Saluto.

E' un saluto all'estate. Quest'anno è stata lunga, piena, vera, quasi fino all'ultimo giorno. Da oggi lascia il passo all'autunno. Ma non posso non fare il punto di questa stagione che si conclude, non posso mancare per un Manifesto al contrario perchè lo avrei voluto fare subito ma l'ho rimandato, un pò per scaramanzia e un pò perchè mi piace improvvisare, sentire sul momento quale può essere il mio Summer Manifesto. 

Posso dichiararlo adesso come una pellicola che si riavvolge?

Allora:

Attesa, in tutti sensi, attesa di una pancia che cresce, attesa di veder sparire le nausee, 

mangiando popcorn e olive verdi di mattina, attesa di sapere che tutto sia a posto, sapere il suo sesso. Una dolce attesa.

Abitudini, quelle che mi piacciono, quelle che cerco per star bene, gli stessi anelli alle stesse dita che con il sole hanno lasciato un'impronta bianca, per tutta l'estate, gli stessi colori.

Natura, quella verde, dei monti, della famiglia,

quella dietro casa con frutta e verdura, spontanea e coltivata, da raccogliere, quella da sfruttare per la sua bellezza, i suoi tesori nascosti.

Mare, il mare. In tutti i suoi aspetti. 

Senza pelle al suo contatto.

Ordine, dentro e fuori, pian piano quello che sono è ritornato a galla, il mio vero Io, quello che avevo perso di vista, mi son ritrovata e piaciuta, mi riconosco adesso. 

E ordine anche fuori, intorno, con lavori che ancor non sono del tutto finiti, con armadi che hanno un senso all'interno, con muri delicati, con oggetti che hanno trovato nuovi padroni.

Questa è stata la mia estate e ora posso dire che è come me la sarei immaginata. Quale miglior Summer Manifesto di così? 

E con il cuore aperto e pronto posso dire benvenuto Autunno.