31.1.11

Ancora neve.

Qui a bologna è tornata la neve, bianca e morbida, l'atmosfera sembra riportarci al Natale ma le giornate sono più lunghe, quando esco la mattina non è più buio come fosse notte e il pomeriggio la luce in casa si accende più tardi.



Dopo una passeggiata sulla neve, ma anche semplicemente se vogliamo riscaldarci e coccolarci, una tisana è l'ideale.
Possiamo sceglierne una disintossicante con un pizzico di carciofo, rosmarino e liquirizia, lasciata in infusione per 10 min in acqua bollente.
Oppure una che scalda e aiuta lo stomaco con zenzero candito, cannella, chiodi di garofano e buccia di arancia secca. Mescolare un pizzico di ogni ingrediente e lasciare in infusione per 8 min in acqua bollente.



Le bucce di arance le ho preparate con arance biologiche ovviamente, perchè proprio la parte esterna del frutto è quella ricca di eventuali pesticidi o cere. Lavata la buccia ho usato il pela patate per togliere solo la parte arancione e profumata, quasi un velo, poi l'ho messa in un piatto e ho lasciato quest'ultimo sul termosifone acceso il tempo necessario all'essiccatura. Lo so, di solito si usa il forno a 50 gradi per qualche ora, ma così si ottiene lo stesso risultato senza consumi extra.
Si conservano benissimo in un barattolo a chiusura ermetica per utilizzarle quando servono.
Voi avete qualche tisana dal gusto speciale da consigliare?
Gioiosa settimana a voi.

29.1.11

Dritto.

I giorni di febbre, passato il picco alto, sono stati fruttuosi di punti dritti, i primi per lei.
Mamma non ci capisco niente, penso l'abbia ripetuto decine di volte, il filo attorcigliato intorno ai ferri, i punti persi e la sequenza ripetuta e ripetuta. Poi capisce. E allora il silenzio, la concentrazione, il lavoro che va avanti, un punto per volta, il ritmo che si ripete e la volontà che viene rafforzata e sviluppata. E poi mamma che bello lavorare a maglia, hai visto come vado veloce?


Che meraviglia, la prima volta! Per il momento ci siamo fermati al punto dritto. 
La bambolina di stoffa adesso, oltre alla sciarpina fatta con la caterinetta, ha una copertina di pura lana azzurra.
Buon sabato a voi.
p.s. oggi mi trovate insieme a Cris su 53settimane.

28.1.11

Nuovo taglio

Una sforbiciata veloce, perchè tra un movimento e l'altro ho paura che le forbici taglino dove non devono.
Una frangetta un pò più corta, un ciuffetto scalato sopra la testa, sfoltiti un pò dai lati, ma la lunghezza no, perchè mi ha chiesto di poter farsi un codino, dietro.
Il taglio fai da te funziona sempre, è un momento di gioia. Per lui è l'evento da ricordare. Un paio di volte l'anno, l'appuntamento fisso, come il Natale o il compleanno.


E poi sta tutto il tempo a guardarsi allo specchio e dire quanto sono bello.
Se è per questo anche io me li taglio da sola, coda alta e zac...Dal parrucchiere? Ogni 5-7 anni. L'ultima volta è stata questa estate, ma quella precedente nel 2006...
Buon venerdì a tutti!!!

27.1.11

Una stagione: l'Inverno

Buon giovedì a tutti e ben ritrovati all'appuntamento settimanale che trova ispirazione da questa stagione. Che bello in questi giorni, un freddo da morire, la mattina sotto zero, ma un cielo terso, luminoso, brillante, che fa socchiudere gli occhi da quanta luce regala!
E non ho saputo resistere a fotografare i rami secchi, in attesa della primavera, volti verso il cielo, sembrano danzare a ritmo, chissà quale poi. Sono innamorata degli alberi quest'anno. Sono bellissimi. Specialmente senza foglie, nudi, alla mercè di tutti, ma fieri e orgogliosi, nerboruti, nervosi, pronti a farsi vedere, fotografare, senza veli, per quello che sono. Una saggezza atavica la loro.




Poi leggo un piccolo post su facebook, che arriva dal Brasile, da Teresa, io lei la adoro, la mia amica, lontanissima ma vicina al mio cuore!

