Il gomasio l'ho iniziato a conoscere sugli scaffali dei supermercati bio, l'ho poi iniziato ad usare soprattutto crudo sulle insalate e in seguito mi sono informata su come prepararlo in casa. In realtà è passato molto tempo da quando poi ho deciso, in un attimo, di autoprodurlo.
Confesso che il deterrente è sempre stato immaginarmi con in mano i due strumenti principali alla preparazione: il suribachi e il surikogi, il primo un mortaio in ceramica con le pareti zigrinate e il secondo un pestello in legno.
No, grazie. E' stata a lungo la mia risposta.
Primo, non li possedevo, secondo, non avevo il tempo necessario nè i muscoli allenati.
Mi sono così ritrovata a pescare il gomasio da quelli scaffali per anni, fino a che ho deciso che invece potevo aggirare la ricetta originale, per una volta potevo anche essere meno ortodossa, e lasciarmi tentare dalle mezze misure.
Da quel momento ho iniziato a prepararmelo da sola, in casa, con il mixer.
Per un sapore più accentuato si consiglia di tostare leggermente il sesamo a basse temperature, ma negli ultimi tempi lo preferisco crudo, per cercare di lasciare il più possibile intatti i suoi oli delicati.
Questa ultima dose preparata di recente vede aggiunto un ulteriore ingrediente: le alghe (in questo caso Kombu e Nori).
Ingredienti
10 parti di Sesamo
1 parte di sale integrale
2 cucchiai di alghe secche
Triturare brevemente e grossolanamente il sesamo con le alghe nel mixer, mettere il mix in una ciotola, aggiungere il sale scaldato in una padella e mescolare con cura. Riempire un barattolo di vetro da tenere a portata di mano, ma al buio.
Con il passare dei giorni gli oli contenuti nei semi iniziano a mescolarsi e assorbiti dal sale e ad ogni pizzico preso per condire l'insalata, o altra pietanza, la punta delle dita rimane leggermente unta a prova del fatto che il mix si è totalmente abbracciato.
Le alghe sono un tocco in più, mi sono ispirata semplicemente agli ingredienti della confezione sullo scaffale del supermercato.
Il gomasio è un ottimo elemento per insaporire i piatti ma con la peculiarità di fornire meno apporto di sale e maggiori proprietà benefiche, derivanti dal sesamo: grassi insaturi, sali minerali e antiossidanti, ma soprattutto calcio.
Vi auguro una splendida giornata.
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Pensa che lo conosco da anni ma non l'ho mai usato. Una mia conoscente una volta mi fece assaggiare la pasta condita semplicemente con il gomasio e ricordo che mi era piaciuta tanto!!! Comincerò con il prenderlo al negozio bio... per l'autoproduzione, vedremo!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca
io non lo uso .... non so perchè..una volta una mia amica ci fece qulacos e mi ricordo no riuscii a finirlo..pensoche sia questioni di gusto o che eroincinta...però no mi ha mai entusiasmato l'idea .no saprei come usarlo
RispondiEliminaperò proverò con i tuoi consigli
veronica
noooo... io pensavo fosse più complicato... ok. grazie!!! proverò a produrlo al più presto ^_^
RispondiEliminaun abbraccio <3
io l'ho fatto sempre così...12 o 14 cucchiaini di sesamo leggermente totato e 1 cucchiaino di sle grosso (marino o salgemma a seconda dei credo) il tutto mescolato e , un pò alla volta triturato insieme sempre nel pestello , senza batterlo , ma schiacciandolo contro le pareti. Così facendo il sale valorizza almassimo il suo sapore potendo anche usare 16 a 1 . baciii
RispondiEliminaGrazie per la tua esperienza e la tua ricetta, m'incuriosiva da un po', proverò di sicuro! :)
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