Se volete far divertire i bambini di quasi tutte le età, basta lasciarli preparare dei biscotti, permettendo loro di usare quanta farina sia necessaria, senza preoccuparsi troppo di pulire e prestando solo molta attenzione al forno caldo
A volte sembra più faticoso pensarlo che farlo, e lo dico io che ho tre figli, ma quando poi mi lascio trasportare da questo impulso istintivo (qualcuno lo potrebbe considerare incosciente, io stessa nei momenti di più grande pigrizia) mi rendo conto che mi salva mezzo pomeriggio.
Il trucco è che bisogna lasciar fare,
altrimenti lo stress supera il piacere.
In questo caso il più piccolo non ha ancora 3 anni, mentre la più grande ne ha già compiuti 12, ecco forse questo aiuta, ma nella realtà dei fatti, il più piccolo ha fatto tutto da solo ed è stato molto collaborativo.
Sarà che da quando ha iniziato l'asilo steineriano, dove spesso impastano il pane (che poi mangiano) e anche i biscotti, per lui è normale portare in casa le sue nuove esperienze.
Comunque, il merito di questa ricetta di biscotti, che spesso si ripete in casa nostra, va a Daphne come conseguenza di un corso di inglese molto speciale che ha frequentato lo scorso anno.
Ha avuto la fortuna e il privilegio di far parte di un piccolo gruppo di bambine, circa 5 o 6, che un pomeriggio a settimana passavano del tempo con la mamma di un loro amichetto di scuola, lei una madre (oltre che madrelingua) e donna dolcissima.
Il contest del corso era cucinare insieme tipici dolci inglesi, parlando ovviamente solo nella lingua del paese di origine.
Oltre ad assaggiare il risultato, Daphne ha portato a casa varie competenze: maggiore fluidità della lingua, vissuta come divertimento e non solo come obbligo scolastico, ma soprattutto ricette very british, come questi biscotti che non sono altro che gli shortbread. Ogni volta che nasce spontanea l'iniziativa di preparare dei biscotti, è sempre lei a leggere gli ingredienti dal suo minuscolo blocco di appunti, preparare il necessario e portare a termine il lavoro.
Ingredienti
125 g burro
175 g farina
50 g zucchero
1 pizzico di sale
Mettere tutti gli ingredienti (il burro a tocchetti) in una ciotola capiente e iniziare a sbriciolarli tra la punta della dita e poi impastare. Se il risultato è troppo farinoso, nel nostro caso avevo ecceduto con un po' più di farina, aggiungere un cucchiaio di acqua fredda alla volta, fino alla consistenza desiderata, che deve essere soda, così da poter essere facilmente manipolata.
Formare i biscotti con le forme preferite, spessi circa 3 mm, infornare per 20 min. a 180°.
Edoardo ha usato l'impasto per lungo tempo come fosse una pasta per modellare, infine ha deciso di fare delle palline, schiacciarle e metterle sulla teglia, prima di infornarle.
Ovviamente l'assaggio è stato doveroso e il risultato ottimo.
Portare a compimento una attività reale è molto importante per i bambini di tutte le età, in questo caso il risultato coinvolge golosamente tutta la famiglia.
p.s. qui ci sono dei biscotti all'avena strepitosi, qui invece quelli veloci e buoni al cioccolato e qui un primo esperimento di uno shortbread alternativo.
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cucinare con i bambini è davvero una bellissima esperienza ed un momento di condivisione impagabile. Poi la farina si pulisce, la la loro gioia resta appesa in aria.
RispondiEliminasai, uno dei miei ricordi più belli risale a quando Tommaso, che aveva otto anni (.....quindi venti anni fa) preparò il ragù per tutti. io avevo il piede ingessato, ero seduta sulla sedia, con il piedone sull'altra sedia, la stampella accanto e...mi sentivo coccolata come non mai!
Un abbraccio a tutti Emanuela
Sai che mia figlia sta frequentando la scuola di formazione per insegnanti steineriane? Ed è la persona più felice del mondo.
Anche a noi piace preparare insieme i biscotti e quest'anno per il Natale volevamo regalarne ai nonni e agli zii . Proverò questa ricetta per non farli con la solita pastafrolla. Grazie del suggerimento
RispondiEliminaQuanti biscotti, torte e pani ho sfornato insieme a Marta e Giovanni!!! Ormai sono grandi e hanno altre distrazioni, però di tanto in tanto Giovanni ancora mi aiuta a cucinare. E' un gran divertimento. Giovanni poi mi da consigli, mi corregge e mi ammonisce se a suo parere faccio qualcosa di sbagliato. Forse dovrebbe fare la scuola alberghiera invece del liceo scientifico!!!
RispondiEliminaUn bacio
Francesca
Hello nice post.
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