Scrive:
Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. ANTONIO GRAMSCI (morto in carcere)

E mi dico, senza fare polemiche politiche, cerchiamo la saggezza degli alberi, fieri, orgogliosi, senza veli, veritieri. Si, cerchiamo la verità. Non abdichiamo alla volontà del  male.
E poi dopo, se volete, aggiungete le vostre foto al gruppo, che si sta arricchendo di scatti di eccezionale bellezza,    o raccontate il vostro inverno sui vostri blog!
Buon freddissimo giovedì!



p.s. Oggi mi trovate anche qui.



25.1.11

Abbracci.

Daphne quest'anno ha iniziato la prima classe. Ha 7 anni compiuti come tutti i suoi compagni. Da inizio anno, fin quasi a Dicembre, la classe ha avuto qualche problema di disciplina, qualche elemento ha coinvolto tutti bambini e la maestra ha avuto il suo bel da fare. Sicuramente questo accade in molte prime classi, il passaggio dei bambini dall'asilo alla vera scuola è importante. Il cambiamento è di certo radicale: dalle giornate passate principalmente a giocare, liberi, si passa ad abitudini e ritmi diversi, si sta seduti per la maggior parte del tempo e si cerca di prestare attenzione a quello che qualcun altro - la maestra- dice. E' facile che i bambini possano inizialmente far fatica ad abituarsi a tutto questo.
Voglio raccontare però cosa è accaduto nella scuola di Daphne. Gli episodi di indisciplina iniziali si sono finamente calmati, ma cosa è successo?


Il mio punto di vista:
nel momento in cui sono apparsi alcuni problemi in me è scattato il giudizio.
Si, credo sia umano e naturale, ho pensato "quel bambino si comporta così, picchia pure mia figlia, e allora, chissà che genitori sono, cosa insegnano in casa..." ecc.
Quello che necessitava non era escludere qualcuno dal gruppo, dal cerchio virtuale dei genitori, ma accoglierlo. Per me ha significato riportare il mio pensiero sul sentire che quel bambino/a fosse, appunto, un bambino/a. Non vederlo come qualcuno a parte, ma vederlo come parte della classe.
Il punto di vista dei bambini:
La classe, la prima classe, è stata abbracciata da tutta la scuola e otto classi presenti, insegnanti compresi.
Ciò ha significato:
quasi ogni giorno, un insegnante condivideva con loro il momento della merenda o del pranzo, spesso le altre classi, a turno, si preoccupavano di andare nella loro a cantare una canzone, suonare gli strumenti ecc.
A turno i bambini delle altre classi, hanno preparato dei piccoli oggetti in cera, o altro, da regalare a ogni bambino della prima. Di fronte a tutto questo i bambini rimanevano incantati e rapiti.
Tutto il corpo insegnanti, che compone comunque il collegio insegnanti della scuola, ha abbracciato questi bambini, con un'opera costante di contenimento.
Ogni insegnante è come diventato il loro insegnante.
Ora la classe lavora...come ogni classe di giovanissimi studenti.
Quello che mi ha stupito:
Il costante incoraggiamento dell'insegnante, l'estrema fiducia in ogni singolo bambino, cercare le loro peculiari caratteristiche per farle risplendere, vedere la maestra fare un grande lavoro affiancata da tutti i suoi colleghi, sia interni alla classe che esterni.
Capire che la classe è composta da tantissimi elementi: i bambini, sia singolarmente che come gruppo classe, la maestra, gli insegnanti di materia, noi genitori, sia singolarmente che come gruppo genitori. Ho capito che molto dipende da noi, dal cerchio di noi genitori e forse il nostro è il contributo principale.
Questo post non vuole essere una lode o una sviolinata, ma una semplice testimonianza, prima di tutto a me stessa, del percorso che Daphne, la sua classe, io e tutto il resto dei genitori, stiamo intraprendendo a piccoli passi.
Buon martedì a tutti!
p.s. Daphne sta meglio. Questa brutta influenza, con poca febbre ma tanta tanta stanchezza, sta finendo.

20.1.11

Una stagione: l'Inverno

Oggi fuori piove, è sceso qualche fiocco di neve, è freddo, c'è meno nebbia per fortuna, è proprio inverno. Se sosto, come ora, qualche tempo in più nella zona più a nord della casa, sento il bisogno di una coperta addosso. Ma c'è qualcun altro sdraiato sul divano con entrambe le coperte che usiamo per scaldarci la sera: Daphne, influenzata e febbricitante, con il malanno tipico di questa stagione. Ma ho fiducia nel suo corpicino e le sue difese immunitarie, nella sua voglia di vivere che si manifesta nella richiesta di insegnarle a lavorare a maglia, nel voler usare l'uncinetto, nel voler letta una favola, nei suoi sorrisi spenti e soprattutto nella sua risposta alla domanda come ti senti?
Bene. 



