30.9.13

5 modi per rendere felici i nostri figli

Quando volete essere certi di rendere felici i vostri figli, donando emozioni, gioia e soddisfazione, provate uno di questi suggerimenti, o anche tutti insieme e vedrete i loro occhi illuminarsi e il loro cuore allargarsi d'amore. 

1 Chiedete loro di creare per voi un gioiello 

E poi indossatelo veramente, portatelo sempre. Può essere una collana di spago con una conchiglia appesa, una catenella con un filo di lana da annodare al polso, un filo di cotone e una perlina da mettere al dito. Il messaggio è silente, è reso importante dall'azione vera di portare un gioiello prezioso, tale perchè creato e donato da loro.


2 Cantate a squarciagola

In macchina, in cucina, in bagno, ma in loro presenza, imitando di avere un microfono in mano e come foste di fronte al miglior pubblico del mondo, loro ovviamente. Sapranno che la loro mamma, che insegna, che li guida, che porta anche regole e pure rimproveri, è molto divertente, forse un pò matta e imprevedibile.


3 Chiedete loro scusa (ma non troppo spesso) 

Se pensate di aver esagerato in qualche frangente, se credete di aver sbagliato, senza paura di apparire deboli, mostrando e insegnando loro che si possono commettere degli errori, ma che, riconoscendoli, si può provare a rimediare, mediando il conflitto, attraverso il dialogo. Si sentiranno rispettati e amati.


4 Ripetete spesso che gli volete bene

Potrete dimostrarlo in molti modi, ma sentire quelle parole Ti voglio bene riempie il cuore di ogni bambino e non finirà mai di riempirsi, non si stancherà mai, e l'eco di questa semplice frase rimarrà nelle sue orecchie per tanto tempo, tutte le volte che avrà bisogno di sentirti forte se spaventato, coraggioso se intimidito, diventerà il suo gioiello nascosto fonte di energia pulita.


5 Ballate per loro 

Fateli sedere sul divano, mettetevi al centro della stanza, spegnete le luci intorno e accendete solo una lampada volta verso di voi, scegliete una musica d'effetto e interpretate, inventando se volete, e soprattutto con gesti teatrali, un balletto di qualche minuto. Diventerete le ballerine migliori al mondo e non vedranno differenze tra voi e le vere professioniste. Nonostante il fiatone.


Ovviamente tutto il resto va bene. Ogni nostra azione è permeata dall'amore che proviamo nei loro confronti, lo sentono e lo leggono anche tra le sgridate e i rimproveri, tra i gesti comuni e quotidiani accelerati dalla frenesia dei giorni attuali. 
Ma qualche volta possiamo sottolinearlo, fa bene anche a noi.


Buon lunedì, pieno zeppo di gesti d'amore.


28.9.13

Weekend

Il nostro weekend è iniziato, con una fila di formiche nere indaffarate sul ripiano bianco della mia cucina, con un cielo grigio e un caldo appiccicoso che mi ha lasciato senza forze fino ad ora. 
Una visita veloce di amici, che non vedevo da tanto, mi ha scaldato il cuore e allo stesso tempo mi fatto sentire un pizzico di nostalgia di antiche chiacchiere e risate.
La vita cambia, niente rimane a lungo nello stesso modo, ogni situazione muta.
E questa legge, nel bene e nel male, è assolutamente imparziale.



Mi perdo su Pinterest, sfoglio Marta Stewart, cerco rimedi naturali contro le formiche, guardo armadi da montare e casa da riordinare, sogno, immagino, i bambini ora sono in silenzio sopra, leggendo o giocando, non so. 
Il più piccolo a passeggio con il papà, perchè era stanco oggi avendo dormito meno del solito. 
Io avrei bisogno di un lungo sonno ristoratore, ma dovrò aspettare stanotte.



27.9.13

Polpette di quinoa e melanzane

La quinoa è una pianta erbacea (come spinaci e barbabietola), non un cereale, ma il suo utilizzo è molto versatile, come può esserlo appunto un cereale, inoltre il 2013 è l'anno dedicato alla quinoa,  quindi abbiamo qualche mese ancora per dedicare qualche ricetta con questo ingrediente.



