Sono mancata, ma ora sono di ritorno, sono ruscita a combinare riposi e cambi turno per poter stare un pò con la mia famiglia. Racconterò un pò a ritroso, partendo dall'ultima tappa, per poi nei prossimi post raccontare i giorni più lontani. Il motivo è semplice devo ancora scaricare e sistemare tutte le foto. Anche se parlo degli ultimi giorni non significa che siano meno importanti, sono stata 48 ore appena tra i monti-collina di Bologna, ad un passo dal bosco e la sua aria ossigenata, facendo un tuffo in piscina, incontrando persone a cui voglio bene. Lì c'è silenzio, il rumore di una macchina lontana, un aereo alto che vola chissà dove, e poi solo rumori naturali, il vento, un cane che abbaia, il canto del gallo all'alba, qualche cinguettio, il belare delle pecore, niente altro. Sono arrivata e insieme ai miei due piccolini sono andata, piano piano, nel bosco, a cercar more, poche, e tane di animali, ragni per lo più. Ogni legno, bastone, sasso era loro e il passo era lento lento. In mezzo al niente si può parlare o urlare a voce alta, i giochi sono liberi e il corpo si muove senza limiti, questo in particolare per loro, mentre io ho goduto di una più pigra delle camminate.
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Qualche tempo fa ero rimasta colpita da un gioco mostrato nel post di Eniko nel suo The Secret Garden, il passatempo per i suoi bimbi, così ho recuperato un paio di fette di tronchi dalla legnaia, con martello e chiodini ho creato una forma più o meno squadrata dove potevano arrotolare e far passare dei fili colorati, creando così delle forme. Daphne e Ethan si sono persi con questo gioco, persi in uno spazio temporale di pazienza, precisione, fantasia e creatività fino ad arrivare alla soddisfazione di mostrare il loro capolavoro.
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Nei momenti di noia, tra un'attività e l'altra noi abbiamo gli strumenti musicali portatili, che spesso ci portiamo dietro per passare il tempo e spaziare tra le note. Di solito sono uno jambe, una chitarra piccola, che sembra un ukulele ma non lo è, e la pianola, tutti strumenti professionali, veri e non giocattoli, così sono sia di qualità sia durevoli nel tempo e soprattutto non fatti di quella platica indefinita. Si divertono a inventare canzoni, per così dire, e melodie ritmate anche se la scarsa conoscenza della musica in realtà rende difficile per le orecchie altrui un periodo troppo prolungato nelle vicinanze.
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Sempre nelle quasi 48 ore di riposo sono riuscita a riposare sul divano, crollando, per circa un paio d'ore, siamo andati la sera ad un concertino in piazza e quasi un giorno intero in piscina, dove ho incontrato una vecchia amica, ex cognata e sempre attuale geometra, Isabella, la stessa che ha fatto i miracoli per la ristrutturazione della mia dolce casa.
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In piscina era proprio l'ultimo posto dove pensavo di trovarla, ma era lì ed è stato come esserci viste l'ultima volta ieri... è proprio vero che quando hai un rapporto vicino di vita non importa quanto e per quanto sei lontana, sei sempre comunque vicina con il cuore.
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Dopo aver letto il post di Angry Chicken, ero incuriosita del libro "MAKE YOUR PLACE affordable, sustainable nesting skills" di Raleigh Briggs così l'ho comprato e l'ho divorato in brevissimo tempo. Sull'onda del no-poo qui si trovano tanti consigli fai da te, usando materie prime facilmente reperibili e sostenibili, passando dalla cura della persona, al giardinaggio a piccoli rimedi sanitari. E' un libricino, piccolo piccolo, scritto a mano dall'autrice, che mi ha stregato per la sua semplicità e facilità di utilizzo ed è per questo che ve ne parlo.
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NO-POO update. Voglio rendervi partecipi degli sviluppi di questa mia nuova abitudine estetica di pulizia. Allora, ho notato che, se uso un cucchiaio di bicarbonato sciolto in una tazza d'acqua, i capelli rimangono unti, questo probabilmente perchè versando il liquido sui capelli umidi molto scivola via e quindi in realtà sui capelli e in particolare sul cuoio capelluto di bicarbonato di sodio ne rimane veramente poco. Così ho sperimentato una soluzione dai risultati certamente ottimi, in una ciotolina metto circa 2 cucchiai di bicarbonato (la quantità dipende poi dalla lunghezza e dal tipo di capello, se fine e grosso), aggiungo pochissima acqua come a formare una pastella densa, che poi vado a massaggiare e strofinare, come fosse shampoo, sulla testa, nei punti critici e non sulla lunghezza dei capelli, per circa un minutino o due. Poi inizio a districare i capelli con spazzola o pettine e in questo modo il bicarbonato arriva fino alle punte, poi scacquo prima con acqua e poi aceto di mele. In questo modo i capelli sono splendidi, puliti, morbidi e veri.
