Il quotidiano mi prende, mi assorbe, mi culla, mi rapisce e mi porta via. E io lo lascio fare.
Sono numerosi i momenti in cui allatto, cambio Edoardo, lo guardo negli occhi, gioco con le sue mani, lo accompagno al sonno, lo bacio, gli sorrido.
Ci vuole molta energia, ma di quella che sgorga dal cuore, facile e spontanea. Quindi non mi pesa. Ero molto più stanca e sfinita quando andavo a lavorare. La qualità delle nostre azioni, il valore a cui tendono modifica l'essenza delle cose.
In questi giorni il quotidiano è stato condito da momenti vissuti, intensi, da tanti amici, da feste di compleanni, da regali arrivati, da fiori sbocciati in giardino, profumati, dalla scoperta di due alberi di sambuco grandi come una casa, nel giardino dei vicini, e il suo profumo dolcissimo.
Mi sono concessa momenti in solitudine, che mi sembrava di essere in vacanza dall'altra parte del mondo, insieme alle patatine e un buon bicchiere di vino Flaibani. E poi i piedi di Edoardo, lo so che forse vi avranno annoiato, ma io li trovo adorabili, come quelli di tutti i bimbi, non farei altro che fotografarli e mangiarli. E in realtà è proprio quello che faccio.
Rifletto sul perchè di certi giochi, e sul perchè piacciano tanto ai miei figli, come spero a tanti altri. Parlo dei giochi in cui serve cercare e mantenere l'equilibrio, sono felice che li adorino, perchè usarli è come cercare il proprio punto di equilibrio interiore, se non hai quello è difficile trovarlo poi fuori (o forse quel movimento li aiuta esattamente in questo). Oltre a mantenerli agili nei riflessi.
Ci sono giorni di grande stanchezza, che sembra che la sera non arrivi mai, e allora, come quando Edoardo era ancora in pancia, mi faccio tentare dalla poltrona per una mezz'ora, che sollievo. E poi, subito, è più forte di me e rifletto sul perchè di certe situazioni, sul perchè iniziamo le mattine correndo, letteralmente, e sembra che non siamo abbastanza efficienti se non corriamo e non compiamo azioni multiple nello stesso istante, multitasking, si dice così? Ma chi lo vuole essere? Io un pò si e un pò no, perchè in realtà mi sento così forte quando mi riesce, fino a che crollo a letto sfinita la sera. E allora lì nel letto, lottando contro l'ultimo colpo di sonno, sfidandomi a leggere un'ultima riga, costringendomi ad andare oltre, mi illumino e penso che da domani rallento, calo di ritmo, e poi la mattina dopo, comunque, inizio correndo.
Questo tempo, che sembra quel marzo pazzarello di una volta, ha rinvigorito il mio giardino, le mie rose, la mia salvia che ha foglie così lunghe che ci posso fare un'involtino. Che meraviglia la natura!
Buon quotidiano anche a voi!
che meraviglia il tuo bimbo. Anche io mordicchio i piedini del mio Gn-ometto e spesso anche le guanciotte, ma non dirlo a nessuno!
RispondiEliminaW i piedini di Edoardo, a me di sicuro non hanno annoiato!!! Anch'io sto controllando a vista il sambuco che ho in giardino, appeno è il momento giusto preparo lo sciroppo!!
RispondiEliminaBuona giornata
Concordo sulla natura che è meraviglia :)
RispondiEliminaConcordo sui piedini da mangiare di baci :)
Che adoro e che mi diverto a fargli scarpette all uncinetto anche se i bimbi non sono miei, non ne ho ancora.
Ma i piedini cicciottini mi fanno impazzire :)
Fantastico questo post! Sei davevro forte e dolcissima!
RispondiEliminaxoxoxo
Claudia
Adoro il quotidiano, adoro avere del tempo per la famiglia, preparare il pranzo con cura, senza che esso sia una necessità da risolvere velocemente, adoro giocare con le mie bimbe. Peccato che ce lo possiamo concedere per poco. Sono felice di essere stata per tre anni in mammitudine, ora purtroppo ho cominciato un dottorato che mi porta via tanto tempo che vorrei dedicare alle piccole cose.
RispondiEliminaGoditi i piedini di Edoardo! Un abbraccio!
è bello! E' un pò tare dentro una bolla, un pò mi manca. Rotolare...
RispondiEliminaun abraccio