30.1.12

Prima uscita.

Sabato sera siamo usciti, tutta la famiglia intera. Per la prima volta, per svago, abbiamo pensato di coprire bene l'ultimo arrivato, accomodarlo nella fascia e ascoltare della buona musica, quella dei nostri amici Genevieve.
Suonavano al Caffè Maurizio, un localino di pochi metri quadrati, in centro qui a Bologna, in piena zona universitaria e frequentato principalmente da ragazzi che ormai potrebbero essere anche miei figli.
Lì i Genevieve hanno presentato il loro album e non potevamo mancare anche se la loro musica la conosciamo benissimo.


A Bologna è freddo, come nella maggior parte del nord Italia, ma sabato sera tutti ben coperti ci siamo gustati qualche ora di musica e chiacchiere tra amici.
Edoardo ha dormito pacifico tutto il tempo addosso al mio compagno di vita, portato nella fascia. Dopo 3 ore ha preteso il suo pasto e poi di nuovo a dormire, senza un lamento, con il suo cappellino di lana a scaldarlo. 

Edoardo dopo una poppata, notare la palpebra che cade, la fronte corrucciata dall'impegno per rimanere sveglio

Il bilancio è assolutamente positivo, abbiamo capito che se sta bene e mangia ci permette di fare quasi tutto.
Una precisazione sul volume della musica: non era assolutamente alto, in qual caso sarebbe stato troppo per lui, per le sue orecchie al mondo da poco più di un mese.
Tornati a casa, Daphne ha manifestato tutti i sintomi dell'influenza. Forte mal di gola, tosse, febbre e freddo.
Così ora siamo tutti intenti a star bene, lei per guarire e noi per non essere contagiati. E per riuscirci ho attinto al sito Il pasto nudo che ha qualche ricetta eccezionale per fronteggiare tutti i malanni di stagione.
La tisana antibiotica, rimedi per la tosse di vario tipo.
Noi abbiamo optato per il decotto per la tosse, volevo preparare anche la tisana antibiotica ma ho finito i limoni. 


Il decotto è semplicissimo da preparare.
250 ml di acqua
la buccia di un limone (bio)
1 cucchiaino di camomilla
1 cucchiaio di miele (di eucalipto)
mettere sul fuoco l'acqua, la buccia del limone e la camomilla, far bollire per 3-5 minuti e lasciare raffreddare per poi aggiungere il miele. 
Sorseggiare ogni 20 minuti circa o quando arriva la tosse.

Ci godiamo questi giorni, durante i quali saremo concentrati a star bene, curandoci, coccolandoci, cercando il caldo e momenti di raccoglimento.
Vi auguro una settimana speciale


26.1.12

Un mese, circa.

Si, è passato poco più di un mese, sembra ieri, ma in realtà è già un mese. Il tempo vola e ogni giorno si arricchisce di nuove esperienze. 
Edoardo cresce come un vitellino. Desideravo un latte burroso ed evidentemente così è. Continua a mangiare ogni 2 ore, ma di notte mi regala un intervallo di 4 ore. Non mi sembra vero. 


Nonostante sia il terzo figlio ho dimenticato buona parte del quotidiano con un neonato, i particolari, le esigenze e le piccole problematiche da risolvere. 
Per esempio.
I brufoletti che compaiono e si spandono sul viso fino al collo e testa, dermatite soborroica tipica dei lattanti, li detergo bene bene con olio di mandorle, lasciandolo agire per 5-10 min,  ho scoperto che hanno giovamento anche con una soluzione di miele e acqua (90:10). Inoltre non è indicato il contatto con la lana, che può irritare.

Allattarlo a volte diventa difficile, perchè il flusso di latte è particolarmente forte (il latte è anche molto abbondante oltre che burroso) e quindi Edoardo mangia, ingoia aria e poi gli va di traverso e rischia di strozzarsi. Quindi pianti a non finire, si innervosisce e, quando ricomincia, tutto è ancora più complicato. Prima della poppata se riesco me lo tiro un pò con il tiralatte così che il flusso sia più moderato e cerco di tenere lui in una posizione che sia a 45° rispetto al mio corpo.


Il ruttino. Parliamone. Dopo una poppata deve farlo, e anche più di uno, altrimenti è capace di svegliarsi anche 10 volte, infastidito, innervosito (e ci credo bene, lo sarei anche io!), così interrompe il sonno, a volte non riesce proprio a dormire e tutto diventa più difficile. Quindi ho rispolverato le vecchie tecniche, tenendolo affacciato sulla mia spalla, con le braccia fuori, il suo corpo lungo il mio torace ma leggermente allontanato, in modo da rilassare il più possibile il suo stomaco. Funziona.
Se avete altre tecniche accetto suggerimenti.

Ma il quotidiano è anche.

Il momento del bagnetto che per lui è un toccasana, in silenzio e con lo sguardo rilassato mentre sgambetta nell'acqua calda, senza sapone, semplice pura acqua.

