Leggendo il post di I frutti rossi, in cui parla di ragazzini amici del figlio, tutti insieme a pranzo, mi sembra di vedere i miei figli nei prossimi anni, perchè già ora osservo atteggiamenti simili, vitali, entusiasti, solo perchè stanno insieme a mangiare. E' un bel regalo per loro, lo so. In questa società che a volte spinge a dividere, isolare, trovarsi con regolarità a tavola tutti insieme con tre o quattro amichetti, dopo la scuola, nei giorni normali, non di festa, è proprio un bel regalo alla loro infanzia.
Grazie alla collaborazione di alcune famiglie riusciamo a gestire insieme le uscite da scuola dei nostri figli, compresi i pranzi, per quasi tutta la settimana. Non sono parenti, ma è come se un pò lo diventassero, condividendo questi momenti. Appena arrivano sicuramente bisogna ripetere molte volte di andarsi a lavare le mani, perchè loro sono già lì a parlare ad alta voce, controllare giochi, inventarne nuovi, fino a che ci sediamo tutti a tavola e iniziamo con una bella insalata fresca ormai di tradizione, poi un primo piatto bello ricco. Durante il pasto ultimamente va forte il gioco pari e dispari, addirittura a squadre, o anche comporre frasi in rima o cercare di dire i nomi come leggendoli al contrario.
In questo sono bravissimi, non ci riesco neanche io. Spesso Edoardo in questo periodo di tempo dorme, lasciandoci godere la confusione creativa e di movimento che quattro bambini a tavola sono capaci di produrre dopo una intera mattinata a scuola.
Un augurio dolce di miele a voi per questa settimana che sta iniziando.
Un augurio dolce di miele a voi per questa settimana che sta iniziando.
bacissimi a te e alla tua splendida famiglia!
RispondiEliminaI vostri bambini non mangiano a scuola? Te lo chiedo perchè anche noi andiamo in una scuola steineriana e ci piacerebbe liberarci del "pentolino", si può imparare molto dalle altre scuole!
RispondiEliminaDolce settimana anche a te.
RispondiEliminaAngela: i nostri fino alla seconda classe possono scegliere se mangiare a scuola o meno, noi abbiamo optato per tenerli a casa sia per non farli stancare troppo sia per una questione economica. A scuola abbiamo una mensa e non è possibile portare il pentolino!
RispondiEliminaun abbraccio
Per me andare a mangiare con gli amici e poi a giocare era una cosa emozionante, una specie di prova di libertà e autonomia, poi scoprire nuovi cibi e una cucina diversa e poi non essere sola (a casa mia c'erano zii e nonni ma ero l'unica bimba). Insomma una specie di regalo!
RispondiEliminaEdoardo è sempre l'immagine del sonno felice. Lì sotto i fiori - la copertina dev'essere uscita dalle tue mani.
Il bimbo dorme, e sogna i rami d’oro,
RispondiEliminagli alberi d’oro, le foreste d’oro...
che brave che siete ad organizzarvi in questo modo!!
RispondiEliminami ricordo anch'io quando veniva a pranzo da me, o io da lei, la mia amica del cuore!! esperienze indimenticabili!!
Caspita non deve essere semplice x te organizzare questi pranzi. A noi capita spesso di avere amichetti a casa ed è una gioia anche x me vederli così contenti, anche se certe volte sono costretta a intervenire x calmare un pò gli animi.
RispondiEliminaciao
Edoardo è adorabile:))
onorata:))
RispondiEliminaUn augurio dolce di miele... che bel pensiero. Grazie e buona settimana anche a te
RispondiElimina;o)
RispondiEliminaEdoardo è veramente un tesoro!
RispondiEliminaAnche noi che viviamo all'estero spesso ci avvaliamo dell'aiuto delle altre famiglie italiane per i figli, ed è un po' come se fossero la nostra famiglia.
Belle immagini, soprattutto quella dei fiori e quella del piccolino che dorme: è tenerissimo!
RispondiEliminaE' una grande ricchezza avere famiglie di compagni di scuola così collaborative.
A presto!
:)
artemamma hai ragione, siamo molto fortunati:)
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