19.6.13

Come sviluppare il ruolo paterno

Il ruolo del padre all'interno della famiglia è importante, ma non sempre il padre stesso desidera/accetta di entrare in relazione con la prole oppure non sempre la madre ne favorisce lo sviluppo. Noi genitori abbiamo sempre creduto che la relazione tra padre e figli fosse di primaria importanza e dovesse essere coltivata fin da subito, fin dai primi giorni, quelli in cui la simbiosi vera e propria si instaura principalmente con la mamma, per un processo naturale e vitale. 

Verso l'anno di età c'è una sorta di distacco naturale dalla madre, il bambino con i primi passi letteralmente corre verso il mondo, e questo facilita l'avvicinarsi dei piccoli maggiormente al papà, ma quel momento è facilitato se fin dal primo giorno il padre è stato presente

Ecco i nostri accorgimenti e consigli, voluti, cercati, a volte racimolati nel poco tempo a disposizione.

Attività per papà

-Cullare i figli le prime ore dopo la nascita, tenerli posati sul petto, cantare loro la ninnananna sin da subito 
-Imparare a cambiare pannolini e vestirli e farlo il più spesso possibile
-Essere l'appuntamento fisso giornaliero per il bagnetto


-Quando possibile fare addormentare i bambini la sera e crescendo raccontare la favola della buona notte 
-Renderli partecipi i figli alle proprie attività/hobby quotidiani, anche se maschili, anche se sono figlie
-Chiedere un resoconto della giornata ai bambini, così da riempire e recuperare i momenti di assenza


E soprattutto essere noi donne e madri mediatrici per questa loro relazione e lasciare i bambini soli con lui. Fidandoci.

Voi avete altri suggerimenti?



6 commenti:

  1. hai proprio ragione! noi ci proviamo! l'ha sempre tenuta sul suo petto, sin dalle prime ore! Le ha fatto il primo bagnetto! ha imparato da subito a cambiarla e l'addormenta sempre lui...anche se, a volte, si addormenta prima di lei!!!

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  2. fidarsi. E lasciarli fare. Condivido in pieno! fa bene a loro ma anche a noi!

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  3. carissima ester,e'scontato che ti dica quanto tu sia fortunata nell'avere un marito collaborativo e amorevole come il tuo.penso che le nostre infinite incombenze quotidiane per badare ai nostri pargoletti quando il papa' aiuta per noi e' un sollievo non indifferente.io con tutte e tre le mie bambine ho fatto sempre tutto da sola perche'mio marito non si e'mai lontanamente sognato di darmi una mano secondo lui sono cose prettamente femminili....io non ho insistito piu di tanto perché penso che le cose devono sgorgare dal cuore volontariamente e con gioia.siete una famiglia splendida.forse mi ripeto cara amica ma sai che leggere il tuo blog mi da la motivazione per vivere le mie giornate?per me sei come un membro della mia famiglia.baci cari alessandra

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    1. alessandra, grazie di cuore! sono felice di esserti vicina, in qualche modo, la rete serve anche a questo :)
      per quanto riguarda il marito, beh, è ovvio che ognuno ha il suo carattere e predisposizione, io sicuramente ho un marito che non ha voluto perdersi quasi niente dei suoi figli, ma anche per lui c'è stata una certa "EDUCAZIONE", perchè alcune cose a noi madri sorgono spontanee, specialmente quando il piccolo è appena nato. Credo si possa parlare di un istinto animale di accudimento, che per loro è meno diretto, quindi spesso mi ritrovo ad "insegnare" come fare anche a lui, che per mia fortuna la maggior parte delle volte accetta il consiglio :)

      un abbraccio grande

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  4. Noto che tuo marito già fa tutto questo;-).... Hai ragione: credo sia normale con il primo anno di vita un maggiore trasporto verso il padre! Alcune mie amiche ne stanno soffrendo!

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  5. vorrei che parlassi con la Marzia Ester..........condivido in pieno, ma nn mi è permesso farlo

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Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.