Ci siamo trovati tutti all'entrata del Parco della Chiusa, per poi salire, accompagnati da Silvano Cristiani, verso i campi che avremmo seminato. C'erano tante famiglie, tanti bambini. Anche noi eravamo dei loro, essendo io e la mia famiglia, gentilmente invitata da Ecor, che promuove questa iniziativa per la prima volta in Italia, importandola dalla vicina Svizzera.
I cappellini rossi in dono, proprio per contenere i semi da spargere a mano sulla terra pronta alla semina, erano un tocco di colore nel paesaggio finalmente autunnale che ci circondava. Arrivati a destinazione, un pò emozionati per questo atto ormai da molti dimenticato, con il sorriso sulla bocca, perchè l'umore del seminatore è importante, disposti frontalmente sui due lati del campo, abbiamo atteso il via. E poi con il movimento della mano, ampio e cadenzato, così da lanciare lontano il seme, un passo alla volta, fino ad incrociare il seminatore di fronte a noi e sorpassarlo, sempre spargendo semi intorno. Il sorriso a questo punto non era forzato, era spontaneo e gioioso. I bambini erano anche loro intenti, seri e sorridenti nel loro operato, loro che sono essi stessi il semi del nostro futuro.
Abbiamo così seminato due campi con semi di due specie diverse di grano antico, l'Inaluttabile e l'Andriolo, promettendo di rincontrarci il prossimo anno per assaggiare il pane preparato con questi grani.
Questa iniziativa nasce proprio per sensibilizzare la comunità, di cui tutti facciamo parte, sul tema della provenienza del cibo che mangiamo e sul futuro dell'agricoltura, dimostrando concretamente il valore del biologico e biodinamico e proponendo un'alternativa valida e reale alle coltivazioni OGM.
Dopo la semina siamo andati presso la sede della Associazione Ortalon che, proprio all'interno del Parco, ha realizzato un orto biodinamico condiviso, e che offre la possibilità a tutti gli interessati di vivere l'esperienza di lavorare la terra e vedere i suoi frutti.
Per poter apprendere le tecniche orticole di biodinamica proprio il 25 ottobre inizierà un corso così che ognuno possa contribuire e appassionarsi.
Inoltre, per chi è nei paraggi, tutti i mercoledì pomeriggio, all'entrata del Parco, si possono acquistare gli ortaggi prodotti.
Se non fosse che nei prossimi giorni e mesi sarò bene indaffarata a fare altro, visto la pancina che cresce, parteciperei volentieri sia al corso che alla produzione dell'orto!
Miei cari vi auguro un lunedì da leoni!!!
E' stata una bellissima festa, un gesto simbolico di grande importanza.
RispondiElimina"se vuoi mangiare domani, semina".
P.s. Inalettabile... non Ineluttabile :-)
posso solo dire...che meraviglia!!
RispondiEliminagrazie riccardo!!! infatti cercando sul web per lasciare un link non usciva niente ahahah! ma ora ti riconosco!!!! eri lì anche te?
RispondiEliminaChe bella iniziativa! Questo blog mi piace sempre di più:
RispondiEliminame-ra-vi-glia!
RispondiEliminaChe bello bisogna tornare ad amare e lavorare la terra e iniziative come queste sono importanti ma qualcuno sa se ci sono di questo genere anche a Roma e dintorni?
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