14.7.10

Bambole di pezza.

In questi giorni di caldo estremo, in cui anche i bambini sono insofferenti, sudati e a volte ipereccitati, (non si sa perchè, ma a me il caldo butta giù, con pressione sotto ai piedi e a loro sembra caricarli come delle molle), c'è un momento tipico, di caldo afoso, con le cicale che cantano senza sosta durante il quale è consigliato il famoso riposino, al fresco. Da soli o con i nostri bambini è un momento che anche senza dormire ci aiuta a riequilibrare le forze. 
Noi in questi giorni, durante la siesta, abbiamo creato bambole di pezza, improvvisate, con foglio di carta, un pezzettino di stoffa, ago e filo. 
Sono bastati una busta bianca di una bolletta appena arrivata per disegnare e creare il modellino stilizzato di un corpo umano, una rimanenza di stoffa di cotone rossa e lana cardata, questa acquistata per fare le bambole waldorf, sul sito I Piccolissimi, ma che si trova facilmente presso i materassai. 

Ritagliare la sagoma di carta, facendo attenzione a non fare braccia e gambe troppo stretti.
Con la stoffa doppia ritagliare un rettangolo che contenga il modellino e cucirci intorno dei punti larghi, per mantenere saldi i due strati di stoffa.



Ritagliare intorno ai bordi lasciando circa 1/2 cm





Infilare ago e filo e fornirlo alle manine dorate dei nostri piccolini, che facilmente potranno cucire, anche se non in modo perfetto, tutto intorno, piano piano, un punto alla volta. 




L'età migliore per questa attività è dai 6-7 anni (per i bambini di 5 anni meglio un progetto con meno punti da cucire, si spazientirebbero prima della fine del lavoro, perfetti per loro sarebbero dei piccoli sacchettini da riempire poi di lavanda per il loro cassetto). 
Cucire li rilassa, li porta verso la concentrazione, li aiuta ad allenare la coordinazione.

Cucire fino quasi a tutto il perimetro lasciando un'apertura da cui rivoltare al dritto il modellino e riempire di lana, piccoli ciuffetti di lana, altrimenti si formano delle palline troppo grandi e non si riesce a modellare bene il corpo, se necessita potete aiutarvi con una matita per inserire bene la lana nelle gambe e nelle braccia.
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Se volete potete aiutarli chiudendo bene con gli ultimi punti e poi facendo giusto un accenno di  occhi e bocca e qualche capello del colore che preferite.   



I bambini adorano preparare oggetti che abbiano poi una funzione reale, i loro gesti nel creare in questo modo hanno un senso, un fine, che da soli possono sperimentare.
Daphne ci dorme con questa bambolina ed ha già in progetto altri colori.


E qui i miei ricordi rincorrono pomeriggi interi passati a cucire con mia nonna, nel caldo afoso di Brindisi, con le serrande tirate giù e creare, creare, creare. 

Buona e splendida giornata.

5 commenti:

  1. invece i miei ricordi, dopo aver letto questo post, va alle prime classi delle elementari, quando ci facevano ricamare...mi annoiavo da morire, il mio filo si anneriva a forza di tenerlo in mano ...il lavoro procedeva a rilento...e tutt'ora non amo cucire...probabilmente se avessi fatto le bamboline mi sarei divertita e oggi fare l'orlo ai pantaloni mi rilasserebbe...come sono importanti gli anni dell'infanzia! teresa

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  2. amo le bambole di pezza!
    odio quelle in ceramica in compenso...
    quelle di pezza hanno il viso dolce e sono tutte da coccolare!!!!!!

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  3. ma lo sai che anch'io ne sto facendo due...sarà merito del caldo?!? il vostro risultato è meraviglioso :-)

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  4. io mi rilasso solo a vedere queste foto e a leggere queste esperienze... mi infondono calma le tue parole, e in questi giorni ne ho proprio bisogno!!! Chissà se anche il mio maschietto prenderà in mano ago e filo a quell'età!!! eh eh! io ci proverò!!!
    Buona splendida giornata anche a voi!
    baci!

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  5. Anche io Mi rilasso a leggere questo post, mi viene da pensare che forse non è sempre una tragedia avere dei figli piccoli, come invece mi fanno notare tutti i miei colleghi che ogni giorno arrivano in ufficio stressati, assonnati e per nulla pazienti...Bravissima, prenderò esempio da te, quando arriverà il mio momento!

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Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.