5.4.10

Pasqua con perdono e nuova creazione.

Scusate il silenzio prima di Pasqua, gli auguri li faccio adesso a tutti, sperando che abbiate passato un  weekend veramente rigenerante nel cuore e nella mente.
Incrociando vari turni sono ruscita a passare la prima parte della giornata di domenica con la mia famiglia, sia con i mei figli e il mio compagno di vita che con la mia famiglia di origine. Da quando io ricordi, la mattina di Pasqua in casa nostra vive una tradizione: innanzi tutto ci si siede a tavola non più tardi delle 9.00 ed è imbandita con dolce e salato, salame, uova sode, pane, caffe, the, latte, vino, cioccolata, uova con sorpresa e coniglietti. 


Di solito siamo presenti noi familiari, ma spesso si radunano parenti e amici vari e ad un certo punto inizia il rito del "perdono". Lo scrivo con virgolette e in corsivo, per farvi capire che è un momento di gioia, un pò serio ma anche un poco no. E noi figli e mia madre chiediamo perdono a mio padre.


Adesso lo so che detto così sembra un momento di un'era arcaica, patriarcale e maschilista rimasta ancora in vita, e forse in origine lo era,  ma per noi è solo una tradizione, di solito ridiamo tutti a crepapelle perchè chiedere perdono fa proprio strano, e mio padre è sempre così serio, aspetta il bacio sulla guancia e quella parolina magica e poi il fatto è che non si sa neanche per cosa si chiede perdono...
Mi piacerebbe sapere che origine ha questo perdono, se ne ha una, o se era solo un'abitudine iniziata da mio nonno, lui di origine toscana ma emigrato in Calabria, proprio mentre tutti i calabresi salivano al nord.
Qualcuno di voi ne sa qualcosa?


Nei ritagli di tempo ho creato una bambola per Daphne, ho l'impressione che quasi le somigli. Non sembra anche a voi? 
Un abbraccio carissimo a tutti.    

8 commenti:

  1. Ma... è bellissima!! E suggestivo anche il rito del perdono... però dovrebbe essere una richiesta reciproca ;-)

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  2. Io direi che è proprio lei!
    In effetti, a San giovanni Valdarno so che c'e' la festa del perdono, con annessa fiera, ma non saprei dirti altro al momento!
    ;-)
    Di nuovo, auguri!

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  3. Anche a casa mia da piccola si iniziava la giornata con una abbondante colazione a base di uova sode, salame e tanta tanta cioccolata... Oggi che la mia vita è con Giacomo questa tradizione è stata un pò abbandonata.. perchè di solito la Pasqua la festeggio con la sua famiglia.. e giù in Calabria, da loro, la colazione non l'ho mai fatta così.. forse si usava in passato.. Ok.. il prossimo anno la reintroduco io! :-)
    Sulla tradizione del "gioco del perdono" non ne avevo mai sentito parlare prima.. però se è qualcosa legato alla tradizione calabrese mi informo!
    La bambola è bellissima.. sei stata bravissima Ester!
    Ti lascio un abbraccio grande grande...
    a presto, Chiara

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  4. tradizione particolare! no, non il perdono, ma la colazione alle 9 con le uova sode, il salame e il vino!

    L'anno prossimo mi sa che faccio un saltino salle tue parti :-)

    Io quest'anno, per vari motivi, ho promesso niente dolci fino a pasqua. Ci sono riuscito..e a Pasqua mi sono sfogato... :-)

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  5. Che divertente il rito del perdono...no, non è maschilista è semplicemente surreale, per fortuna non si usa per le mamme, sarebbe una cosa troppo seria, così è una burla divertentissima, da commedia dell'arte. La bambola è molto bella, teresa

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  6. La bambola è meravigliosa. Posso chiederti di insegnarmi come si fa?

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  7. Se già la colazione (i il brunch :D ) di Pasqua desta sempre il mio interesse nei racconti di parenti e amici, dopo questa del perdono non sto più nella pelle.

    Io sapevo di un'usanza simile nei paesi dell'est ma in Italia non l'avevo mai sentita.

    Perchè non provi a risalire alle origini e torni a illuminarci?

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  8. La bambola é molto carina, e il libro lì vicino Storie dei fiori di montagna com é? :-)
    il rito/tradizione del perdono invece non l'avevo mai sentito!!

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