Loro rispondono sempre bene, magari hanno la febbre a 39, ma la risposta è sempre quella. Ma c'è un particolare che manifesta il suo malessere: il desiderio costante di avermi accanto e io ci sono.
Spero che tutti voi stiate bene, in questo giovedì d'inverno, e se volete aggiungete una vostra foto al gruppo!

p.s. oggi parlo di avena qui

18.1.11

Nebbia.

Il bello e il brutto della nebbia.



La nebbia nasconde i contorni, smorza gli umori.
La nebbia confonde le idee.
La nebbia aiuta a nasconderci.  
La nebbia riserva sorprese.
La nebbia fa freddo, quello che entra nelle ossa.
La nebbia ci chiede di andar piano, rallentare.
La nebbia fa tutto in bianco e nero.
La nebbia fa credere di essere in altri posti.




La nebbia fa risplendere la luce.  

17.1.11

30 ore di relax.

Dall'ultima volta che ci siamo goduti del vero relax  son passati ormai quasi 3 anni. Quando ti accorgi che veramente il sorriso scarseggia sul viso, quando non riesci neanche a spazzare per terra tanta è la stanchezza, quando ti sembra di essere una pentola a pressione che sta per esplodere e soprattutto quando sai che il prossimo weekend libero, da passare con la tua famiglia, si sposta di quasi 2 mesi in avanti, beh, a quel punto potresti raggiungere il punto di non ritorno. 


Quindi siamo riusciti a raggiungere un posto termale, vicino Bologna, siamo partiti presto, arrivati in mattinata e trovato persino un bell' hotel con tante piscine, idromassaggi e saune, pure family friend, e ci siamo goduti quei momenti. Abbiamo dormito e ci siamo ancora rituffati nell'acqua. 


Fino a che, rigenerati, siamo tornati a casa e ora si ricomincia, con la pelle più liscia, il sorriso di nuovo sul viso, dei bellissimi ricordi da rispolverare e lo smalto rosso ormai da rimettere nuovo. 


Buona inizio di settimana a tutti voi!

15.1.11

...

Oggi sono anche qui .


Vi auguro un weekend proprio come nei vostri sogni.

13.1.11

Una stagione: l'Inverno

Cosa c'è di meglio di un pomeriggio in mezzo al ghiaccio per togliere un pò di gelo dal cuore? Questa è la stagione unica ed ideale per poter provare l'ebrezza di volare su una lastra gelata (nel vero senso della parola, per quanto mi riguarda!), indossando un paio di pattini affilati e ritornando bambina per un paio d'ore, sperimentando una prima volta. Mi rendo conto che lasciarsi andare a nuove esperienze è tipico dell'infanzia, mentre crescendo o invecchiando ci irrigidiamo in noi e non solo fisicamente.


L'inverno che sembra rappresentare meglio questo concetto, mentre tutto è fermo, rigido come i rami spogli di un albero, mi ha regalato un'opportunità stupenda. Giocare. E poi tornare a casa a piedi, al freddo, con le gambe indolenzite.
Voi quando è l'ultima volta che avete giocato?

10.1.11

Merende.

Buon inizio di settimana a tutti, un lunedì del rientro, a scuola, a lavoro, ai soliti ritmi dopo le feste appena passate.
La merenda del titolo è quella di metà mattina, quella che mangia Daphne insieme ai suoi compagni, tutti i giorni a scuola.
Una delle caratteristiche della Scuola Steineriana è il coinvolgimento diretto dei genitori, essendo autogestita questo aspetto è fondamentale. E un modo per rendere questo concetto concreto è anche preparare il cibo. Noi gruppo genitori della classe di Daphne abbiamo scelto, come quasi tutte le altre classi, di preparare le colazioni a turno per tutti i bambini, per una intera settimana (e quindi l'impegno si riduce a un paio di settimane l'anno circa). Detto così sembra una cosa impossibile e difficile, in realtà è fare insieme, è vedersi come gruppo, imparare a conoscersi, collaborare, crescere insieme. Significa che per quella settimana di turno, la sera si preparano, nel nostro caso specifico, 15 piccole colazioni, in cui è compresa quella di tuo figlio ma anche quella di tutti gli altri, questo ci fa ricordare come i figli sono nostri, certo, ma sono anche figli e basta, sono bambini.
Significa che tuo figlio va a scuola, si, ma che questa esperienza unica di vita che sta vivendo diventa anche tua,  e la scuola è anche la tua scuola, la senti tale, come anche l'esperienza di vita.
Il menù è sempre lo stesso, per dare continuità e ritmo ai bambini e per evitare carenze o ripetizioni (e anche per facilitare il compito a noi che prepariamo)


