15.9.11

Il rispetto di me stessa.


Con i bimbi a scuola e una organizzazione con 3 genitori capita che durante la settimana un paio di giorni sono abbastanza libera, almeno fino a dopo pranzo. Non mi sembra vero, posso dedicarmi ad ascoltare i movimenti del mio piccolo che cresce nella mia pancia, posso pensare con calma alla casa e tutte le altre incombenze quotidiane. 
E posso togliermi e mettermi a nuovo lo smalto alle unghie.

In questi ultimi anni a causa del lavoro, dei turni, della stanchezza eccessiva, naturalmente ho messo da parte abitudini semplici e futili, quelle che mi toglievano tempo utile sia pure per dormire. Succedeva che a volte riuscivo a spennellare le mie unghie, di corsa, ma poi lo smalto rimaneva lì fino a che per usura spariva.
Voi direte non è una cosa così importante e infatti non lo è, ma significativa si, in quanto non riuscivo a prendermi cura con rispetto di me stessa, era questo il modo con cui mi relazionavo con me stessa, il mondo in cui stavo scivolando, fino a che ad un certo punto la mia vita, con una grande spinta da parte mia, ha deciso di cambiare rotta, manifestandosi in grande con l'arrivo di questo bambino. 
Il piccolino che nascerà ha questo grande dono da offrire a me e alla mia famiglia, oltre il suo semplice arrivo. E' la manifestazione concreta di quel cambiamento che dentro di me avevo deciso e stavo portando avanti, di rispetto verso me stessa, la mia salute, la mia vita. 
Il buddismo ha un principio bellissimo, di cui forse ho già parlato altre volte, che si chiama Esho-Funi, significa che la nostra vita e il nostro ambiente non sono divisi da nessuna dualità, sono esattamente la stessa cosa. E' un principio della vita, che esiste a prescindere, e che a me ha dato sempre grande speranza: se è vero che il mio stato vitale è strettamente legato al mio ambiente, anzi questo è esattamente la stessa cosa (per esempio: grande sofferenza=mondo esterno che rispecchia in tutto questo stato d'animo) allora io cambiando il mio stato vitale e in meglio posso influenzare concretamente il mio ambiente. Un principio rivoluzionario. Imparziale. Quasi matematico. Quello che mi permette di alzare il mio stato vitale, nel buddismo che pratico, è la recitazione di un mantra, quotidianamente (se cliccate qui in fondo alla pagina troverete l'audio da ascoltare). E' come una benefica medicina, gratis, verso la felicità. 
Ecco perchè ora, dopo essermi messa lo smalto, ho anche il tempo, e la cura verso me stessa, di toglierlo con l'acetone, decidendo quale altro colore indossare. 


E con le mani colorate e felici impasto anche il pane.
Quello fatto in casa, e va bene anche usare la  macchina del pane, oltre ad essere ottimo quando è fresco, rimane buonissimo nei giorni successivi, ne faccio sempre in abbondanza così che posso stare anche una settimana con la stessa pagnotta. In questo caso l'ho rimpastato e fatto lievitare 2 volte, rimane un pò più compatto e digeribile, e ho usato farina semintegrale, farina bianca e di kamut.


Buona giornata mie care, voi avete il tempo di togliere lo smalto?

28 commenti:

  1. Ciao Ester, leggo sempre con molto piacere e interesse i tuoi post, ricchi di ispirazione, e se non commento sempre è proprio per questione di tempo. Ma oggi devo proprio fermarmi e scriverti, perchè le tue riflessioni sono in piena sintonia con quanto mi è passato per la testa ultimamente. La mia risposta, per capirci è "no, non ho tempo di togliere lo smalto!" e non sempre dipende dal mio modo di vivere.. voglio dire, come facciamo a sottrarci al ritmo insano e folle che il mondo ci impone? Tu ci sei riuscita grazie a questa meravigliosa nuova vita, ma chi resta "prigioniero" dei ritmi quotidiani, come ne esce? So che non avrai tu la soluzione, so che tutti noi dobbiamo cercare comunque di ritagliarci tempo per noi stessi, per prenderci cura di noi (anima e corpo)...ma non sempre è possibile. Grazie per i tuoi post in ogni caso, davvero!

