo approfitto ancora di una parte della cura, facile da portare a termine e accessibile ad ognuno noi: vado e mi compro un bel mazzo di fiori freschi, che abbelliscono la casa, rallegrano gli occhi e rinfrescano l'ambiente con il loro profumo.


Nel frattempo leggo i commenti e continuo l'interessante discussione sul post che ho scritto oggi su Mamma Felice dove parlo della scuola steineriana come scelta per i nostri figli.
Auguro anche a voi un weekend splendente! 

23.1.13

Come ricaricare le pile quando si è stanchi.

Devo ricordare a me stessa che anche se sono stanca spesso ricarico la mia energia proprio sfidando la mia pigrizia e godendo della vita.
Barbara ha scritto un post che mi ha fatto riflettere su quanto spesso la nostra vita sia guidata da obblighi necessari, di solito rivolti alla crescita dei figli, alla gestione della casa, al lavoro, e impegni burocratici di vario tipo. Non scrivo niente di nuovo, la maggior parte delle persone conduce questa vita, ma è un lavoro pesante che spesso non si risolve con una bella dormita, spesso si allevia il senso di pesantezza, quello che colpisce non solo il fisico ma anche e soprattutto la mente, semplicemente sfidando la stanchezza e svagandosi.

L'ho potuto sperimentare lo scorso weekend, venerdì sera, stanca morta, senza nessuna doccia fatta sarei andata volentieri a letto prestissimo con il piccolino accanto, ma ho deciso di partecipare a quella festa di amici, in un locale, con un deejay e musica da ballare, vino e alcolici da bere (io no che son quasi astemia e ancora allatto). 


E ho fatto bene.
Perchè la mia mente si è alleggerita e ho iniziato a osservare tutte le incombenze, che son sempre lì da completare, come attraverso un filtro, quello che rende tutto roseo e felice, perchè si ce l'avrei fatta, e si non importa se devo ancora lavare a fondo il pavimento di tutta casa, e si, non importano tutte le lavatrici che aspettano di partire, e tutti  panni da riporre e ... insomma avete capito.



Non ho fatto scelta migliore che buttarmi sotto la doccia, preparami, farmi bella (e la prossima volta mi metto pure un tacco 12) e uscire, con mio marito e solo Edoardo al seguito, gli altri erano dai nonni. 


Certo, rimango sempre io, la mia vita è sempre la stessa meravigliosa vita, tanto che ad un certo punto ho tirato fuori la tetta per allattare il piccolino, mentre intorno avevo gente interessante con un bicchiere in mano.


Ma hanno sorriso tutti, sapete? Una mamma che allatta è sempre un dolce spettacolo.

21.1.13

Per cosa litigano i vostri figli?

I miei figli litigano per i motivi più futili e proprio per questo mi chiedo spesso se dietro a tale semplicità non si nasconda invece un motivo più serio su cui debba riflettere.
Ovviamente parlo di Daphne ed Ethan, il rapporto litigioso è tra loro e non coinvolge ancora e per fortuna Edoardo, loro giocano insieme, passano il loro tempo insieme e di conseguenza litigano. 

I motivi che vanno per la maggiore sono:
-il posto quando si siedono in macchina, quindi tutte le mattine quando vanno a scuola, e tutte le altre volte, tendenzialmente il posto ambito è quello in mezzo, dietro 
-a tavola durante i pasti per chi deve mangiare con il piatto più nuovo, quello che ha meno segni viene conteso con urla e patteggiamenti
-idem per un bicchiere con un disegno, che giuro prima o poi farò sparire ma tutte le volte mi dimentico
-chi deve chiudere il cancello quando usciamo di casa, dato che io ho quasi sempre Edoardo in braccio sono loro incaricati di questo impegno e tutte le volte provano a decidere dei turni che si dimenticano
-il posto accanto agli ospiti che invitiamo a pranzo o cena.



Ecco, questi sono quelli che si ripetono con frequenza, poi ci sono quelli saltuari che si manifestano sul momento. Se sono riposata, ho dormito a sufficienza oppure quella mattina mi sono alzata allegra riesco a gestire in maniera costruttiva questi conflitti e spesso non intervengo, ma se invece non sono nel mio centro mi faccio completamente prendere dalle loro dinamiche e strillo come una matta (e secondo me mi sentono anche i vicini del palazzo di fronte!).

