28.6.13
Giorni d'estate
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27.6.13
Pesto alla trapanese
250 gr pomodori ciliegino
6 filetti acciuga25 gr uvetta
2 spicchi di aglio
2 cucchiai di capperi
50 gr mandorle pelate (io ho usato anche quelle non pelate)
60 ml olio extra vergine
1 manciata di foglie di basilico fresco (l'ho omesso)
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20.6.13
Parco dell'Ippodromo
Vicino casa nostra, quartiere Bolognina, ci rechiamo spesso al parco dell'Ippodromo.
Non è molto grande, ma quello che a noi piace è la sua tranquillità e i suoi alberi verdi e ombrosi. Specialmente in questo periodo dell'anno in cui finalmente è arrivato il caldo, gli alberi e le loro ricche fronde sono importantissimi, perchè mentre i bambini giocano noi possiamo sederci e riposare al fresco.
Inoltre il parco è facilmente raggiungibile ma rimane nascosto dentro una zona pedonale, dell'ippodromo appunto, e quindi è silenzioso e raccolto.
Unico problema è che, essendo parte della struttura dell'ippodromo, e ad esso collegata, quando ci sono le corse è chiuso per evitare intrusi non paganti.
Noi usiamo recarci nella prima parte della mattina e ai miei figli piacciono gli spazi grandi e senza auto, per far correre veloci le gambe su roller o skateboard, che si incontrano fino al parco vero e proprio.
Una volta arrivati ci accoglie un terreno erboso, dei giochi in legno ben tenuti con uno scivolo grande, un dondolino a tre posti e una carrucola, grande divertimento dei bambini (che l'ultima volta l'abbiamo trovata rotta, purtroppo). Inoltre è presente una fontanella per bere o rinfrescarsi dopo i giochi.
Non troviamo mai una gran folla di bambini urlanti, ma riconosco che di solito evitiamo gli orari tipici da giardino, e questo permette di giocare a piacimento.
Dal centro si arriva con il 27 e si scende alla fermata Lombardi, oppure con 11/C fermata Ippodromo
Con questo post partecipo all'iniziativa di Playgroundaroundthecorner.
Voi avete il vostro parco preferito?
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19.6.13
Come sviluppare il ruolo paterno
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14.6.13
Buon weekend
Vi lascio uno scorcio delle vie di Bologna, una mattina come tante, in cui di corsa devo sbrigare una commissione, ed eccomi quindi in mezzo a vie pullulanti di vita, colori e profumi, nella Bologna vecchia, che ogni volta mi stupisce e mi incanta.
Vi auguro quindi un buon weekend, finalmente estivo, e brindo a voi.
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13.6.13
Castelfalfi e Lezione di Mixology
A Castelfalfi non ci si rilassa semplicemente. Si, perchè oltre al relax assicurato sotto l'ombra di alberi alti o sopra un letto comodissimo nelle camere accoglienti, ci si può riposare la mente e lo spirito anche agitando qualche cubetto di ghiaccio insieme a pochi altri ingredienti.
Durante il blogtour con Silvia e Patrizia, ci siamo potute divertire preparando cocktail italiani famosi nel mondo insieme al barman Gabriele. Con tanto di ricettario alla mano ci siamo cimentate ad usare gli arnesi del mestiere, dietro al bancone, affiancate da bottiglie di vario tipo. Io, che se bevo un dito di qualsiasi bevanda alcolica già mi sento galleggiare a mezz'aria, ho concluso il corso pensando che in fondo un bell'angolo per gli aperitivi in casa potrei anche averlo, perchè no? E' divertente, sia prima di cena per sentirsi subito in vacanza e sia dopo cena, se con amici vogliamo rilassarci un pò di più. Vi terrò aggiornati.
Il famosissimo italiano Aperol Spritz lo ha preparato Daphne, che ovviamente si è solo divertita nell'esecuzione e non nell'assaggio, eh? Ha mostrato grande bravura nel far girare i cubetti di ghiaccio. Questa operazione viene effettuata prima di preparare il cocktail per raffreddare ben bene il bicchiere (e poi gettare l'acqua in eccesso) e anche se sembra facile necessita di una certa manualità, se si vuole evitare che i cubetti volino via a raggiera nei dintorni.
Il trucco sta nel mantenere una posizione centrale della mano e far girare semplicemente il cucchiaino. Oppure, per un'operazione meno rischiosa, mettendo in freezer il bicchiere per almeno 15 minuti.
Aperol Spritz
5 cl 1/3 Aperol
10 cl 2/3 Prosecco
Dash Soda
Guarnizione: fetta d'arancia
Io invece mi sono cimentata nella preparazione del Bellini, quello originale con la pesca vera, sbucciata e frullata in diretta e ho avuto come aiutante Ethan, felicissimo di stare dall'altra parte del bancone e provare di persona gli attrezzi del mestiere.
Bellini
4 cl 3/10 di pesca bianca pestata con aggiunta di zucchero
11 cl 7/10 di spumante brut
Voi avete qualche cocktail preferito o vi lasciate consigliare di volta in volta?
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12.6.13
Disordine in casa
Certe mattine ho intorno un disordine che voltandomi verso i quattro lati della casa mi spavento per quello che vedo e penso come sarebbe bello se ci fosse una colf che mi facesse compagnia.
Buongiorno a tutti voi.