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  2. Che bel post Ester!
    La mia risposta è si, da oggi avrò di nuovo un pò di tempo per pensare a me e alla mia Camilla (9 mesi). Rientrare nel mercato del lavoro per una neo mamma è molto dura, i ritmi-le mansioni-le condizioni contrattuali non rispettano le esigenze delle donne madri, anche se giovani-laureate e con esperienza... e così sono di nuovo a casa dopo due esperienze fallite e oggi ho proprio voglia anch'io di togliere e mettere lo smalto!!!Un abbraccio

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  3. Ciao cara, io sulle mani metto quasi solo quello trasparente o appena rosato, che anche se si rovina va bene lo stesso. Però si, di solito riesco a trovare 1 minuto per toglierlo; stessa cosa e stesso tempo per la crema gambebelleechiappesode (sto ancora aspettando che funzioni!!!), ma è bello farci qualcosa di bello (si dice??). Buono il pane, adesso lo preparo anche io. Un baciotto e buona giornata.

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  4. silvia, io stessa sono stata prigioniera per anni, ma la risposta è veramente dentro di noi. Quello che vediamo cambiare fuori, nel nostro ambiente e nella nostra vita, prima cambia profondamente dentro il nostro cuore. Io avevo deciso, profondamente e con determinazione, che in qualsiasi modo, senza ancora sapere come, avrei cambiato le cose. In questo il buddismo mi sostiene e mi fa vedere concretamente dei benefici nella mia vita. Da sempre. Questa volta è capitato con il bambino. Ma la vita è infinita, ha infinite possibilità, molte più di quelle che la nostra mente limitata e razionale ci suggerisce. Nn so dire come tu potrai fare, ma sono certa che anche per te c'è la tua soluzione
    Un abbraccio

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  5. Ciao Esther!
    ho ‘‘riscoperto‘‘ il tuo blog dopo molto tempo attraverso ‘‘tous les jours dimanche‘‘ . Ci siamo scambiate una ricetta per preparare il sapone di Aleppo alla camomilla per i bmbini molto tempo fa e qualche giorno fa, in Francia, proprio ripensando al tuo blog ne ho comprati quattro bei ‘‘pezzettoni‘‘ . Era molto tempo che non lo preparavo ed oggi, quando i bambini rientreranno da scuola ci metteremo al lavoro! È curioso come delle immagini, delle parole, dei semplici posts possano influenzare -in bene!- il nostro piccolo quotidiano :-)
    Le tue foto sono splendide!
    Grazie
    e.

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  6. Influzare con il potere del mio spirito e del mio animo ciò che mi circonda,vorrei che fosse così... vorrei vivere come se tutto fosse come voglio che io sia...e sperare che questo avvenga...
    cambiare per cambiare
    mi piace!

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  7. Oh Ester, leggerti è sempre di grande incoraggiamento...in questo periodo in cui la mia pratica va "un pò a rilento" mi aiuti a trovare la spinta giusta per rimettermi in gioco, per risolvere dentro me quello che apparentemente sembra debba essere risolto fuori...non potevi spiegarlo meglio il principio di esho funi!
    Io il tempo per mettermi lo smalto non riesco sempre a trovarlo, ma mi sto impegnando a prendermi cura di me...a volte un semplice gesto come questo, apparentemente superfluo, può davvero fare la differenza!
    Grazie per le tue belle parole!
    Verdiana

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  8. Non sono buddista ma quelle che hai scritto sono splendide parole! Sono daccordo, credo anche io che sia così ma non sia così facile da mettere in pratica o almeno io non ci sono riuscita ancora a pieno ma è una cosa che tutti dovrebbero imparare! Tu dai un grosso aiuto mostrando quello che fai, grazie. Silvia.