Ma anche i vostri figli sembra facciano scoppiare una guerra mondiale per futili motivi? Avete notato se vince sempre uno oppure se finiscono in pari? Voi intervenite per arginare quei momenti di rabbia e frustrazione che li travolge oppure state in disparte? 
Vi auguro una splendida settimana, con poche liti e tanti sorrisi.

17.1.13

Spuntino con salmone.

Oggi ho scaldato una fetta di pane ho aggiunto un filo d'olio evo e adagiato una fettina di salmone selvaggio.


Un piccolo lusso che mi concedo perchè lo preferisco a quello allevato e poi perchè voglio sentirmi giovane con tutti gli Omega3 che contiene.

E voi cosa mangiate per interrompere la fame?

16.1.13

Tutorial astuccio porta matite.

Di questi astucci per matite ne ho visti tanti in rete, ma oggi quello che vi riporto è il tutorial originale della maestra di lavori manuali di Daphne creato per sostenere noi genitori nella creazione del progetto, a casa, da soli, senza farci scoprire dai bambini perchè doveva essere una sorpresa. 
La materia prima è una classica tovaglietta che si trova facilmente nei negozi, di solito bianca, per pochissimi euro, una mamma della classe è stata incaricata di tingerle, nel nostro caso arancione, per dare un tocco di sole in queste giornate buie, e poi è iniziato il lavoro di ognuno di noi a casa.


Il modello da seguire è semplice, ma voglio darvi alcuni consigli,

-potete utilizzare qualsiasi tipo di stoffa che sia però resitente e sostenuta, 
-per il ricamo scegliete un filo grosso, così che il disegno si veda bene e renda giustizia alla fatica dei nostri occhi


-iniziate subito ricamando, lasciate per ultime le cuciture
-le misure degli spazi per le matite sono in base ai matitoni, quindi se volete un porta matite di misura classica, dovete ridurre gli spazi
-scegliete un disegno che tenga conto della piega che avrà la stoffa e delle cuciture per i posti dei matitoni, io mi sono salvata in calcio d'angolo perchè casualmente quasi nessuna delle cuciture verticali è andata a influire troppo sul disegno ricamato


-ho usato un punto molto semplice, quello classico che si usa per cucire, ma voi, se volete e siete più esperte di me, potete creare con più fantasia tutti paesaggi che preferite


Buon lavoro!

14.1.13

I bambini e la loro energia.

Ci sono momenti, nella giornata di tutti noi, che sembra siano marcati di frenesia e nella nostra famiglia tutto ciò si manifesta con regolarità nei momenti del pasto: la mattina a colazione, a pranzo e a cena. 



Nonostante tutti gli accorgimenti del caso all'avvicinarsi di questi appuntamenti quotidiani sembra che in casa tutto si agiti, le voci si alzino e la calma si allontani. Sarà perchè la fame, o forse nel nostro mondo ricco e occidentale è meglio chiamarla languorino, avanza? Forse perchè è un momento che vede tutti riuniti e quindi tanti animi insieme si scaldano? O forse è solo un'abitudine che si ripete tutti i giorni? 



Persino la mattina appena svegli, evidentemente ben riposati, l'energia è tale che seduti a tavola a far colazione si ride, si scherza, si saltella sulla sedia, e a pranzo o a cena, mentre io sono ai fornelli, intorno è tutto un fermento, ci vuole un megafono per far si che i piccoli riordinino la tavola per apparecchiare e anche dopo, con il piatto davanti, è difficile stare composti e mangiare nei tempi stabiliti senza trovare pretesti. 



Ho scoperto però che una candela accesa all'ora di cena aiuta a far rientrare quasi tutto nella tranquillità, specie se si lasciano le luci basse intorno, e che invece che urlare più forte di loro se uso un tono più basso e calmo loro stessi si ridimensionano, ma non sempre ho questa capacità di autocontrollo. 

A voi capita la stessa cosa? Quali sono per voi i momenti della giornata che stimolano agitazione in famiglia? 

10.1.13

Nuove strade.

Quest'anno è iniziato da pochissimo tempo e il motto che si trascina dal 2012 è non avere paura, così che con coraggio possa aprire nuove strade
Mi piace questo proposito, ma siamo sinceri, quanto è difficile? 

