15.8.09

Riposo tra i boschi.

Sono mancata, ma ora sono di ritorno, sono ruscita a combinare riposi e cambi turno per poter stare un pò con la mia famiglia. Racconterò un pò a ritroso, partendo dall'ultima tappa, per poi nei prossimi post raccontare i giorni più lontani. Il motivo è semplice devo ancora scaricare e sistemare tutte le foto. Anche se parlo degli ultimi giorni non significa che siano meno importanti, sono stata 48 ore appena tra i monti-collina di Bologna, ad un passo dal bosco e la sua aria ossigenata, facendo un tuffo in piscina, incontrando persone a cui voglio bene. Lì c'è silenzio, il rumore di una macchina lontana, un aereo alto che vola chissà dove, e poi solo rumori naturali, il vento, un cane che abbaia, il canto del gallo all'alba, qualche cinguettio, il belare delle pecore, niente altro. Sono arrivata e insieme ai miei due piccolini sono andata, piano piano, nel bosco, a cercar more, poche, e tane di animali, ragni per lo più. Ogni legno, bastone, sasso era loro e il passo era lento lento. In mezzo al niente si può parlare o urlare a voce alta, i giochi sono liberi e il corpo si muove senza limiti, questo in particolare per loro, mentre io ho goduto di una più pigra delle camminate.

bosco

Qualche tempo fa ero rimasta colpita da un gioco mostrato nel post di Eniko nel suo The Secret Garden, il passatempo per i suoi bimbi, così ho recuperato un paio di fette di tronchi dalla legnaia, con martello e chiodini ho creato una forma più o meno squadrata dove potevano arrotolare e far passare dei fili colorati, creando così delle forme. Daphne e Ethan si sono persi con questo gioco, persi in uno spazio temporale di pazienza, precisione, fantasia e creatività fino ad arrivare alla soddisfazione di mostrare il loro capolavoro.

crea

Nei momenti di noia, tra un'attività e l'altra noi abbiamo gli strumenti musicali portatili, che spesso ci portiamo dietro per passare il tempo e spaziare tra le note. Di solito sono uno jambe, una chitarra piccola, che sembra un ukulele ma non lo è, e la pianola, tutti strumenti professionali, veri e non giocattoli, così sono sia di qualità sia durevoli nel tempo e soprattutto non fatti di quella platica indefinita. Si divertono a inventare canzoni, per così dire, e melodie ritmate anche se la scarsa conoscenza della musica in realtà rende difficile per le orecchie altrui un periodo troppo prolungato nelle vicinanze.

My creation

Sempre nelle quasi 48 ore di riposo sono riuscita a riposare sul divano, crollando, per circa un paio d'ore, siamo andati la sera ad un concertino in piazza e quasi un giorno intero in piscina, dove ho incontrato una vecchia amica, ex cognata e sempre attuale geometra, Isabella, la stessa che ha fatto i miracoli per la ristrutturazione della mia dolce casa.

My creation

In piscina era proprio l'ultimo posto dove pensavo di trovarla, ma era lì ed è stato come esserci viste l'ultima volta ieri... è proprio vero che quando hai un rapporto vicino di vita non importa quanto e per quanto sei lontana, sei sempre comunque vicina con il cuore.


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Dopo aver letto il post di Angry Chicken, ero incuriosita del libro "MAKE YOUR PLACE affordable, sustainable nesting skills" di Raleigh Briggs così l'ho comprato e l'ho divorato in brevissimo tempo. Sull'onda del no-poo qui si trovano tanti consigli fai da te, usando materie prime facilmente reperibili e sostenibili, passando dalla cura della persona, al giardinaggio a piccoli rimedi sanitari. E' un libricino, piccolo piccolo, scritto a mano dall'autrice, che mi ha stregato per la sua semplicità e facilità di utilizzo ed è per questo che ve ne parlo.

make your place

NO-POO update. Voglio rendervi partecipi degli sviluppi di questa mia nuova abitudine estetica di pulizia. Allora, ho notato che, se uso un cucchiaio di bicarbonato sciolto in una tazza d'acqua, i capelli rimangono unti, questo probabilmente perchè versando il liquido sui capelli umidi molto scivola via e quindi in realtà sui capelli e in particolare sul cuoio capelluto di bicarbonato di sodio ne rimane veramente poco. Così ho sperimentato una soluzione dai risultati certamente ottimi, in una ciotolina metto circa 2 cucchiai di bicarbonato (la quantità dipende poi dalla lunghezza e dal tipo di capello, se fine e grosso), aggiungo pochissima acqua come a formare una pastella densa, che poi vado a massaggiare e strofinare, come fosse shampoo, sulla testa, nei punti critici e non sulla lunghezza dei capelli, per circa un minutino o due. Poi inizio a districare i capelli con spazzola o pettine e in questo modo il bicarbonato arriva fino alle punte, poi scacquo prima con acqua e poi aceto di mele. In questo modo i capelli sono splendidi, puliti, morbidi e veri.


Comunque non mi dimenticavo... Buon ferragosto a tutti voi!



5 commenti:

  1. ciao Ester, grazie per gli utili consigli! pensa che lo sciacquare i capelli con l'aceto lo faceva anche mia nonna...i vecchi rimedi sono sempre attuali ; )
    un abbraccio e buon ferragoso anche a te! (anche se in ritardo)

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  2. Ben tornata!
    Molto interessante la segnalazione del libro e di questo metodo alternativo per curare i capelli. Credo che il gioco con i fili e le "fette" di tronco lo copiero' prestissimo ;-)

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  3. Adoro questi tuoi post, mi regalano una quiete e una serenità uniche ;D grazie per questo racconto e per avermi fatto scoprire quel geniale libriccino
    Un bacione
    fra

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  4. Angry interessa sempre anche a me e che pena non potermi comprare tutti questi libri, per ora li metto nella mia lista d'oro; grazie per la precisazione sul NOO-Poo, io infatti avevo letto della pappetta, ma in effetti la facevo troppo diluita, ci riprovo !!! ti penso e accompagno ogni giorno

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  5. Dopo i tuoi consigli anche io riproverò a fare lo shampoo con il bicarbonato. grazie. ciao

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Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.