31.1.14

Liberiamo una ricetta: Chips di cavolo nero



Non sapete come far mangiare il cavolo nero ai vostri bambini? Ma anche agli adulti di casa? 
Ho trovato la ricetta giusta, veloce e gustosa per dare l'opportunità a tutti di assumere tutte le proprietà benefiche di questa verdura saporita. Avevo adocchiato nel tempo tante foto, prevalentemente provenienti da blog americani o anglosassoni, che proponevano queste foglie croccanti accanto ad aperitivi accattivanti, ma non mi ero mai decisa a provare, pensando fosse un procedimento lungo e soprattutto scegliendo la consolidata ricetta di fagioli con cavolo nero


Invece sono perfette. 
Velocissime e veramente croccanti.

Sono state la merenda dei miei bambini accanto ad una ciotola gigante di popcorn e le hanno gustate davvero, non ho avuto bisogno di convincerli, a parte Edoardo che in realtà le ha sputate (ma credo, spero, perchè troppo salate per i suoi gusti), le hanno prese d'assalto e io ne ho assaggiate appena un paio.



Chips di cavolo nero

Ingredienti Un bel mazzo di cavolo nero
due cucchiai di olio evo
sale un pizzico
semi di sesamo (facoltativo)

Accendere il forno 170° ventilato.
Lavare e asciugare il cavolo nero, tagliarlo della dimensione di una patatina, più o meno, eliminando la parte finale dei gambi. Cospargere con l'olio, il sale e una manciata scarsa di sesamo, mescolare e mettere in forno caldo nel ripiano superiore per circa 15-20  minuti. 
Fate attenzione che non si brucino, io ho controllato un paio di volte e i bordi erano già un pò abbrustoliti.



Consigli.

Non eccedere con il sale, al massimo lo si può aggiungere a fine cottura. Le mie chips sono risultate troppo salate.
Togliere i gambi più duri, io li ho lasciati ma in realtà rimangono troppo gommosi e assolutamente non croccanti, li ho però riciclati nella zuppa serale.
Non dimentichiamo quanto sia benefico il cavolo nero, come tutte le verdure verdi che più sono scure e meglio è. Il cavolo nero si può abbinare anche ad un centrifugato o frullato, anche accanto a mele e carote, e se vogliamo può diventare un ottimo compagno di fette di pane, come ha proposto Sonia.

Questa ricetta partecipa a Liberiamo Una Ricetta 

'Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. 

Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente 

andare per il web'

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Cosa farete questo weekend appena iniziato? 
Avete programmi particolari o starete in casa a riposarvi? 
Noi festeggeremo il compleanno di Ethan che quest'anno compie già 9 anni, mamma mia come passa il tempo, sembra ieri quando è nato, ricciolino e con una bocca grande di pianto.






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29.1.14

Lavorare a maglia: lo scaldacollo, progetto facile per bambini


In casa nostra adoriamo la lana, sia per scaldarci sia per lavorarla con le mani, cercando di portare a termine un lavoro di senso compiuto. L'inizio e la fine di un lavoro ha un significato importante specialmente per i bambini, ancor di più se il progetto ha una reale utilità. Quest'anno per Natale i due grandi di casa hanno prodotto da soli i regali destinati ai cuginetti e agli amici del cuore: scaldacollo per tutti, in pura lana, colorati e assolutamente imperfetti. 



Li hanno lavorati ai ferri (ma anche all'uncinetto) spesso riuscendo a finire il lavoro entro un pomeriggio, quindi posso sicuramente consigliarvi questa attività per tutti i bambini che abbiano almeno un minimo di conoscenza del lavoro a maglia. 
E se non sono ancora in grado? Vi consiglio di imparare velocemente voi per primi e subito dopo passare l'arte ai vostri figli, vedrete come è salutare, punto dopo punto come un mantra scacciapensieri, che li concentra, tranquillizza e sviluppa il loro pensiero fine.



Girocollo di lana a maglia

Pura lana di vari colori adatta ai ferri n. 6

Avviare 20 maglie e andare avanti sempre a punto dritto, fino a circa 25 cm di lunghezza, chiudere il lavoro unendo i lati corti.


Detto fatto. Soddisfatti ora possono portare al collo la loro opera terminata, invece che la sciarpa, che si perde, che ci si inciampa, che si annoda e che a volte è troppo lunga. 
Con tutto il rispetto per le sciarpe.






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27.1.14

Ripartiamo dalla coppia: serata al cinema


Inizio oggi una serie di post in cui parlo principalmente della coppia che, soprattutto in presenza di figli, può passare in secondo piano o addirittura ultima nella lista delle priorità. Per evitare che dopo qualche tempo ci si guardi negli occhi quasi senza riconoscerci, sappiamo tutti quanto sia importante coltivare piccoli accorgimenti che aiutino a mantenere alto l'interesse, forse come i primi tempi, ricordate? 

