Un appuntamento.

Con me stessa.

La mattina alle 4, nel mio letto.

Ormai è assodato, è arrivata quella tipica insonnia delle gestanti che si affaccia di solito verso gli ultimi mesi.

La ricordo quando ero incinta di Daphne, ma lì ero sola e potevo dormire fino alle 10 di mattina. 

La ricordo quando ero incinta di Ethan, ma ero già così stanca con Daphne di appena un anno che forse mi riaddormentavo subito. 

Ora è arrivata, mi sveglia con un colpetto sulla spalla e inizia con fare accattivante a farmi avere una serie di pensieri di tutti i tipi da cui non riesco a staccarmi e che mi accompagnano fino al momento in cui già sfinita decido di alzarmi, di solito intorno le 6.

Una stream of consciousness che parte da non so dove e arriva non so quando.

Ho spaziato tra i ricordi del mare, di Tortoreto, di Fano, tra quelli delle onde, dei pesci che non si riuscivamo a prendere, della pancia che già cresceva, la Moretta di Fano, sono arrivata a pensare a Barbara, al mare, ai suoi spritz e alle sue vongole con dentro dio. Poi ho pensato ad altre bravissime blogger, che girano per canali, che iniziano nuove avventure, che portano in giro i loro piccoli, che forse hanno la mia stessa insonnia, ho pensato ai miei muri, che sono a metà del percorso, ho immaginato nuovi colori e accostamenti, l'inizio della scuola, Ethan e il suo primo giorno, il grembiule ancora da cucire, me lo ha chiesto azzurro chiaro, e penso che ne ho un paio nuovi già confezionati nell'armadio, ma arancioni, troppo accesi, chissà se permetterò loro mai di metterli. Penso alla torta di pere e cioccolato sul tavolo, già mangiata a metà, che non aspetta altro di essere ancora affettata, penso che devo comprare il mangiare per il gatto e il caffè che è finito, penso che questo mese lo stipendio si è già dileguato dal conto e dovremo fare i salti mortali, penso al piccolo che si muove, sveglio insieme a me, e lo ascolto, ascolto i suoi movimenti, sembra voler ballare e farsi spazio lì dentro. Forse prova a dirmi che sveglia così presto ho tutti i muscoli irrigiditi e la testa che mi fa male. Penso che oggi ci sarà un nuovo post su OVSKIDS, penso che ho un mare di foto da preparare e da far stampare, che mi piacerebbe un nuovo obiettivo con cui sperimentare, ma adesso non è il momento, ritorno alla scuola e mi chiedo come faremo con la classe di Ethan che sono in 28 e preparare 28 merende si che è impegnativo, forse potremo dividerci il compito in due famiglie oppure rendere più semplice il menù, domani c'è anche la riunione con genitori e maestro e questa mattina devo portare Daphne dall'oculista. Nel frattempo Daphne si alza dicendo che ha mal di pancia, sicuramente una scusa per poter stare nel nostro letto, infatti in mezzo a noi si riaddormenta immediatamente. 

Poi penso che potrei affrontare la giornata, che si prevede faticosa, in due modi: 

o lasciarmi andare al mal di testa, ai crampi ai polpacci e agli occhi pesanti, maledicendo queste alzatacce e tutto diventa nero

oppure potrei far finta che niente è successo, anzi gustarmi un cappuccino da sola, in silenzio fotografare l'alba, sentirmi in vacanza dai doveri di genitore per un pochino e tagliarmi una bella fetta di torta pere e cioccolata. 

E scrivere un post sulla mia amica insonnia. 

Sperando che oggi pomeriggio riesca a poggiarmi sul divano mentre convinco i piccoli a dipingere disegni con l'acquarello, in silenzio nella loro cameretta appena rinfrescata.

Ho scelto la seconda.

Buona giornata a tutti voi!!