Comunque non mi dimenticavo... Buon ferragosto a tutti voi!
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Qualche tempo fa ero rimasta colpita da un gioco mostrato nel post di Eniko nel suo The Secret Garden, il passatempo per i suoi bimbi, così ho recuperato un paio di fette di tronchi dalla legnaia, con martello e chiodini ho creato una forma più o meno squadrata dove potevano arrotolare e far passare dei fili colorati, creando così delle forme. Daphne e Ethan si sono persi con questo gioco, persi in uno spazio temporale di pazienza, precisione, fantasia e creatività fino ad arrivare alla soddisfazione di mostrare il loro capolavoro.
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Nei momenti di noia, tra un'attività e l'altra noi abbiamo gli strumenti musicali portatili, che spesso ci portiamo dietro per passare il tempo e spaziare tra le note. Di solito sono uno jambe, una chitarra piccola, che sembra un ukulele ma non lo è, e la pianola, tutti strumenti professionali, veri e non giocattoli, così sono sia di qualità sia durevoli nel tempo e soprattutto non fatti di quella platica indefinita. Si divertono a inventare canzoni, per così dire, e melodie ritmate anche se la scarsa conoscenza della musica in realtà rende difficile per le orecchie altrui un periodo troppo prolungato nelle vicinanze.
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Sempre nelle quasi 48 ore di riposo sono riuscita a riposare sul divano, crollando, per circa un paio d'ore, siamo andati la sera ad un concertino in piazza e quasi un giorno intero in piscina, dove ho incontrato una vecchia amica, ex cognata e sempre attuale geometra, Isabella, la stessa che ha fatto i miracoli per la ristrutturazione della mia dolce casa.
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In piscina era proprio l'ultimo posto dove pensavo di trovarla, ma era lì ed è stato come esserci viste l'ultima volta ieri... è proprio vero che quando hai un rapporto vicino di vita non importa quanto e per quanto sei lontana, sei sempre comunque vicina con il cuore.
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Dopo aver letto il post di Angry Chicken, ero incuriosita del libro "MAKE YOUR PLACE affordable, sustainable nesting skills" di Raleigh Briggs così l'ho comprato e l'ho divorato in brevissimo tempo. Sull'onda del no-poo qui si trovano tanti consigli fai da te, usando materie prime facilmente reperibili e sostenibili, passando dalla cura della persona, al giardinaggio a piccoli rimedi sanitari. E' un libricino, piccolo piccolo, scritto a mano dall'autrice, che mi ha stregato per la sua semplicità e facilità di utilizzo ed è per questo che ve ne parlo.
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NO-POO update. Voglio rendervi partecipi degli sviluppi di questa mia nuova abitudine estetica di pulizia. Allora, ho notato che, se uso un cucchiaio di bicarbonato sciolto in una tazza d'acqua, i capelli rimangono unti, questo probabilmente perchè versando il liquido sui capelli umidi molto scivola via e quindi in realtà sui capelli e in particolare sul cuoio capelluto di bicarbonato di sodio ne rimane veramente poco. Così ho sperimentato una soluzione dai risultati certamente ottimi, in una ciotolina metto circa 2 cucchiai di bicarbonato (la quantità dipende poi dalla lunghezza e dal tipo di capello, se fine e grosso), aggiungo pochissima acqua come a formare una pastella densa, che poi vado a massaggiare e strofinare, come fosse shampoo, sulla testa, nei punti critici e non sulla lunghezza dei capelli, per circa un minutino o due. Poi inizio a districare i capelli con spazzola o pettine e in questo modo il bicarbonato arriva fino alle punte, poi scacquo prima con acqua e poi aceto di mele. In questo modo i capelli sono splendidi, puliti, morbidi e veri.
Comunque non mi dimenticavo... Buon ferragosto a tutti voi!
ciao Ester, grazie per gli utili consigli! pensa che lo sciacquare i capelli con l'aceto lo faceva anche mia nonna...i vecchi rimedi sono sempre attuali ; )
RispondiEliminaun abbraccio e buon ferragoso anche a te! (anche se in ritardo)
Ben tornata!
RispondiEliminaMolto interessante la segnalazione del libro e di questo metodo alternativo per curare i capelli. Credo che il gioco con i fili e le "fette" di tronco lo copiero' prestissimo ;-)
Adoro questi tuoi post, mi regalano una quiete e una serenità uniche ;D grazie per questo racconto e per avermi fatto scoprire quel geniale libriccino
RispondiEliminaUn bacione
fra
Angry interessa sempre anche a me e che pena non potermi comprare tutti questi libri, per ora li metto nella mia lista d'oro; grazie per la precisazione sul NOO-Poo, io infatti avevo letto della pappetta, ma in effetti la facevo troppo diluita, ci riprovo !!! ti penso e accompagno ogni giorno
RispondiEliminaDopo i tuoi consigli anche io riproverò a fare lo shampoo con il bicarbonato. grazie. ciao
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