La parola consapevole ormai è di moda, si è dei consumatori consapevoli, dei lettori consapevoli e credo anche genitori consapevoli. O almeno è quella la direzione che cerco di seguire. Nei caldi pomeriggi di questa estate tardiva, ma finalmente conclamata, mi ritrovo a pensare che negli anni, e con ben tre figli, quindi tre gravidanze, ho aumentato in maniera crescente la mia consapevolezza di genitore.
Ricordo che con Daphne era tutto nuovo, mi fidavo di quello che mi veniva suggerito da chi aveva figli, per prima mia madre, leggevo (principalmente Bollea) e sapevo pochissimo di scuola steineriana, anzi mi sembravano tutti un pò matti ed eccentrici.
Ho fatto guardare i Teletubbies a Daphne, e le piacevano tanto, e soprattutto avevano vinto un sacco di premi per il loro valore educativo, quindi per me erano sicuri. Poi con Ethan, arrivato dopo appena un anno la nascita di Daphne, ho vissuto di rendita con l'esperienza appena fatta con la femminuccia di casa. Successivamente, e fino ad oggi, ho spaziato con le letture, ho cercato di approfondire vari aspetti dell'educazione e dell'essere genitore, ma confesso che accanto allo spirito di ricerca ho sempre vissuto anche un filo di senso di colpa, soprattutto leggendo tra le righe di tutti quei libri, in cui si parla di genitore, di pedagogia, del bambino, del suo punto di vista eccetera eccetera.
Si, perchè se da una parte leggere e la conoscenza rendono forti, aiutano, dall'altro mettono anche una certa distanza tra il punto in cui si è e quello che si vorrebbe raggiungere (se mai ce ne fosse uno finale, piuttosto che tante tappe, infinite). Questo mi ha lasciata sempre un pò di amaro in bocca e continua a mettere in evidenza il mio non sentirmi adeguata, una madre non abbastanza brava e tutto il resto. Ma lo so, questo è un problema mio, mica dei miei figli.
Insomma, in questi giorni caldi di luglio, mi sono trovata a pensare che, magari leggendo questo mio spazio amato, in cui racconto la mia quotidianità e dove cerco di lasciare traccia per lo più del bello che vivo, qualcuno di voi possa pensarmi non dico perfetta, ma con pochi difetti di madre e genitore, e magari rimanere con quello stesso leggero senso di colpa che a me fa girare velocemente la pagina successiva del libro , sperando di trovare una parola di conforto per noi genitori normali, che sbagliamo.
Eccola qui la vostra pagina!
Non vi preoccupate, spesso sono peggio di voi. Certe volte urlo anche al piccolino di un anno e mezzo, ma avviene di solito prima del ciclo mestruale, a me si manifesta così la sindrome che le precede. E poi adesso, anche se da anni non abbiamo la Tv e i nostri figli sono cresciuti creativi, fantasiosi, annoiandosi spesso e tirando fuori idee nuove dal loro cervellino fresco, beh, ora, da un paio di mesi gli concediamo quasi ogni giorno qualche cartone su computer. E soprattutto proprio qualche pomeriggio fa, anche Edoardo ne ha guardato uno intero insieme a loro, e non erano neanche i Teletubbies.
Vi confesso che certi giorni vorrei tutti i miei figli fuori dalla mia vista, lontani e silenziosi, oppure mi piacerebbe e sogno (agogno) che, senza che lo ripeta come tutte le mattine, con le stesse parole, si alzino e compiano quei gesti che hanno ripetuto già migliaia di volte: fai pipì, lavati la faccia, il sedere, cambia le mutande, pettina i capelli, vestiti e dopo colazione lavati i denti.
Soprattutto io non gioco con loro. Loro giocano e io faccio tutto il resto, che è il mio gioco: preparo da mangiare, riordino, lavo stendo e raccolgo i panni, gestisco, al meglio delle mie possibilità, la vita familiare, e lavoro anche.
Questo per dirvi che sono assolutamente come voi, anzi certe volte peggio, mi sento una strega, ma so che va bene così, la madre perfetta, per fortuna, non esiste.
