4.2.09

Compassione.

Amici cari, tutto bene? Negli ultimi giorni sono stata sorpresa felicemente da alcuni doni arrivati inaspettati, dolci legami da posti lontani, incontri casuali di animi affini. Mi è arrivato un pacchettino colmo di preziosi pensieri, qualche piuma soffice e colorata, delle etichette ritagliate a mano con cura e una tela per poter fare il formaggio, utile, unica ed essenziale. E' arrivata da Comidademama, Elena, che, anche se così lontana si è dimostrata così vicina quando, leggendo il mio post, ha deciso di inviarmi questi tesori. Per lei un grazie speciale.

gift 365#20

Per questo mese di febbraio voglio usare una parola di sottofondo, ho scelto compassione, parola difficile, scomoda, o usata in termini opportunistici, a volte. Il significato che voglio approfondire è il sentire comune, il vedere oltre l'apparenza dell'altro, l'amore totale della natura verso ogni parte di essa, noi compresi, e poi ciò che scoprirò lungo questo percorso di ricerca. Compassione come lente con cui vedere la vita... intanto ho capito che, nonostante tutti i dispetti che noi esseri umani arrechiamo al nostro ambiente naturale, questo continua ugualmente ad avere compassione e grande amore per la vita, e continua ad andare avanti, a rinascere, a fiorire di nuovo.
Il regalo di Elena lo leggo in completa sintonia con questo punto di vista, non ci sono barriere di nessun tipo, se vuoi regalare un pezzetto del tuo cuore, della tua vita, una dolce testimonianza, lo puoi fare, è facile, chiedi l'indirizzo e spedisci il tutto in una busta affrancata.

compassion nature
Così l'altra sera, quando è arrivato il ragazzo che ci ha portato le pizze d'asporto, quello che ormai ci conosce, quello che arriva ogni volta sia con il freddo che con il caldo sul suo motorino, quello che sa che non abbiamo il campanello da suonare (non ci piace) e così squilla il clacson, beh, lui che non so se è indiano, pakistano, magrebino, che so solo che è simpatico gentile, sorridente, che i suoi occhi sono puliti, lui, che so che tutte le sere è lì a lavorare onestamente, beh, lui lo abbiamo invitato ad entrare, lo abbiamo invitato alla prossima festa che terremo a fine mese, in maschera. La compassione che intendo io qui non è quella cristiana che ti guarda dall'alto in basso e poi ti aiuta, ma quella del sentire insieme, con-passione.
Voi avete una parola speciale con cui sperimentare il vostro quotidiano, una parola che vi possa aprire nuove finestre sulle abitudini o sui soliti modi di pensare, una parola che vi permetta di sperimentare un nuovo sentire?
Fatemi sapere...

12 commenti:

  1. Che bello Ester,sento davvero compassione in quello che scrivi..nel senso di PASSIONE-INSIEME.. :) pensavo più o meno lo stesso in questi giorni,ogni persona che incontriamo può regalarci qualcosa,basta fermarc ad ascoltare!io che sono molto timida e riservata attacco difficilmente bottone..ora pian piano sto imparando a sorridere di più, a parlare con tutti..bastano 2 frasi mentre si compra il pane,un saluto a chi aspetta con noi che il semaforo diventi verde per attrversare la strada..anche se non lo conosciamo,un saluto fa sempre bene no?e crea comunità..grazie per le tue parole!
    Daniela

    RispondiElimina
  2. di tutti gli insegnamenti buddisti, quello della compassione è il più difficile da mettere in moto (per me). sono molto critica verso tutti (compresa me stessa) e non ho molto ottimismo per il mondo e per la gente.
    però ci provo.
    grazie per quello che hai scritto, una lezione di vita semplice e bella.

    RispondiElimina
  3. Ester sei un cuore puro.
    Dalle mie parti quando dimostri compassione per qualcuno, pensano sempre che li vuoi fregare. Peccato.
    Perdiamo una buona occasione per vivere in armonia.
    E mi piacciono anche le tue considerazioni sulla compassione per l'ambiente.

    RispondiElimina
  4. immagino come ti sei sentita nel ricevere il pacco di Elena, io sapevo tutto perché mi leggo sempre tutti i commenti come sai !! é bello che scrivi di questi gesti, serve per cominciare ad avere fiducia nel prossimo non perché lo dice la religione, ma perché é una persona come noi. io a volte con gli uomini adulti sono un pó bloccata, ma con i bambini, i ragazzini o le donne, faccio in fretta amicizia. Rifletteró sulla parola su cui vorrei crescere in questo mese e ti diró.

    RispondiElimina
  5. che bel blog, complimenti.
    che delizia già dall'header :)
    tornerò certamente...
    wenny

    RispondiElimina
  6. In questo senso l'inglese è più chiaro, mi sembra si attenga molto di più alla etimologia della parola, infatti è imparando questo termine ho capito la valenza negativa che le posso dare.

    RispondiElimina
  7. I tuoi pensieri sono sempre così delicati...unisco alla tua parola compassione qualcosa di molto simile EMPATIA se noi siamo gli altri non potremo che agire in sintonia
    Un bacio
    fra

    RispondiElimina
  8. Bel testo e bel gesto.

    Una parola precisamente no, non ce l'ho ma cerco di mettermi al posto degli altri in tante circostanze e di non smettere mai di guardare le persone negli occhi. Queste due cose mi permettono di sentirmi veramente viva.

    RispondiElimina
  9. Una parola?
    Non saprei.. io che penso che il nostro vocabolario sia troppo scarno.. per l'incapacità delle poche parole che abbiamo a disposizione di poter accogliere il significato ed il vero senso delle nostre emozioni e sensazioni...
    Compassione nel senso di "con passione" è una bella parola.. ma i tuoi gesti, i tuoi sentimenti ne vanno oltre...

    RispondiElimina
  10. Anch'io più che compassione userei la parola "empatia" perchè mi sa di condivisione delle stesse emozioni e degli stessi sentimenti, mi da l'illusione di poter capire cosa prova chi abbiamo davanti.
    Veramente sempre grazie per i pensieri profondi che infondi...

    RispondiElimina
  11. Cara Ester, che bella persona che sei. Quanto sono d'accordo con te.
    Alla parola compassione, (nel senso di patire assieme) aggiungerei comprensione e accoglienza.
    Ultimamente rimango spesso delusa da persone che conosco che predicano la carità cristiana e la compassione, che pregano che vanno in chiesa ma che poi non sopportano i diversi, gli stranieri... della serie "non sono razzista, gli mando qualcosa là ma che restino a casa loro".
    Ecco, non voglio entrare in dinamiche socio/politiche ma solo di sentimento, di cuore.
    Non dovremmo prima cercare di comprendere, di conoscere o di compatire? Insomma di tenere aperto il nostro cuore?
    Ti chiedo scusa, spero di non essere scivolata in polemica, non era mia intenzione.
    grazie e buon fine settimana L.

    RispondiElimina
  12. Scusa ma chi l'ha detto che la compassione cristiana ti guarda dall'alto al basso? Non generalizziamo e comunque chi ti guarda dall'alto al basso lo si può trovare ovunque penso e in qualsiasi religione... E poi il rispetto e la "compassione" non dovrebbero essere rivolti a tutte le razze e le religioni?
    Virginia

    RispondiElimina

Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.