Io la adoro in particolare nella preparazione delle polpette, polpettoni o simili, perchè si addensa facilmente e il sapore piace a tutta la famiglia. 

C'era una melanzana piccola, che rimaneva sola troppo a lungo in frigorifero e così ho deciso di trasformarla in polpetta pure lei, ma senza cuocerla in forno intera e svuotarla per ricavarne una crema densa, semplicemente in padella a tocchetti piccoli con un filo di olio evo.
Se volete potete preparare l'impasto in anticipo, anche il giorno prima, conservandolo in frigo, e poi cuocerle all'ultimo minuto.



Ingredienti

2 tazze di quinoa cotta

1 melanzana piccola 
1 uovo
2 fettine di pecorino fresco a cubetti
3-4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cipolla piccola tagliata finemente
1 spicchio di aglio tritato
sale q.b.
A piacere si può aggiungere un cucchiaio di ricotta e usare il sale alle erbe, invece che quello semplice.

Cuocere la melanzana a cubetti in una padella antiaderente con un filo di olio fino a che risulta dorata, aggiustare di sale. 
Unire tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolare con il cucchiaio di legno oppure le mani, ma prima ricordatevi di togliere gli anelli. 
Lasciare riposare 15 minuti e poi formando delle palline, cuociamole in poco olio evo, schiacciandole un pò, fino a che predano un colore dorato scuro da entrambe i lati.



Io adoro accostare questo sapore con un'insalata di pomodori freschi, rossi e dolci, come ancora si riescono a trovare in questi giorni, gli ultimi, prima che finisca del tutto la stagione.



Vi auguro un weekend riposante ma arricchito di sapori, qualsiasi voi desideriate.







26.9.13

Le merende in casa nostra

Le merende pomeridiane in casa nostra non sono niente di complicato, sono il più possibile versatili, variegate, cercando di abbinare gusto e salute. Cerchiamo di non far mancare mai la frutta prediligendo quella di stagione e quando possibile biologica. 

Ecco qualche idea

Porridge

 usando il latte intero di mucca, ma a volte anche quello di riso, semplice, con poco zucchero e una spolverata di miele, qualche volta viene arricchito al momento con l'uvetta. 



Yogurt

 preferibilmente di latte intero e fatto in casa, con il metodo del termos, ma adesso che è ancora abbastanza caldo preferisco usare il forno appena caldo e poi spento lasciandolo lì coperta dallo scaldateira per almeno otto ore. Di solito usiamo miglio soffiato e la solita uvetta (si, in casa nostra se ne consuma in quantità esagerata), senza aggiunta di zucchero.



Pane e marmellata

 il pane di solito è quello che preparo io usando solo farina tipo 2, la marmellata di questo periodo è quella di fragola, conservata da me a giungo e che si mangerà finchè dura, ma di questo ritmo finirà presto e bisognerà aspettare di nuovo giugno per assaggiarne ancora così buona e profumata. Per quell'occasione Elena aveva dedicato delle bellissime etichette, ricordate?


Pane, olio e sale

 un must. In tutte le stagioni questo rimane uno degli spuntini prediletti da tutti i bambini e anche da noi adulti, io in primis, che lo adoro spolverato con lievito secco in scaglie al posto del sale, con l'aggiunta di semi di sesamo tostati, che io uso dappertutto, sia nel dolce che nel salato. 

Le merende sono sempre accompagnate da frutta fresca e adesso, che siamo rientrati nei ritmi scolastici, anche dalla tisana calda, di finocchio, tè verde, rooibos all'arancia, dipende dal giorno e dal desiderio del momento. 



Saltuariamente mi diletto con i muffins con gli avanzi di porridge, che si preparano velocemente e durano un attimo tanto sono buoni. 

Vi auguro uno splendido giovedì, oggi  pomeriggio ho in programma l'inserimento del piccolino al nido, sperando che questi giorni di tosse e febbre non lo abbiamo destabilizzato troppo, sarà la prova del nove che lo vedrà affrontare da solo, senza di me, per mezz'ora, quel luogo nuovo e pieno di giochi.



