La fantasia porta i bambini lontano, in un luogo dove è possibile qualsiasi mondo, personaggio e colore. Da bambina ricordo che amavo disegnare degli omini lunghi lunghi, magri magri, con una tunica che toccava i piedi e tutta una fila di bottoni piccoli e vicini dal collo fino alle caviglie. Un modello sicuramente affascinate su un foglio da disegno, un pò meno nella realtà, dove ci sarebbe bisogno di mani leste e veloci per abbottonare tutti quei puntini minuscoli.
Ma nella fantasia tutto è permesso, non ci sono regole e limiti, si può osare senza paura e questo è proprio ciò che ho cercato di trasmettere sin da subito ai miei bambini. E poi ho tentato di eliminare gli album da disegno con i contorni neri intorno alle figure, augurandomi colore senza confini. E nel loro sentirsi liberi, hanno coltivato il colore in tutte le sfumature godendo dei risultati, sovrapponendoli, mescolandoli, provandoli in tutte le forme possibili.
La libertà di colorare sdraiati a terra, a pancia in giù, come solo i bambini sanno star comodi, o più avanti impegnandosi su un foglio steso su una tavoletta di legno posata sulle gambe, o sul loro banco in camera, accanto alla finestra a far luce. Ma quasi mai hanno provato a colorare i muri, non tanto per un mio divieto, quanto forse per la libertà di esprimersi in molti altri modi. E poi ammetto che casa mia ha pochi spaziosi muri su cui sfogare la propria creatività, e quei pochi a disposizione a suo tempo erano stati ricoperti con grandi fogli di carta bianca, come era stato suggerito a mia madre dal mio pediatra, quando ero bambina.
Signora, niente box, ma solo cartone per terra, dove poter tranquillamente far giocare sua figlia senza paura che si raffreddi, e soprattutto tanta carta sui muri ad altezza bambino, così che la possa lasciare libera di sognare tra dune e intrecci dalle mille sfumature.
E voi lasciate colorare liberamente i vostri figli?
Questo post è offerto da Crayola. Non solo colore ma esperienze creative.
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Ma che pediatra meraviglioso!!!
RispondiEliminaAmmetto che gli albi da colorare li prendevo, ma non mi preoccupavo più di tanto dei contorni. Nella bella stagione eravamo spesso in giardino con cavalletti e grandi fogli e pennelli e colori. Non dicevo niente, lasciavo fare!
Nella loro camera avevano una grande parete dove potevano fare tutto quello che volevano. Quando si sono stufati di colorare il muro abbiamo imbiancato, ma devo dire con rammarico!!!
E' un caso che mia figlia si sia iscritta al Liceo Artistico?
Un abbraccio
Francesca
Ciao, capito spesso sul tuo blog e ne traggo spunti interessanti a volte. Tuttavia, se me lo consenti, vorrei "criticare" i tuoi post sponsorizzati.
RispondiEliminaIn particolare, vedo qui sulla sinistra un banner della Colgate e mi chiedo come mai, tu che sei sempre attenta agli ingredienti di tutto (io, personalmente, acquisto il dentifricio in erboristeria o lo faccio da me), cedi alla sposnsorizzazione di prodotti tanto commerciali.
Scusa l'intromissione, ma sono curiosa davvero.
Elena.
Grazie per non avere risposto alla mia curiosità, a conferma del fatto che le "critiche" (che poi non era nemmeno definibile come tale) non sono mai ben accette, nemmeno da persone che sembrano aperte al confronto.
RispondiEliminaBuone feste, a malincuore non credo seguirò più il tuo blog.
Elena.
Ciao Elena,
Eliminarispondo ora perchè come credo mezzo mondo, gli ultimi giorni prima di natale sono frenetici e pieni di impegni e non sono riuscita a farlo prima, inoltre non considero quello che hai scritto una critica, ma semplicemente una tua idea e interrogativo legittimo. Ho cercato un vecchio commento di un'altra lettrice che esponeva tuoi stessi dubbi, perchè in quella occasione ero riuscita bene a spiegarmi e come sai, non sempre le parole sono chiare allo stesso modo. Ma provo a scrivere di nuovo in pochi punti perchè ora trovi alcuni post sponsorizzati o banner di marche familiari. Ho già affrontato questo argomento in passato spiegando che può essere un'entrata nel nostro budget familiare. Ma a parte questo, mi spiace che ci siano delle delusioni tra i lettori, anche se so che ciò è inevitabile. Io non nasco pura, per fortuna, nel senso che ovviamente cerco di fare attenzione ai prodotti che compro, uso ecc. ma non amo essere estremista in nessun ambito della mia vita. Chi di noi, in questa società dove viviamo, non scende a compromessi? Sia palesi che no, perchè, diciamocelo, semplicemente usare la macchina per andare a lavorare (assolutamente legittimo) implica tante di quelle conseguenze che per essere totalmente coerente dovremmo vivere fuori dal mondo in cima ad un monte. Quindi partendo da questi presupposti, cioè fare del mio meglio per cambiare a piccoli passi, ma senza cadere in un vicolo cieco di idealismo astratto, io accetto di lavorare (perchè di questo si tratta) per alcuni progetti che comunque secondo me creano valore. HO imparato che l'idealismo astratto porta poco lontano mentre in realtà vivere concretamente, e mettere azioni piccole, ma significative può regalare grandi frutti. Ecco perchè ogni tanto vedrete le mie parole abbinate a qualche marchio. Personalmente non ci vedo niente di male, non solo per me ma anche per tutte le altre blogger che iniziano questa strada, l'importante è creare valore. Riguardo al banner colgate, ovviamente anche io amo produrre alcuni prodotti homemade, ma non per questo non mi capita di acquistare prodotti al supermercato, e inoltre il progetto che porta avanti con le mamme del sorriso è piacevole, interessante e soprattutto porta incontro sorrisi e felicità, rispetto a tanti altri luoghi virtuali o meno dove vince l'arroganza, il litigio o lo scoop infelice. Ecco perchè mi piace.
A presto
ester