La soddisfazione di poter fare pipì ad ogni cambio, libero come una fontana, e annaffiare gentilmente intorno.


Il sonno tipico del dopo poppata, con lo stomaco pieno e le labbra bianche di latte, con le braccia e le mani ai lati della testa, poggiate sul cuscino.

E qui mi fermo, ma potrei andare avanti per ore. Ogni istante è una scoperta, un nuovo passo verso la conoscenza reciproca, un momento di gioia.

Domani, venerdì, sarò in diretta radio con MammeInRadio, dalle 14.00 alle 15.00. Chi di voi vuole partecipare alla diretta o semplicemente ascoltare è il benvenuto. 
E intanto vi auguro una splendida giornata.

23.1.12

53 Settimane.

Io e Cris abbiamo portato avanti un progetto che è durato un anno: 53 settimane
In tanti ci avete seguiti, grazie, grazie, grazie.
Adesso siamo giunte al traguardo finale, dopo tante foto e poche parole, condividendo con voi ispirazione, emozioni, momenti, parole.
E per meglio porre termine a questo lavoro a quattro mani abbiamo pensato di creare un libro di cui siamo orgogliose e che, se volete, potete acquistare qui su Blurb.
Basta cliccare, sfogliarlo se vi piace comprarlo.


53 settimane termina, ma sicuramente ci saranno altri momenti per trovare insieme me e Cris qui sul web... 

Vi auguro splendidi giorni.


18.1.12

Smorfie.

Ricordo che anche con gli altri due che lo precedono riuscivo a ridere a crepapelle, da sola, semplicemente guardando la loro faccia al momento del risveglio o quando un semplice solletico li infastidiva.
Anche con lui rivivo la stessa esperienza. 


Come si fa a non adorarli, piccoli, indifesi e perfetti rospetti, lucertoline, ranocchietti, puzzini, cucciolotti...?

17.1.12

Maternità.




Grazie per essere passati di qua, nonostante l'assenza, ma credo che ognuno di voi possa immaginare i primi giorni con un lattante in casa, sono giorni pieni, corti, stancanti, gioiosi. 

Sono giorni in cui principalmente si impara a conoscersi, tutti nessuno escluso. Gli equilibri preesistenti si modificano e si balla con nuovi ritmi. 

Il mio ritmo attuale è scandito dalle 2 ore: lo allatto ogni 2 ore quindi ne dormo al massimo una e mezza.
Non mi lamento, di notte, appena appoggio la testa sul cuscino già sogno. Sono sogni corti e strani.
Sono felice perchè ho latte in abbondanza ed Edoardo cresce molto, d'altronde è lui che decide di quanto latte ha bisogno e le mie tette ubbidiscono. Ho seguito i consigli che trovo sul sito della La Leche Leaugue.


Sono giorni in cui, delicatamente, cerco di scoprire ogni centimetro della sua pelle, per capire come è fatto per imparare a memoria ogni parte del suo corpicino, come conosco alla perfezione quello di Daphne e Ethan, come fossi io, come fossero loro ancora parte di me. E così scopro che ha una peluria sulle spalle e persino sulle orecchie e ha un paio di piedini solo da mordere. 


Sono giorni in cui cerco di tenerlo il più possibile vicino a me, nella fascia, con il suo corpo vicino al mio cuore, perchè so che cresce velocemente e voglio godermi ogni momento. Portare i bambini fa bene a loro e a noi. 

La spiegazione per una legatura corretta per un neonato l'ho imparata seguendo passo passo il video di Francesca di Equazioni. Nella foto sotto il suo viso appare nascosto, così non deve essere, ma è stato un attimo giusto il tempo dello scatto.

Portando i bambini piangono meno, si allattano più facilmente, dormono meglio, diventano indipendenti più velocemente, sono più ricettivi, vivono l'altezza dell'adulto.


Sono giorni in cui vedo cambiare ulteriormente il mio corpo. Tanto era cambiato negli scorsi 9 mesi, tanto si sta modificando ora e in poco tempo, per ritornare ad una forma che somiglia un pò a quella iniziale. E c'è un ricordo dolce che rimane ancora per un pò come segno sulla mia pelle. 


La linea nigra, forte e marcata in verticale sulla mia pancia, quando sparirà rimarrà veramente solo una memoria dentro di me, quello che è stata questa gravidanza



Sono giorni in cui sfrutto il lavoro di questa estate, il sacchetto di lana e seta, che lo tiene caldo caldo in questo freddo umido d'inverno, e i piedini non hanno bisogno delle calzine di lana che perde sistematicamente. 

Sono giorni in cui io e Cris siamo tornate, in cui stiamo preparando una sorpresa per voi.

Vi auguro giorni sereni, con sonni più lunghi e tanta gioia nel cuore.



4.1.12

Rosso.



Ecco le mie feste, giunte quasi al termine ma sicuramente con tonalità di rosso intorno!!! 
Le vostre di che colore sono state?