25.9.13

Rimedi naturali per tosse, mal di gola e poca febbre

Ieri ci siamo ritrovati così, quasi tutti i componenti della famiglia, eccetto me, che ormai non posso più ammalarmi, altrimenti chi si prenderebbe cura di chi?
Oggi invece già sulla via della guarigione, niente febbre e meno attacchi di tosse, sarà per le strategie naturali messe in atto da subito? Noi in casi di questo tipo ci preoccupiamo di togliere tutte le proteine, perchè anche la gola è strettamente collegata alla pancia e quindi cerchiamo di tenerla assolutamente leggera.

questo è il mio spuntino, pane con farina tipo 2, olio evo, semi sesamo e lievito in scaglie. UHMMM. DELIZIOSO. 

Solo succhi di frutta, meglio se naturali, centrifugati, brodino vegetale e cereali, noi abbiamo scelto l'orzo, ottimo perchè rinfrescante, condito con solo olio evo, qualche seme di sesamo e una punta di lievito a scaglie. Mele cotte, senza zucchero, che sono già dolci di per se, ottime.


E poi cipolla. 
Sciroppo di cipolla dorata, ma anche il decotto di bucce secche, addolcito con zucchero, perchè veramente amaro (e ogni volta che lo preparo penso che prima o poi debba anche usarlo per tingere qualche pezza di cotone). 
Basta far bollire la buccia di una cipolla, ma solo la parte secca, in una tazza d'acqua per circa 10 minuti e poi bere a cucchiai, spesso, durante tutto l'arco della giornata. 


Conoscete le sciroppo di bava di lumaca? Questa volta ne ho usufruito di qualche cucchiaio.
Inoltre ho messo due cipolle tagliate a metà, accanto al letto, che aprono il naso e si respira meglio.


Questa notte Edoardo ha tossito una sola volta.

Vi auguro una splendida giornata, catturando raggi di sole sparsi.


23.9.13

5 motivi per cui vale la pena di vivere in coppia

L'amore.
Quello è il primo e vero motivo per vivere uno accanto all'altro, ma mettiamolo da parte per un attimo e approfondiamo, sapendo che ovviamente è l'ingrediente necessario per reggere in piedi una coppia.

Io adoro vivere in coppia.
Sotto lo stesso tetto, sposati oppure no, ma insieme.


Spesso guardando mio marito vedo chiaro e limpido perchè mi piace condividere la mia vita con lui, quelle illuminazioni furtive, lucide, ovvie. Poi la quotidianità torna a rendere tutto leggermente sfocato ma quegli istanti rimangono lì e servono per quei momenti in cui serve centrarsi e ritrovarsi.

Quindi ecco i miei 5 motivi per cui vale la pena di vivere in coppia

 1 E' il nostro specchio

Ci possiamo romanticamente rispecchiare nei loro occhi, vicendevolmente, come i primi tempi presi dalla passione e dai frequenti eccessi romantici, possiamo leggere il nostro amore nel suo sguardo ma quello di cui parlo è ancora più profondo. Diventa lo specchio che ci mostra i nostri pregi e difetti nel modo più autentico, forse più di un'amicizia o di un familiare, perchè il quotidiano non può mentire, i giorni che si susseguono tra lavoro e impegni non lascia scampo a favoritismi di sorta. Se sbaglio, se esagero, se miglioro, se mi impegno, potrò leggerlo nei suoi occhi.


 2 E' la nostra bilancia, a volte sostiene a volte siamo noi a sostenere

E' come essere su una bilancia di vecchia data, quella con i piatti, dove se uno sale l'altro scende. Se uno dei due sta passando un momento di stress, fatica, dolore, l'altro è come se inconsciamente non potesse permettersi di lasciarsi andare, e stringe i denti. Incoraggia, offre sostegno e aiuto fino a che tutto passa. E viceversa.


3 Fonte di continuo miglioramento

Credo che la forza di volontà per automigliorarsi, crescere, creando una sorta di rivoluzione virtuosa e umana, sia sostenuta e incentivata dalla presenza dell'altro, che può essere visto sia come stimolo di confronto, sia come spinta dovuta alla unicità di ogni essere umano. Ovviamente questo processo può essere portato avanti anche da soli, ma forse con più fatica, in sostanza se esiste questa volontà di miglioramento, nessuno come la persona che ci sta accanto diventa la nostra cartina di tornasole.