Anzi, Bollea diceva che proprio l'imperfezione la rendeva perfetta.
Insomma, per fortuna siamo tutte sulla stessa barca.
Buon lunedì a tutti voi.
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perfetto ...... consapevolezza genitoriale che avvallo e firmo se c'è un posto per la firma ........
RispondiEliminasiam otutte così e rendersene conto è già un passo a vanti......sentirsi imperfette e un disastro a volte eè pesante ma poi passa.
iun grande abbraccio e buon inizio settimana
per fortuna tutto passa ... ;)
EliminaBollea for president :)
RispondiEliminaBuona settimana.
Norma.
eh si, una grandissima figura di cui noi italiani possiamo essere orgogliosi :)
Eliminagrazie grazie grazie grazie grazie
RispondiEliminami sento meno inumana ed inadatta, a sapere che è anche normale non essere perfette
<3
EliminaGrazie
RispondiEliminasei bella però eh!
RispondiEliminache belle le barche delle mamme :)
un abbraccio
:)
EliminaAnche io mi sento profondamente imperfetta e, in questo periodo ancor di più! Sono diventata mamma da un anno giusto giusto (oggi tornavamo a casa dall'ospedale un anno fa!)
RispondiEliminaNaturalmente tutte le certezze e i film che si fanno sui propri figli si infrangono con la realtà, davanti a quel bambino tanto desiderato che è appunto un bambino, un essere vivente e non un modello stereotipato e lì, la mia imperfezzione si palesa, ma io ci provo e l'obiettivo che mi pongo è renderla felice ogni giorno ed esserlo con lei!
infatti dobbiamo mantenere saldo l'obiettivo davanti a noi: aiutarli a crescere nel modo più felice possibile! :)
EliminaMa che bel post :-) hai ragione su tutto, condivido pienamente che forse essere "ignoranti" in fatto di educazione aiuta a viverla più leggera, forse alla fine si è più sereni, non so, è qualcosa che mi domando spesso. E per il resto...anche io ho tenuto duro finchè ho potuto, sui cartoni, sui dolci, le tanto odiate bibite gasate che poi alla fine con il divieto sono diventate qualcosa di desiderato alla massima potenza...si forse a volte bisogna cedere e non è poi una tragedia! Siamo proprio tutte nella stessa barca!
RispondiEliminasi infatti non bisogna eccedere con la rigidità, saper essere flessibili è un gran dono, ma anche un gran sforzo ;)
EliminaMi ci butto dentro pure io con i sensi di colpa...mi consola leggere che è così anche per te!
RispondiEliminaGran bel post! <3
RispondiEliminacara mia..favoloso post...e chi non ci si ritrova...? evviva la consapevolezza...questa che hai avuto il coraggio di scrivere...brava...
RispondiEliminaSarà per questo che non ho letto tanti libri e sono andata direttamente alla pratica, per non sentirmi tanto inadeguata :-p. Condivido questo bellissimo post!
RispondiEliminase so avessi saputo... ma ormai ho letto!!! ;)
EliminaQuesto post mi calza a pennello! Grazie davvero ! Evviva le mamme imperfette !!!
RispondiEliminaGrazie per questo post!!
RispondiEliminaAnche io a volte mi sento una mamma imperfetta perchè capita di sentire la necessità di un pò di tempo per me o perchè vorrei fare tante cose ma vengo travolta dalla quotidianità. Non conoscevo Bollea...mi sa che leggerò qualcosa!:-)
Il tuo post mi fa molta tenerezza e sembra che tu lo abbia scritto proprio per me come quando un amica davanti ad un caffè cerca di farti vedere le cose come realmente sono....proprio in qs momenti in cui metto in discussione tutto di me come mamma come donna...la stanchezza...le mille cose da fare e il caratterino del secondo bimbo che quitidianamente ti mette a dura prova facendo crollare tutte le certezze acquisite negli anni come mamma ...grazie a te! orietta
RispondiEliminaInteressante spaccato di vita vera, complimenti per il Blog! Davvero interessante!
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