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11.6.13
Marmellata di fragole
Ricordate venerdì? Sciroppo di fragole preparando la marmellata, quindi eccomi qui con il finale della storia, facilmente intuibile.
Marmellata di fragole
Ingredienti
1 kg fragole
500 g zucchero
succo di un limone
buccia di un limone Bio
Unire gli ingredienti, mescolare e lasciare a riposo in una pentola, coperta, in frigo, per almeno 12 ore. Quando andate a scoperchiare, rimarrete stupiti di quanto sciroppo si è formato e allora lo conserverete quasi tutto per usarlo diluito nell'acqua, vero?
Quello che rimane nella pentola invece diventerà una buonissima marmellata.
Che poi, ragionando sulla quantità di zucchero, utilizzandolo per due ricette è come dimezzarne la dose. E' vero che io non amo sapori troppo zuccherini, ma vi assicuro che così il risultato è ottimo.
Cuocere la marmellata 30 minuti a fuoco medio-basso, facendo mescolando di tanto in tanto, facendo attenzione che non si attacchi sul fondo e togliendo la schiuma che si forma in superficie.
Al termine accendiamo un paio di volte il frullatore ad immersione direttamente nella pentola, se vogliamo lasciare qualche pezzettino di fragola, oppure continuiamo fino a renderle purea (se preferite un effetto ancor più liscio passatele al setaccio per eliminare ogni semino). Mettiamo ancora sul fuoco per altri 20 minuti fino ad arrivare alla consistenza densa tipica delle marmellate.
Nel mio caso, avendo eliminato molto del succo formatosi nelle ore di riposo, questo ultimo passaggio non è servito perchè la marmellata era già bella densa.
Invasare in barattoli di vetro sterilizzati, chiudere con il coperchio e lasciarli capovolti fino al raffreddamento.
Procedimento per sterilizzare i barattoli di vetro nel forno a microonde.
Riempire i barattoli ben puliti con circa due dita d'acqua, metterli nel forno a microonde e appena inizia a bollire l'acqua far passare almeno 3-4 minuti. Attenzione quando li togliamo dal forno, sono bollenti!
Provate anche voi a preparare un'ottima marmellata?
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10.6.13
Arrivo all'hotel La Tabaccaia di Castelfalfi
Siamo arrivati a Castelfalfi la mattina, c'era un sole caldo e soprattutto, intorno, una cornice di verde, colline, cinguettii e fruscio di vento. Silvia, di Trippando, aveva invitato me e tutta la mia famiglia a partecipare ad un weekend insieme a lei e a Patrizia di Pattibum: in programma un blogtour all'insegna del relax e di tempi lenti ma divertenti.
La tenuta di Castelfalfi è un luogo magico, seppur reale al cento per cento.
Si estende per ben 11 mila ettari, nel comune di Montaione in provincia di Firenze, lo sguardo spinto lontano non vede altro che colline, boschi, vigneti, campi da golf e uliveti.
Dopo l'arrivo all'hotel La Tabaccaia, abbiamo visitato il borgo parzialmente in costruzione, indossando un bellissimo e molto chic caschetto giallo, in perfetto accordo cromatico con i raggi del sole. Ho sognato di essere lì per l'imminente apertura delle quattro piscine, di cui una di 30 metri per lunghe nuotate, a fianco della zona benessere, e per godere degli alberi ombrosi e della vista mozzafiato.
L'accoglienza all'hotel La Tabaccaia è stata deliziosa, il posto cattura il cuore per la sua bellezza, per la cura dei particolari delle zone comuni e soprattutto nelle camere, ampie, eleganti, luminose, silenziose.
Personalmente un aspetto che ritengo importante quando viaggio è il letto. Si, perchè anche se si rimane pochi giorni è importantissimo, specialmente in vacanza: si sta molto fuori, visitando i luoghi, passeggiando, intrattenendosi con le tante attività e così la sera si arriva stanchi e con il bisogno di riposare bene. Capita anche a voi?
Ecco, il letto era fantastico.
Grande, comodo, lenzuola soffici e cuscini della giusta misura, sarei rimasta a testarlo molto più a lungo se non fosse che il programma per noi blogger era molto più allettante.
E poi alzando lo sguardo si incontrano travi a vista con i mattoni in cotto, originali del tempo (anneriti dal fuoco con cui si facevano essiccare le foglie di tabacco) mentre sulla parete di fronte è posizionata un modernissimo televisore LCD 32 pollici, con canali di varie nazionalità a disposizione.
Se avete con voi un bambino di appena un anno e mezzo che non vuole riposare il pomeriggio, che è troppo eccitato per le novità intorno a lui e non si lascia convincere a rimanere su quella meraviglia di letto (potete immaginare quanto abbia tentato ma alla fine ha vinto lui), vi consiglio di uscire e sedervi nel salottino all'aperto, che per tetto ha fronde d'albero e per tappeto un manto d'erba verde e curata.
Ecco, lì, con una leggera nenia sussurrata dalla sottoscritta e accompagnata dai rumori naturali intorno, sono certa che prenderà sonno e anche voi potrete rilassarvi totalmente, come è successo a me ed Edoardo.
Vi chiedete dov'era il resto della famiglia? A cavallo, poco distante, presso Gelsomino Ranch, con enorme gioia di Daphne ed Ethan.
Buon lunedì rilassante.
Hotel La Tabaccaia
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