Scusate il silenzio prima di Pasqua, gli auguri li faccio adesso a tutti, sperando che abbiate passato un weekend veramente rigenerante nel cuore e nella mente.
Incrociando vari turni sono ruscita a passare la prima parte della giornata di domenica con la mia famiglia, sia con i mei figli e il mio compagno di vita che con la mia famiglia di origine. Da quando io ricordi, la mattina di Pasqua in casa nostra vive una tradizione: innanzi tutto ci si siede a tavola non più tardi delle 9.00 ed è imbandita con dolce e salato, salame, uova sode, pane, caffe, the, latte, vino, cioccolata, uova con sorpresa e coniglietti.
Di solito siamo presenti noi familiari, ma spesso si radunano parenti e amici vari e ad un certo punto inizia il rito del "perdono". Lo scrivo con virgolette e in corsivo, per farvi capire che è un momento di gioia, un pò serio ma anche un poco no. E noi figli e mia madre chiediamo perdono a mio padre.
Adesso lo so che detto così sembra un momento di un'era arcaica, patriarcale e maschilista rimasta ancora in vita, e forse in origine lo era, ma per noi è solo una tradizione, di solito ridiamo tutti a crepapelle perchè chiedere perdono fa proprio strano, e mio padre è sempre così serio, aspetta il bacio sulla guancia e quella parolina magica e poi il fatto è che non si sa neanche per cosa si chiede perdono...
Mi piacerebbe sapere che origine ha questo perdono, se ne ha una, o se era solo un'abitudine iniziata da mio nonno, lui di origine toscana ma emigrato in Calabria, proprio mentre tutti i calabresi salivano al nord.
Qualcuno di voi ne sa qualcosa?
Nei ritagli di tempo ho creato una bambola per Daphne, ho l'impressione che quasi le somigli. Non sembra anche a voi?
Un abbraccio carissimo a tutti.
Ma... è bellissima!! E suggestivo anche il rito del perdono... però dovrebbe essere una richiesta reciproca ;-)
RispondiEliminaIo direi che è proprio lei!
RispondiEliminaIn effetti, a San giovanni Valdarno so che c'e' la festa del perdono, con annessa fiera, ma non saprei dirti altro al momento!
;-)
Di nuovo, auguri!
Anche a casa mia da piccola si iniziava la giornata con una abbondante colazione a base di uova sode, salame e tanta tanta cioccolata... Oggi che la mia vita è con Giacomo questa tradizione è stata un pò abbandonata.. perchè di solito la Pasqua la festeggio con la sua famiglia.. e giù in Calabria, da loro, la colazione non l'ho mai fatta così.. forse si usava in passato.. Ok.. il prossimo anno la reintroduco io! :-)
RispondiEliminaSulla tradizione del "gioco del perdono" non ne avevo mai sentito parlare prima.. però se è qualcosa legato alla tradizione calabrese mi informo!
La bambola è bellissima.. sei stata bravissima Ester!
Ti lascio un abbraccio grande grande...
a presto, Chiara
tradizione particolare! no, non il perdono, ma la colazione alle 9 con le uova sode, il salame e il vino!
RispondiEliminaL'anno prossimo mi sa che faccio un saltino salle tue parti :-)
Io quest'anno, per vari motivi, ho promesso niente dolci fino a pasqua. Ci sono riuscito..e a Pasqua mi sono sfogato... :-)
Che divertente il rito del perdono...no, non è maschilista è semplicemente surreale, per fortuna non si usa per le mamme, sarebbe una cosa troppo seria, così è una burla divertentissima, da commedia dell'arte. La bambola è molto bella, teresa
RispondiEliminaLa bambola è meravigliosa. Posso chiederti di insegnarmi come si fa?
RispondiEliminaSe già la colazione (i il brunch :D ) di Pasqua desta sempre il mio interesse nei racconti di parenti e amici, dopo questa del perdono non sto più nella pelle.
RispondiEliminaIo sapevo di un'usanza simile nei paesi dell'est ma in Italia non l'avevo mai sentita.
Perchè non provi a risalire alle origini e torni a illuminarci?
La bambola é molto carina, e il libro lì vicino Storie dei fiori di montagna com é? :-)
RispondiEliminail rito/tradizione del perdono invece non l'avevo mai sentito!!