20.2.14

Ritratto a matita

In questi giorni mi è capitato di fare un ritratto a mia figlia Daphne. 
Erano almeno dieci anni che non prendevo in mano una matita, ricordo che un pittore mi disse che le artiste donne dopo la maternità perdono l'ispirazione, come se tutto l'atto creativo lo mettessero nel crescere, prima dentro di se, poi tutti i giorni, i loro figli. 
Non gli diedi molto peso, e tuttora credo sia un discorso troppo sommario, ma misi realmente, inconsapevolmente e completamente da parte il mio estro artistico quando ero incinta di Daphne, era come se le mie profonde intenzioni avessero necessità di convogliare il massimo dell'energia nel creare materialmente la vita, così la restante creatività diveniva, in un certo senso, faticosa. 



Adoravo dipingere, disegnare, a matita, con i colori, ma ho interrotto completamente fino a qualche giorno fa, quando eravamo annoiate, io e lei, e per ingannare il tempo ho preso un foglio e una matita per farle un ritratto. La matita scorreva facile e leggera, sentivo nel cuore il segnale del divertimento e lei è rimasta stupita da questo mia arte, mi ha chiesto quando avevo imparato, ha osservato una mamma nuova, ha conosciuto una parte di me che non aveva mai visto, nonostante abbia qualche quadro sparso per casa. 



A ruota anche Ethan ha voluto il suo ritratto, essendo la novità del momento. 
Ma non è finita qui: ne hanno iniziato a produrre loro stessi una quantità infinita, a matita, e poi ricamati
Inventandoli oppure ritraendo me, e ammetto che questo mi piace tantissimo. Ho spiegato loro che il ritratto non è una fotografia e che si possono evidenziare dei particolari piuttosto che altri, che nell'arte, nella fantasia, è concesso andare lontano o vicino, ed è ammesso tutto, si possono esplorare mondi che solo noi conosciamo o addirittura crearne di nuovi.



Sicuramente considero giusta l'età intorno ai 9-10 anni per provare, prima immagino sia presto, ma dipende dalla passione e dal talento del bambino.

I vostri figli si sono avvicinati al disegno e hanno provato il ritratto? 
A quale età? 
Voi avete mai provato?

p.s Qui il primo profilo, a colori disegnato da Daphne, che mi ha incantato, e qui il sole nero di Ethan, piccolissimo.



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4 commenti:

  1. Mamma mia, è così tanto tempo che non prendo in mano una matita o un gessetto che probabilmente non ne sono più capace!!!
    La cosa che mi piaceva di più disegnare erano proprio i ritratti e ho fatto quelli dei miei figli, di mio marito, di mio padre e di alcuni amici. Sono difficili, ma danno una grandissima soddisfazione. E poi disegnavo fiori, tanti fiori che adesso rallegrano e colorano le pareti di casa mia!
    Perchè ho smesso? Non lo so, ho perso l'estro, l'ispirazione, la voglia!
    Mia figlia ha sempre disegnato, da quando è stata in grado di tenere una matita in mano (adesso fa il Liceo Artistico), mio figlio anche lui è bravissimo a disegnare e quando non sa che fare comincia a disegnare su qualunque foglio bianco.
    Quando erano piccoli e abitavamo ancora in città, c'era nella loro camera una parete dove potevano fare tutto quello che volevano, ma proprio tutto!!! Era stupenda, confusionaria, caotica ma bellissima!
    Anche adesso ho dato campo libero. Ho detto loro che nelle loro camere possono fare quello che vogliono (tranne buttare giù le pareti), dipingere e colorare ciò che vogliono, anche i mobili... Vediamo che cosa salta fuori!!!!
    Un bacio
    Francesca

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  2. Che bella esperienza che racconti, e che coraggio lasciare tanto spazio alla creatività dei tuoi figli :)

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  3. Noi, durante i giorni di pioggia passati, abbiamo fatto il "ritratto dell'ombra": con l'aiuto di una cornice e di una lampada da tavolo ognuno ricalcava il profilo dell'altro controluce, il profilo dell'ombra; appunto, se scorri le mie foto instagram trovi quello di Leti fatto da me e il mio fatto da lei :-). I vostri ritratti sono bellissimi!

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Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.