Non esistevano difetti, l'uno si perdeva nell'altro, si dormiva abbracciati tutta la notte e batteva forte il cuore. Va bene, non si può vevere perennemente in un film romantico, lo sappiamo benissimo che poi l'amore cambia, evolve, cresce, diventa più saldo con radici profonde e forti, ma dobbiamo stare attenti. Soprattutto alla routine, al menage familiare che, diventando una perfetta macchina oleata, rischia di farci camminare su due binari che potrebbero portare in direzioni opposte se ogni tanto non ci si ferma, voltandosi l'uno verso l'altro.

Ecco allora da dove partire, la soluzione più semplice, comoda e alla portata di tutti: il cinema

Quando nascono i figli non si va più al cinema, se non attivando una babysitter serale o altre risorse simili. Noi abbiamo passato anni senza andare al cinema, perchè ce ne siamo dimenticati, non tanto per scelta, semplicemente abbiamo perso l'abitudine. Poi ci siamo ricordati: il buio della sala, la mano nella mano, i popcorn, immergersi totalmente nella storia, senza parlare di bambini, di riunioni scolastiche o corsi di nuoto dove accompagnarli, non si parla di niente, si ride di niente, si pensa solo a noi, ci si relazione direttamente e senza intermediari forzati. 


E anche così si mantiene viva la coppia, alimentando quella piccola fiammella che ci ricorda il perchè ci siamo scelti.

Voi avete smesso di andare al cinema dopo la nascita dei vostri figli? Oppure siete stati bravissimi e non avete rinunciato a questo momento di svago? 

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24.1.14

Potrebbe accadere anche a me

Negli ultimi giorni qui dalle parti di Bologna sta piovendo e tanto, e penso che potrebbe capitare anche a me, quello che vedo in immagini agghiaccianti, appena dietro la porta di casa. Se ne parla pochissimo ma in realtà nelle zone della bassa modenese c'è una catastrofe in atto, non so se annunciata in tale misura, ma sicuramente drammatica. Paesi sommersi da acqua fangosa, fredda, sporca, inesorabile. Gli stessi posti del terremoto, quelli che hanno anche vissuto un mezzo ciclone lo scorso anno, ora sono sott'acqua. E si che gli Emiliani sono gente forte, che si rimbocca le maniche, ma vorrei vedere se poi uno non si stanca, si scoraggia, si perde d'animo. Qui tocca a noi far sentire la nostra vicinanza, il nostro incoraggiamento, concreto.
La mia ricetta del venerdì ha questi ingredienti. Coraggio, compassione e forza vitale, quello che serve per fare un piccolo passo e tendere la mano a queste persone che si trovano a vivere una tragedia enorme. 

Ecco chi contattare, 
Comune di San Felice sul Panaro
Comune di Bomporto
Comune di Bastiglia
Comune di San Prospero
Per altre info Sul Panaro


e poi penso continuamente che potrebbe accadere anche a me.





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22.1.14

Come mantenere la calma

I vostri figli, come i miei, passano periodi in cui sembra abbiano l'argento vivo addosso? 
Il mio mezzano, in particolare, si sveglia e inizia a muoversi rumorosamente, saltando, strisciando a terra, camminando o correndo carponi, mentre io sono ancora a letto cercando di aprire una palpebra che mi pare pesantissima. 
Ha un'energia strabordante che già all'alba l'accompagna, ma tranquilli, non è iperattivo, semplicemente si vuole esprimere.



Lo fa spesso anche cantando, a voce alta, quando ancora fuori il sole non è sorto, nonostante mezza città si stia svegliando. Lui canta, canticchia a squarciagola, e per fortuna abitiamo in una casetta singola, ho capito che è un'altra manifestazione della sua energia. 
In fondo anche io, quando mi sento in forma smagliante, canto

Fa sorridere lo so, ma arrivare a sera è lunga, specie se appena torna a casa lui si leva la giacca e invece che sedersi sul divano vi si posa in verticale, sulla testa, cercando l'equilibrio, che trova sempre per altro, ma a testa in giù e i piedi, con i calzini perennemente neri, per aria. 
Così spesso anche io uso la voce, ma differentemente da lui. 

Eppure qualche volta si ferma, mantiene la calma, la cerca dentro di sé, ripetendo azioni semplici e usando le dita, in questo caso lavorando il telaio con un gomitolo di lana rossa, supervisionato dal suo cane finto, che certe volte sembra vero. 

E allora mi accorgo che il suo è veramente entusiasmo per la vita, niente altro che questo.



Anche i vostri figli sono felici in questa maniera? 
Come riuscite a farli raccogliere in momenti di calma e silenzio?

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