Il lavoro a maglia è un'occasione per creare, ritrovarsi e concentrando la mente, in modo paradosso, staccarla. Chi di noi conosce quest'arte lo sa bene, ma ancor di più questo vale per un bambino. Ethan quest'anno, nella seconda classe della scuola steineriana, si sta impegnando nella realizzazione di un porta aghi fatto con i ferri (mi raccomando che siano quelli in legno, piccoli e leggeri), mentre più avanti inizierà ad usare l'uncinetto.
Serve lavorare un rettangolo fatto a punto legaccio, semplicemente usando il punto dritto ad ogni ferro, che sarà la copertina di una sorta di libriccino, poi si aggiungerà qualche foglio di feltro all'interno su verranno appuntati gli aghi. I bambini possono scegliere i colori e se vogliono possono portare a casa il lavoro, che di solito viene svolto in classe nell'ora di lavori manuali, per proseguire con impegno.
L'entusiasmo in questa creazione e l'impegno che mostra nel volerlo fare bello (e non necessariamente bene), quindi con i punti regolari, senza che poi crescendo prendano la forma a mutanda come la chiama lui, aggiungendo i colori che preferisce, si conclude con un lavoro utile e portato a termine che lo riempie di soddisfazione proprio perchè lo aiuta a sviluppare la capacità manuale e lo stimola nel suo aspetto più interiore.
Guardarlo lavorare mi spinge a cercare un gomitolo e un paio di ferri ed iniziare... ma non so se troverò il tempo.
Vi auguro un weekend splendente.
In effetti fa lo stesso effetto anche a me...O.O e mannaggia, sono in ufficio uff....
RispondiEliminaE' proprio bello.
RispondiEliminae ti somiglia sempre piu'!
;-)
Anche a me piace tantissimo lavorare a maglia. In questi giorni avevo messo i punti per farmi una sciarpa con della lana presa ancora in Ecuador, quando sono andata a prendere la mia bambina. Ma...appena mio figlio mi ha visto con i ferri in mano mi ha chiesto "mi insegni?" e così sta continuando lui la mia sciarpa! E tra l'altro è bravissimo! un bacio. Paolita
RispondiEliminaWow, e gli hanno anche insegnato la tecnica continentale :-)! Bravo Ethan!
RispondiEliminasi infatti è bravissimo e io non ci riuscirò mai a lavorare con la sua tecnica, che un pò gli invidio ;)
RispondiEliminaBellissimo! Io lavoro a maglia da quando sono piccola e adesso è' diventato il mio lavoro !!! Però' i miei figli(che anche loro frequentano la scuola steineriana) sono molto più' bravi di me perché' lavorano velocissimo ed in un modo veramente originale! Buon fine settimana a tutti
RispondiEliminaIl tuo bimbo e' proprio bello, con i ferri in mano ancor di piu'!
RispondiEliminaVi auguro un ottimo week end rilassante.
alex
concordo in pieno, cosa c'è di più rilassante? Io lavoro allo stasso modo di Ethan, ma la mia mamma, che mi ha insegnato, era tedesca; si chiama 'continentale' questo modo?
RispondiEliminasi, infatti viene usato in germania e i paesi anglosassoni, principalmente. ormai per me è impossibile impararlo, oppure forse ci riuscirei con una grandissima fatica come imparare ad andare in bicicletta al contrario!
RispondiEliminabellissimo!
RispondiEliminacredo che litigherò col marito per insegnare ai miei figli a lavorare a maglia, ne sono sempre più convinta. (è che lui dice che "sono cose da donne")
@ Kosenrufu mama il continental io l'ho imparato poco più di un anno fa, e non sono certo più una ragazzina. quindi ti dico che se vuoi si può fare, ci sono dei video molto ben fatti (prova quelli di Emma Fassio o di Yards Of Yarn) e poi lavorare con questo metodo ed i ferri circolari è molto più comodo. Tanto che ho cominciato a lavorare ai ferri costantemente e con piacere, dopo 26 anni di lavoretti saltuari alla "come viene viene". Ormai è il mio metodo per scaricare la tensione la sera e mi da tante soddisfazioni.
Poi c'è anche chi lavora english (col filo a destra, come di solito ci hanno insegnato le nostre nonne) anche coi circolari, chi preferisce altri metodi (e ce ne sono tanti), ma di sicuro imparara è possibilissimo, sempre. e non è detto che ci voglia poi così tanta fatica. ;)