Certo è che mettere avanti a noi quel primo passo necessario è urgente ed essenziale, ma rimane comunque difficile. Siamo attaccati a noi stessi, nel bene e nel male, noi ci conosciamo per come siamo, cambiare quindi risulta ostico e spesso ci spaventa, ecco di nuovo la paura che è parte integrante della vita di ognuno di noi, più o meno manifesta è sempre lei che ci porta a braccetto in tutti i vicoli dell'indecisione, dell'insicurezza e persino delle certezze troppo ferme negli ideali. 
Quindi quest'anno accanto alle nuove strade e a voler sconfiggere la paura metto anche la consapevolezza di quante volte cadrò e cadrò, perchè me lo voglio aspettare, così non debba pensare in quel momento di aver fallito, ma semplicemente potrò rialzarmi puntando la mano proprio su quel suolo su cui sono caduta. 

E' come quando si fa una passeggiata nel bosco, siamo su un sentiero battuto, ci sono le salite o le discese, ma siamo al sicuro, non ci perderemo, se invece siamo noi a creare noi una nuova strada, una nuova via, ecco, oltre alla paura di perderci, di andare nello sconosciuto, forse assaporeremo la fatica perchè dovremo tagliare rami, spostare arbusti, inciamperemo, cadremo anche e ci graffieremo le mani. Ma stiamo aprendo una nuova strada.

Ho iniziato per prima cosa iscrivendomi ad un progetto di cura per la casa, mi piaceva l'idea di iniziare bene l'anno progettando e sistemando il luogo in cui vivo e che accoglie me e la mia famiglia, divertendomi anche, ma sono già indietro di qualche giorno. Ecco la prima caduta, ma mi rialzo.


Un'altra strada è il post che avete letto ieri, mi è stata offerta una possibilità che con gioia ho accettato, perchè mi son detta che quando si presenta un'occasione nella vita, quando ci viene offerto un qualcosa che non si ha, non accettare diventa una forma di arroganza.
Lo stesso principio l'ho adottato quando il mio compagno di vita, appena conosciuto, mi tartassava di messaggi e telefonate che io ho ignorato per molto tempo fino a quando, illuminata, ho voluto smettere di essere arrogante verso la mia stessa vita che mi stava offrendo l'occasione di avere ciò che in quel momento mancava.  
Quindi eccomi a provare questa una nuova strada.



Durante queste feste passate in famiglia parlando con i miei genitori sulla mia infanzia e sulla loro esperienza mi è rimasta impresso un concetto che provo qui a riassumere e che poi riprenderò in futuro.
Spesso lungo il percorso non si riesce subito a capire quali sono gli errori da correggere nel nostro mestiere di genitori, ma certamente è vincente la carta del condividere con i figli piuttosto che imporre, detto così sembra semplice, lo sappiamo tutti, ma personalmente, guardandomi da vicino, mi rendo conto quanto il  mio amore sia spesso guidato dall'imposizione piuttosto che dalla condivisione. 
Un'altra nuova strada quindi è maggiore  condivisione con i piccoli di casa



Ci sarebbe anche la strada della dieta, ma penso che per il momento abbia abbastanza su cui lavorare, il percorso è iniziato, la lotta è mantenere la determinazione. 

Voi avete esperienze di vittorie che possano incoraggiarmi nei momenti difficili?


9.1.13

Quando manca lui #angoliocurve

LG ha lanciato una campagna, #angoliocurvein occasione dell'uscita del nuovo robot aspirapolvere Hom-Bot Square. Mi ha chiesto di descrivere come la tecnologia migliora la mia vita nel quotidiano, eccomi quindi a raccontarvi del mio rapporto con le pulizie domestiche e con la polvere e del mio spassionato amore per gli elettrodomestici. 
Seguite me e le tante blogger che partecipano sul blog di LG


Ho sempre avuto un grande amore spassionato per la mia lavatrice e per tutti quei giri che impiega per strizzare ben bene i panni. L'hanno portata in casa quando ero ancora incinta di Ethan, quindi quasi 8 anni fa, ed è incassata nella cucina insieme a tutti gli altri elettrodomestici, non ha mai mancato un lavaggio perfetto, è un accordo tacito il nostro: lavoriamo in tandem noi, lei fa la fatica più grossa eppure non ha mai battuto ciglio, sempre impeccabile. Finché ad un certo punto ha iniziato a fermarsi alla partenza, fino a che si è bloccata del tutto. 