Menù
Lunedì  Focaccia (stagione fredda) Yogurt bianco (stagione calda)
Martedì Frutta cotta e Frutta secca
Mercoledì Hummus di ceci con pane ( o carote e finocchio con pane)
Giovedì Frutta fresca e Frutta secca
Venerdì Pane , olio e sale

Quando manca io aggiungo comunque un pò di frutta fresca, che male non fa.
Il tutto accompagnato da 2 termos di tisane calde da bere appena arrivati a scuola e per chi vuole anche dopo pranzo.


All'attività delle merende si aggiunge il lavaggio e stiratura delle tovagliette e tovaglioli, Daphne ed Ethan sono degli ottimi aiutanti in questo e per loro è un piacere vivere questo scambio scuola-casa-scuola.


In altre parti del mondo usano la stessa abitudine di preparare a turno le colazioni per tutta la classe e leggo lo stesso entusiasmo ed emozione.
Buona settimana a tutti voi!
P.S.
Grazie per le vostre visite su 53 settimane, questa piccola idea che cresce insieme a Cris di Vintage FamilyL'ultimo post, in cui parliamo di noi-donne, si arricchisce di un piccolo pensiero: chi di voi vuole può scaricare gratuitamente il calendario del mese di gennaio!

7.1.11

Il telaio.

E' arrivata la Befana.
La calza, riempita con qualche caramella, cioccolata, mandarino e nocciolina è sempre ben accetta ma sono certa che questo oggetto sarà un pò come la grattugia e i tappi di sughero, uno di quei giochi da iniziare, riprendere e lasciare un pò da parte per poi ricominciare. Aiuta la coordinazione dei movimenti fini e prepara la mente per quando più avanti si approccerà alla matematica.



Noi abbiamo utilizzato un asse di legno di circa 30x30 cm, resa ben liscia con la carta vetrata,  piantato tanti chiodini alla distanza di circa 1/2 cm l'uno dall'altro, sui due lati opposti, e ricavata la spoletta da un assicella lunga circa 30 cm.





Un consiglio per piantare i chiodini: prima abbiamo creato dei buchi con il trapano e una punta sottilissima, per non correre il rischio di spaccare la tavola, poi lì abbiamo martellato i chiodini, facendo attenzione di non passare dall'altra parte. 



L'ideale sarebbe avere tanti gomitoli di lana, o cordoncini colorati o piccoli nastrini, per poter creare un tessuto variopinto. Noi  cercheremo di arricchire la scorta un pò per volta e proveremo a rendere magica questa attività, ritagliando i momenti migliori per dedicarcisi, con tranquillità, concentrazione, cura e dedizione. 
Quest'anno la Befana è arrivata un pò anche per noi, lasciandoci un dolce sentimento di realizzazione nel creare il regalo per i nostri figli e un pò anche per voi.

6.1.11

Una stagione: l'Inverno

Oggi è inverno, freddo, pungente, qui da noi, cielo grigio, promettono neve, gli alberi spogli, rinsecchiti, ma vivi, verso l'alto, come braccia tese verso il cielo. Sinceramente, in questi giorni, a lavoro è difficile. E la mente gira e va dove vuole, arriva in angoli tristi, magari mentre addento un panino o mentre volgo lo sguardo a terra davanti i miei passi. Pensieri veloci, che arrivano da soli e subito se ne vanno. 


