16.9.14

Le Terre di Ecor

Ho avuto la fortuna di conoscere da vicino alcuni degli agricoltori che fanno parte di un progetto pensato e portato avanti da Ecor: le Terre di Ecor. In occasione del Sana 2014 al loro stand erano presenti tutti i fornitori molti dei quali conosco attraverso i loro prodotti e noi blogger presenti abbiamo potuto fare qualche domanda e testare con mano sia il risultato dei loro sforzi sia l'entusiasmo per il loro lavoro. 

Con questo progetto Ecor sostiene una rete di aziende agricole indipendenti, che cercano di creare un rapporto diretto con la natura, le persone e la qualità del prodotto attraverso azioni mirate a garantire adeguate condizioni di lavoro in azienda, per migliorare la fertilità della terra, per rispettare la biodiversità ambientale, utilizzando concimi organici, sovesci e lunghe rotazioni.

L'azienda di Simmerano Domenico è in Basilicata, si estende per 12 ettari e coltiva da già 20 anni verdure biologiche. Nonostante le recenti alluvioni, e la grande mole di lavoro per fronteggiare questi eventi, l'entusiasmo è grande e quello che mi colpisce è sentire l'entusiasmo nel garantire i loro prodotti veramente genuini, raccontando come il loro lavoro sia totalmente manuale senza l'aiuto di nessun prodotto chimico in particolare per quello che riguarda la lotta alle erbe infestanti. Domenico, giovanissimo, mi ha lasciato un senso di fiducia, dimostrando come, credendo in qualcosa di più grande, (una terra pulita, un risultato sano e genuino, che chiunque può mangiare in totale sicurezza) si riesca a creare valore per se e gli altri.


L'azienda orticola Filogea la trovate a Viterbo, e Daniele Colussi ci ha illustrato la sua determinazione a coltivare e offrire un prodotto assolutamente completo, partendo dalla sua produzione, biologica e biodinamica, arrivando fino al sapore e alle caratteristiche nutritive. 
Racconta che ha scelto questo luogo con una terra vulcanica e ricca, e che lavorare la terra significa entrarne in stretto contatto per creare una forte sinergia e ottenere risultati sorprendenti. Il suo terreno ospita  un lago naturale da cui attingere l'acqua per l'irrigazione e luogo con una ricca vita di fauna e flora.


La cooperativa Apbosman, nata nel 2006, è un progetto che nasce nella Valle della Chira, nell'estremo nord del Perù, dove si coltivano banane biologiche dal 2001. I soci, che sono 316 hanno a disposizione massimo 2 ettari da coltivare e hanno dato vita ad un ad una realtà sia sociale che ambientale ecosostenibile. 
I frutti sono certificati biologici e Fair-trade e chi vuole può recarsi sul luogo per testare da vicino questa comunità e i loro passi in avanti, visitando la scuola (un progetto per i figli dei contadini e finanziato da EcorNaturaSi) e altre iniziative sociali che hanno migliorato la qualità di vita degli abitanti del luogo. 

Le loro banane sono leggermente più piccole di quelle che si trovano sul mercato con un ottimo apporto organolettico e osservandole da vicino potremo notare che, dove vengono tagliate per staccarle dal cespo, non hanno nessuna sostanza cerosa (che normalmente viene usata per isolare la parte a rischio di deperibilità). Questo è uno dei segni che garantisce la naturalezza del frutto, diversamente dalle comuni banane non biologiche.

Cosa ne pensate? Non siete anche voi curiosi di conoscere le persone che producono ciò che mettete nel piatto? 





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