11.7.12

Vita bucolica si e no.

La mattina mi sveglio nel più profondo silenzio, solo il cinguettio di un uccellino mi fa capire che è già giorno. La sera la luna splende in cielo, vicina e grande.


A Bologna, nella mia adorata casa, costruita con tanto amore, con un piccolo giardino e ad un passo dal centro, la mattina spesso il primo rumore che sento è il rombo di un aereo che sta atterrando e che sovrasta qualsiasi altro suono. 
C'è differenza. 
E proprio per questo spesso sogno, insieme al mio compagno di vita, luoghi più calmi e isolati, circondati dal verde, una vita più lenta e un'aria più pulita e silenziosa.
Ma sono fortunata, ho la possibilità di sperimentare una vita diversa, seppur per poco tempo l'anno, infatti i giorni passati qui tra i monti mi offrono questa opportunità, sperimentare cosa significa vivere accanto alla natura.


Riflettendo mi rendo conto che ci sono, come in ogni cosa, i pro e i contro. 

Perchè nonostante tutto io:

adoro il centro di Bologna,
la vita brulicante intorno,
le lingue arabe che sento parlare sotto casa,
l'autobus ogni 4 minuti che mi porta dove voglio,
il mio giardino stretto e lungo,
i vicini del palazzo di fronte,
il mercatino del biologico del giovedì pomeriggio
sapere che ho l'ospedale a 5 minuti da casa,
e tante altre comodità cittadine che sono parte della mia vita. 


Allora  per pochi giorni l'anno mi concedo il lusso di:

affacciarmi alla finestra di casa e respirare l'ossigeno del bosco di fronte,
cercare il prezzemolo nell'orto,
alzare gli occhi al cielo e vedere un aereo lontano e piccolissimo,
raccogliere le uova calde appena fatte dalle galline,
riposare le orecchie e di conseguenza il cervello,
passeggiare lentamente tra il verde intorno,
e scegliere di andare piano, che qui non ci sono orari, perchè tanto sono anche in vacanza.


Mi viene voglia di mangiare meno, disintossicare anche il corpo, ma non sempre ci riesco. 


E allora sorrido.


8 commenti:

  1. Ma perchè qualsiasi cosa tu fotografi, diventa poesia per gli occhi???

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  2. Condivido.
    Lavoro a Milano e abito a 25 km. Lo so "la pendolare" è un'attività stremante ma il solo pensiero di non poter godere della grande città mi lascia perplessa. Così come non potrei vivere dove i rumori, il caos del traffico hanno la meglio.
    Alle volte mi sento divisa tra bisogno di silenzi e solitudine e il bisogno di continui stimoli.

    Sai che faccio? - quasi, quasi - mi scelgo una via di mezzo.....ho già un'idea....

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  3. mi ritrovo e mi sento felice in quello che faccio, nel poter stare un po' qua e un po' là, con la consapevolezza che è bello qui ed è più bello lì ... adesso devo fuggire dal gran caldo, non vedo l'ora di raggiungere la casa nel bosco :-)

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  4. condivido pienamente quanto hai scritto perché anch'io adoro vivere in mezzo alla natura ma... non potrei mai stare troppo lontano dalla mia Torino!
    Tante gioiose giornate
    nonnAnna

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  5. poi non sottovalutiamo il fatto che l' uovo è caldo perchè è appena uscito dal sedere della gallina. Aiuta a relativizzare.

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  6. sì,sì, anch'io adoro montagna e campagna e verde all'orizzonte

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  7. Io invece sono assolutamente felice di stare dove sono. Silenzio, verde, boschi, cicale, arietta dalle montagne... non potrei più farne a meno.
    Quando vado a lavorare in città, mi chiedo come faccia la gente a viverci (eppure fino a ieri anche io...). Mi cercherò un lavoro in campagna... anzi mi inventerò un lavoro da fare a casa... così non me ne andrò via più!!!
    Un bacio
    Francesca

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Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.