Per esempio sto sperimentando quanto possa influire il nostro ambiente (scopro l'acqua calda) sul nostro umore e quindi il mio umore sul mio ambiente. Traduco: quanto un senso di tristezza che nasce a lavoro possa essere trasportato e parallelamente vissuto in ambito familiare. 
La filosofia di vita che mi accompagna da 12 anni spiega esattamente il contrario o per lo meno specifica che non c'è distinzione tra vita e ambiente, sono le 2 facce della stessa medaglia, quindi concretamente io posso influenzare l'ambiente in base al mio stato di animo... Allora il trucco è partire da noi, riuscire noi per primi ad essere felici così da poter influenzare l'ambiente e ribaltare la situazione. Ce la farò! 
Ieri sera mentre tornavo dal lavoro, quasi buio, un freddo cane (siamo in inverno), al bordo della strada vedo un gruppo di donne e bambini, in movimento, un po' scalmanati, con delle gonne ampie e svolazzanti. Rom. E qui un altro pensiero. In questa società civile e occidentale, ricca forse troppo, dove è difficile a volte vivere tutti vicini, di tanti colori, culture, provenienze, mi chiedo: perché quei bambini piccoli, 3-4 anni, sono senza giacca, in giro con una serata così fredda, sporchi, quasi in mezzo alla strada sotto una macchina, quale cultura di quale madre vuole questo per i propri figli? Non voglio giudicare, è una vera domanda. Non conosco non capisco. Quale cultura può permettere che i loro figli soffrano il freddo, lo sporco, l'incuria?
Ecco, oggi questo inverno ha portato un pò di gelo anche nel mio cuore, ma non preoccupatevi, per fortuna che qualche volta arriva anche quello, così da poter assaporare e gioire del sole, alto nel cielo e profondo nel cuore.
Oggi come anche altri giorni, troverete le foto sia qui che su flickr, aggiunte al gruppo, grazie a tutti voi che lo arricchite, sono bellissime! E grazie a chi oggi, come ogni giovedì, è con me in questo lungo album che raccoglie uno sguardo su Una stagione: l'Inverno
Tra poco tanti bambini si alzeranno dai loro letti di sogni, con gli occhi semichiusi andranno a cercare una calza... chissà quanto carbone troveranno?
Buona Epifania a tutti!

3.1.11

Tempi di mezzo.

Mancano ancora non pochi giorni al rientro a scuola e cosa facciamo per non annoiarci tutto il giorno a casa?
A parte il gioco libero (in cui regna sovrana la fantasia, la progettazione e il pensiero rivolto al futuro, mentre le mani costruiscono e la mente crea)


abbiamo trovato alcune attività, guidate, che permettono di abbracciare il silenzio, la concentrazione, la ripetizione rilassante e il raccoglimento con se stessi.
Ricavato da un pezzettino di legno, rimanenza di questi giorni di lavoro con attrezzi da falegname, un foro al centro fatto con il trapano e 4 chiodini ai lati, ecco la Caterinetta fai da te. 




Anche questo attrezzo, intrecciando fili preziosi, regala cordoncini con cui creare piccoli animali, braccialetti o sciarpine minuscole per piccole bambole.



Un altro modo per passare del tempo insieme è fare merenda con una buona tisana, apparecchiando la tavola con le tazze, la teiera e gli splendidi vassoi, regalo speciale di un'amica. Qualche biscotto e una candela al centro crea un cerchio perfetto.



Abbiamo anche sperimentato insieme come fare oggetti con la lana cardata e acqua saponosa. Sul tavolo coperto da un telo di plastica, e un asciugamano a portata di mano, lavoriamo con una ciotola di acqua calda e sapone liquido delicato dentro. Prendendo un pò di lana nel palmo della mano e arrotolandola abbiamo creato tante palline. Saranno delle perline.
Abbiamo ricoperto di lana un uovo di legno, ma va benissimo qualsiasi altra forma tondeggiante, massaggiandola a lungo e aggiungendo man mano vari strati colorati, si è formata una sorta di palla infeltrita, tagliando con le forbici da un lato all'altro (stando attenti a non far partire il taglio troppo dal basso) abbiamo creato un'apertura da cui far uscire l'uovo. 




La forma ricorda quella di una culla, così dopo averla messo ad asciugare ora gira per casa con strani animaletti o bamboline all'interno.


E io come mi diverto in questi giorni? Sicuramente iniziare una nuova avventura con Cris è emozionante e stimolante, grazie a chi di voi è già venuto a farci una visita, condividendo con noi il nostro primo post.


E voi come intrattenete i vostri piccoli?