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  9. cara, nelle tue parole arriva una grande freschezza! sono praticante anche io ed è prorpio vero, un 'semplice' mantra ha il potere di ricondurci all'istante sul cammino della felicità, una felicità 'contagiosa' perchè, chissà com'è, rivitalizza tutto il nostro ambiente!
    scusa, ti lascio ma...devo proprio dare una limatina alle unghie, che l'ho un po' trascurate! ;)
    baci

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  10. Ciao Esther,
    e cosa ne pensi del caso contrario: cioè è l'ambiente che mi provoca sofferenza e quindi se l'ambiente cambiasse anche il mio stato d'animo si modificherebbe di conseguenza. Dici che bisogna comunque lavorare sulla propria interiorità?
    Grazie e buona giornata,
    Laura

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  11. Ciao,
    scrivi sempre cose molto belle ed anche vere. Però personalmente credo che se lavori e hai una famiglia pui anche riuscire a prenderti cura di stessa. Alla fine riesce a trovare qualche ritaglio di tempo anche per mettersi lo smalto, certo si corre sempre. Scusami se scrivo questo, tu sei davvero una bella persona, ma leggendoti ho avuto l'impressione che la gravidanza ti sia stata "necessaria" per potere interrompere il lavoro.
    Ovviamente non c'è niente di male in questo, anzi. Ma il tuo futuro come lo vedi? Resterai a casa con i tuoi figli? Il lavoro è una parte della vita che vuoi cancellare? Ti chiedo questo perché anche io faccio un lavoro sui turni, faticoso (sono infermiera) però alla fine il mio lavoro mi piace, mi soddisfa, fa parte di me (non solo per ragioni meramente economiche) anche se, come a tutti, mi piacerebbe avere più tempo per i miei due bimbi.
    Ciao,
    un abbraccio

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  12. @laura, si hai detto bene tu, non puoi aspettarti solo un cambiamento dall'ambiente, si parte sempre da noi stessi, anche quando apparentemente è il nostro ambiente a sovrastarci. Il cambiamento di un solo singolo essere umano può portare al cambiamento di tutta l'umanità.

    @robby
    in un certo senso sembra così, che grazie a questo bambino posso stare a casa, e in parte concretamente è vero, ma il cambiamento interiore che avevo sentito è avvenuto prima di rimanere incinta, avevo semplicemente deciso che, seppur non sapendo come, avrei cambiato la mia vita, che in quel momento stava scivolando lentamente. Non s tratta solo del lavoro, dei turni, ma più profondamente di rispettare la mia vita. Qui parlo di me, dei miei limiti e difficoltà a trovare anche un minuto per togliermi lo smalto, perchè le mie energie erano totalmente esaurite. so benissimo che invece si può trovare quel tempo prezioso, per curare la propria persona. Anzi, sono certa che il lavoro, qualsiasi sia, possa dare soddisfazione personale e essere fonte di arricchimento. Ma nella vita per fortuna ci sono infinite possibilità che si presentano per essere felici.
    un abbraccio

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  13. E' vero il tempo e' tiranno,ma ho imparato che con un po' di organizzazione,si riescono a fare piu' cose,non tutte ma tante.Un abbraccio Chocolat.