4 Offre altri punti di vista

Sempre più spesso mi ritrovo ad essere grata a mio marito per regalarmi punti di vista per me sconosciuti. Ognuno di noi, per quanto simile, vede il mondo con sfumature di colori diversi e avere il privilegio di affacciarsi sulla finestra di qualcun altro aiuta a crescere, a risolvere situazioni in modo creativo, a diventare più forti, a trovare altre strade, invece che quelle solitamente battute.


5 In inverno non serve lo scaldapiedi

E poi una nota più leggera, ma verissima. In inverno, sotto le coperte, quando le lenzuola sono ancora fredde e ghiacciate, chi di voi non allunga i piedi fino a cercare quelli del vostro partner?

Volete condividere qui altri validi motivi per vivere in coppia?

Vi auguro uno splendido lunedì, l'inizio di una settimana meravigliosa.





21.9.13

Weekend

Da oggi cercherò, nei limiti degli impegni, e delle forze, di condividere qui con voi alcuni momenti dei nostri weekend. Un album fotografico che si aggiunge a quello che già trovate in parte su Instagram, Facebook o Twitter


... augurandovi un weekend colorato, allegro e leggermente frizzantino.



20.9.13

Polpette di cous cous con farina di ceci

Leggendo il sito AAA accademia affamati affannati ho trovato una ricetta che proponeva come ingrediente principale il freekeh, in caso di mancanza di questo ingrediente per me sconosciuto suggeriva di usare il bulgur, peraltro comunque sprovvista, quindi mi sono detta che avrei potuto provare con il cous cous, in questo caso integrale, perchè è l'unico che compro. 


Immagino che la consistenza più granulosa del bulgur sia più adatta, ma vi assicuro che anche così sono ben riuscite tanto che poi alla fine ho dovuto apporre una variazione dato che il piccolino, ormai affamato, seppur ancora presto per il pranzo, me le ha spazzolate tutte e non ho avuto il tempo di finire di cuocere le altre. 


Insomma, se volete la ricetta originale vi rimando a questo link, e sono certa che saranno buonissime, ma io qui vi propongo la mia versione con qualche variazione, la più importante è l'inesistenza della frittura che come saprete già, in casa mia, è bandita per mancanza di porte, ma se voi ne avete da chiudere, ve la consiglio, perchè immagino siano molto più gustose.


Ingredienti
2 tazze circa di cous cous integrale già cotto
1/2 tazza di farina di ceci
1 uovo
una zucchina piccola a julienne
una cipolla piccola triturata 
2 spicchi di aglio sminuzzati
2 cucchiai di olio evo
una manciata abbondante di sesamo
sale e pepe q.b.
poco olio per ungere la pentola di cottura


Mescolare tutti gli ingredienti facendo attenzione a non far formare grumi alla farina di ceci, formare delle palline con il palmo delle mani, schiacciarle leggermente e cuocerle in una padella antiaderente con un filo di olio da entrambe i lati fino a raggiungere un colore bello dorato. 
Ho suddiviso l'impasto in due parti e ho iniziato con le prime polpette.


Come potete vedere le manine di Edoardo sono arrivate immediatamente a destinazione e vorrei che ve lo immaginaste serio e concentrato, con la bocca piena e le guance tonde, intento a mangiare, assaporare e gustare queste polpettine, attentissimo che nessuno (c'ero solo io, quindi io!) le prendesse dal suo piatto. Secondo me sono ottime intinte in un pò di ketchup, perchè il sapore delle polpette si accosta perfettamente con quello leggermente acidulo della famosa salsa rossa. Ma come vedete abbiamo provato anche la maionese e ci sono piaciute molto. 


A questo punto lui avrebbe dovuto mangiare anche qualcos'altro per pranzo quindi ho dovuto interrompere la cottura e ho lasciato l'impasto in attesa sapendo che però non avrei avuto tempo dopo per cuocerle. Quindi ho deciso che le avrei trasformate in una bella polpetta gigante, schiacciata e larga, una sorta di frittata, così è stata la cena per tutti noi insieme, intorno al tavolo. 


Ha funzionato benissimo anche in questa versione con accanto una insalatina di cetrioli freschi conditi con sale, olio, pepe e una goccia di aceto.


Vi auguro un weekend ancora un pò vacanziero e tanta tanta gioia di vivere.