Lo ricordo come fosse adesso, come fosse un brutto sogno. "E' tremendo, perché ho circa 20 pannolini lavabili, quelli in tessuto ultra assorbente, ma sporchi, da mettere a nuovo, e voi sapete cosa significa; tutto il portabiancheria stracolmo, ma soprattutto è sabato e i grembiuli scolastici dei più grandi sono da lavare assolutamente entro il lunedì successivo. Non ci credo. Nel panico più totale chiamo il tecnico immaginandolo già sulla porta di casa pronto a risolvere il tutto in un battibaleno, ma niente da fare almeno fino alla settimana successiva. Immagino già tutte quelle donne del lontano passato, probabilmente come deve aver fatto mia nonna, che lavavano a mano i loro panni, tutto il giorno. Lenzuola, asciugamani, calzini puzzolenti, pantaloni sporchi di fango e i famigerati pannolini. 

Come facevano una volta? Andavano al fiume? Forse, ma anche ai lavatoi, tutte le donne insieme, a lavare e parlare, cantare, ridere e scherzare, sicuramente. Ma io sono qui, sola, e tutte hanno la lavatrice adesso, e non saprei neanche dove trovarlo un lavatoio nei paraggi. Se ci penso bene forse non ho neanche un sapone per lavare a mano, tipo quello di Marsiglia, ho solo quello in polvere, ma come posso riuscire a togliere quelle macchie? Strofinando, si, proprio così. Questo pensiero mi paralizza, mi vedo a strofinare, strofinare e strofinare, ore e ore, i pannolini sporchi di cacca di mio figlio di undici mesi, o i grembiuli sporchi d'erba degli altri miei figli. Insomma la mia vita a lavare e strofinare. 

Ma poi strofinare con cosa, non ho neanche una spazzola. Potrei usare quella per i capelli, ma forse non è il caso. Si, in effetti sono totalmente sprovvista di ogni tipo di accessorio extra per le pulizie, e da ciò si deduce quanto poco le ami, soprattutto i lavaggi a mano dei panni, dato che ho da sempre avuto un elettrodomestico supertecnologico che lo fa per me (chissà come sarebbe la vita se avessi anche un robot aspirapolvere come Hom-Bot Square di LG: pulirebbe anche lui per me!). Ora che mi rammento esiste anche una tavola per lavare, quella che sembra una grattugia gigante in legno, non ho neanche quella ovviamente, e mi immagino a strofinare tutti i miei bei panni sul bordo scivoloso della vasca da bagno. Solo a pensarci inizio a sudare. Ma devo fare qualcosa. 

Il primo passo è chiamare i figli più grandi a rapporto e consegnare loro tutti gli indumenti più piccoli, tipo mutande, calzini corti, canottiere, gli indumenti di misura ridotta del più piccolo, e li invito sorridendo a metterli ammollo nell'acqua e sapone, in bagno, nella vaschetta. So già per esperienza che non resisteranno e inizieranno a lavarli, facendo un lago per terra, ma divertendosi. Decido di procrastinare l'intervento a più tardi, lavando a mano le cose più urgenti e il resto lasciarlo nel cesto in bagno, ma rimane il problema dei pannolini, che a questo punto mi servono puliti, non posso chiedere l'impossibile al mio piccolino, e così inizio. 

Impiego un'infinità di tempo, di fatica, di acqua, mi ritrovo con le unghie tutte spezzate e le mani raggrinzite e i pannolini abbastanza puliti, ma ... assolutamente zuppi d'acqua, perché sono fatti proprio in modo da assorbire tanto e bene. E qui mi mancano tanto i 1200 giri di centrifuga della mia amata lavatrice, quei giri accompagnati da uno stupendo leggero sibilo, testimone di una strizzatura d'eccellenza, mi viene quasi da piangere per la nostalgia di quel sibilo, so che non potrò mai uguagliare a mano quel risultato, che solo per provarci faticherò come una matta. 

E allora mi fermo, penso, rifletto e vado a comprare un bel pacco di pannolini usa e getta.




Questo post è offerto da LG Hom-Bot Square.

Hom-Bot Square, con la sua forma quadrata, riesce ad arrivare negli angoli come nessun altro robot tondo può fare. 
La tecnologia LG ti permette di eliminare la polvere come faresti tu, ma senza fatica!
Scopri tutte le storie di #angoliocurve