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  14. C'è anche da prendere in considerazione, Ester, che non è sempre la mancanza di tempo , è una sorta di depressione, insofferenza che deriva dallo stress. Lo stress della fatica...della mancanza di sonno, di ritmi debilitanti. Certo importante sarà riuscire a essere sempre consapevoli di quanto vale la nostra vita...per esempio mi sono rimasti impressi i 28 grembiuli...io impazzirei ma tu giustamente hai un obiettivo in questo, un ideale...che però, come tutte le cose, può essere un stress a lungo andare...io credo che l'ansia da prestazione, il senso del dovere, il sacrificio portino inevitabilmente ad esaurirsi. La pratica buddista ci mostra chiaramente (solo se però desideriamo vedere) cosa è giusto per la nostra vita e cosa no. Per esempio...anche togliersi lo smalto per qualcuna potrebbe essere uno stress, voler sempre essere a posto..."in ordine"...ma sono d'accordo con te..."Non c'è felicità più grande per gli esseri umani che recitare Nam Myoho Renge Kyo..."...e il resto lo lascio scoprire a chi è interessato cercando negli scritti di "Nichiren Daishonin" il titolo FELICITA' IN QUESTO MONDO...è una ricetta infallibile. Baci Ester!

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  15. @teresa
    infatti erano proprio i ritmi a esaurire, lavorare tornare a casa all'una di notte e poi non poter dormire perchè tutto il resto della mia vita ha ritmi normali,la stanchezza accumulata, la mancanza di sonno. alla fine togliersi lo smalto era diventato come scalare una montagna!! e lì in quel momento ci si può, se si vuole, fermarsi e provare a capire e cercare nuove strade, oppure no, andare avanti in quel giro pazzesco quotidiano. Io prima di capire cosa stavo vivendo ci ho messo due anni, non un giorno, e dopo due anni ho provato ad come uscirne. Poi misticamente è arrivato un figlio. Non è successo il contrario. ora son qui e quando arriverà il momento di tornare a lavoro ho fiducia che di nuovo la mia vita, che sono io stessa, il mio Io più vero e puro, avrà la risposta migliore per essere felice. :)

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  16. Hai ragione cara, perchè non c'è nulla di conquistato per sempre, altrimenti sarebbe fermarsi, è una conquista dopo l'altra, una scoperta continua, un'evoluzione costante...grazie amica mia per essere sempre così propositiva e giovane...e scusa se sono rimasta sconvolta dai 28 grembiuli...per me già attaccare un bottone è uno sforzo non da poco!

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  17. @teresa ma 28 sono i bambini ognuno con il suo grembiule, cucito dal proprio genitore o più spesso da una sarta a pagamento. io ho solo cucito quello per ethan, un pò per risparmiare un pò per fargli un regalo, vedermi cucire qualcosa per lui, e poi non conosco nessuna sarta ;)

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  18. Ester che serenità nel leggere questo tuo post...

    "E' la manifestazione concreta di quel cambiamento che dentro di me avevo deciso e stavo portando avanti, di rispetto verso me stessa, la mia salute, la mia vita."

    che bel pensiero...

    ...e grazie infinite per i consigli "buddistici"...una filosofia di vita che cerco di mettere in pratica nel mio piccolo...

    Un abbraccio affettuoso

    Lena

    P.S: trovo molto importante l'aspetto di prendersi cura di sé nel senso di rispettarsi, amarsi...e come ogni cosa si inizia dal piccolo passo...anche semplicemente mettere lo smalto.....sai che faccio? scelgo un nuovo colore!Questo è consumato :-| ... =)

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  19. io non me lo metto proprio, il tempo manca a monte.
    oltre a cercare di trarre empaticamente la serenita' rispetto alla maternita' che emana questo post, mi hai dato piu' di uno spunto di riflessione.
    e sono certa che ognuno ci si mette nelle situazioni anche se apparentemente sembra l'ambiente a mettertici.
    siamo noi a scegliere nel bene e nel male e poi a scoprire e subire le conseguenze.
    e allo stesso tempo, se vogliamo un'inversione di rotta dobbiamo partire da noi.
    con l'azione.
    io adesso non ho la forza neanche di vedere concreatamente i risultati, figuriamoci mettere un'azione.
    pero' cerco consiglio nella notte, che magari una volta puo' farmi riposare.
    ti abbraccio

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  20. Bellissima riflessione, bisogna lavora su sè stessi cosa che non è per niente semplice, ci vuole costanza e decisione ;) Scusa, adesso dico una cosa sciocca, io non conosco nulla del buddismo, sapevo dei mantra e sinceramente sentendoli sono rilassanti come suono, ma cosa dicono? Nel senso....io ci metterei una vita a imparare tutti quei suoni, anche solo l'inglese mi ingarbuglia tutta la lingua! E' un esercizio di suono-spirituale?

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  21. no !!! assolutamente no, infatti faccio a meno di metterlo......però sono fiduciosa che qualcosa presto cambierà ci sono già stati dei segnali :o)
    un bacio
    Annalisa

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  22. Questo post arriva in un momento delicato della mia vita e cioè la ripresa del lavoro tornando dalla mia seconda maternità. Proprio in questi giorni riflettevo sul fatto che non voglio assolutamente essere risucchiata dal lavoro ma trovare del tempo sia per i miei figli che per mio marito che per me. Quindi il lavoro mi piace ho sudato e studiato tanto per averlo e a cui non voglio rinunciare ma senza trascurare gli affetti più cari e avere del tempo per nutrire anche la mia anima. non so come farò ma sono sicura che ci riuscirò a trovare il giusto equilibrio magari rinunciando a qualcosa ma avere sempre ben chiare dentro di me le mie priorità. Stare a casa in questa mia seconda gravidanza mi ha permesso di godermi finalmente la mia prima figlia, di stare più attenta alle sue necessità e di godermi la casa, di curare con più attenzione ciò che fa parte della mia vita e del mio mondo

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  23. ah scusamiiii...pensavo li dovessi cucire tu tutti e 28 ah ah ah...sono ormai fuori...ah ah che incubo!

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  24. ciao ester, io sono molto contenta di quello che racconti, mi da grande determinazione nei miei obiettivi. Ieri sera guardavo un documentario sugli elefanti che stanno spostando da una zona pericolosa per loro, a un'area protetta, e mi sono detta: questo è il tipo di lavoro a cui vorrei arrivare !!! perchè spesso ora mi sento frustata per come vanno le cose nel lavoro che sto facendo ora dove spesso la corruzione, gli interessi privati vogliono prendere il sopravvento ed è una continua lotta. MA so che sto anche conoscendo un'altra cultura, un altro modo di vivere. Che bello che sei tornata a parlare di buddismo, mi piace sempre come lo spieghi tu

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  25. ho appena parlato di Esho-Funi a un'amica non buddista che oggi ha ricevuto una brutta notizia, e credo l'abbia aiutata a non bloccarsi, ma ad agire... com'è la propogazione e il seminare buone cause, no ??

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  26. Mentre ti leggevo, le tue riflessioni sullo smalto mi sembravano proprio uguali alle mie riflessioni sullo smalto. Anche io in questi ultimi anni l'ho lasciato per tanto tempo, spesso anziché non trovare il tempo di toglierlo non riuscivo nemmeno a ricordarmi di metterlo. Non che, come dici tu, fosse una cosa necessaria, ma visto che non mi trucco mai, almeno avere le mani a posto mi fa sentire di aver dedicato un po' di tempo a me stessa. E per riprenderne un altro po' anche qui serviranno ancora cambiamenti... piano piano!
    Grazie per queste riflessioni, buon fine settimana!

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  27. No. Il tempo di mettermi lo smalto non ce l'ho. Devo dire, però, che non mi interessa neanche tanto ;-)
    Ma io mi sono ripromessa, quest'anno, di non trascurarmi: di cercare di fare almeno un po' di sport, di non rimandare le mie visite mediche, di spalmarmi la crema e farmi le sopracciglia :-)...
    Mi sono ripromessa di coccolarmi un po' di più...

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  28. spero non ti dispiaccia ti ho citato nel mio post! http://busshinellearrive.blogspot.com/2011/09/proposito-dirispetto-verso-se-stessi.html

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Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.