15.2.13

M'illumino di meno

Anche quest'anno si ripete l'iniziativa di Caterpillar e devo confessarvi che non mi sono preparata abbastanza, ma volevo esserci e così eccomi qui cercando di offrire la mia testimonianza di come mi illumino di meno, nel mio piccolo, di come mi impegno nel quotidiano a volte sfidandomi e spesso cadendo. Proprio cadendo si, perchè mi chiedevo proprio in questi giorni, come mai vivere in questa società e cercare di andare controcorrente al consumismo sfrenato, al menefreghismo delle nostre azioni apparentemente necessarie a volte diventi così faticoso. 
E mi sono data questa risposta: perchè siamo soli. 

Senza voler per forza tornare indietro nel tempo: ma le famiglie allargate di una volta erano una manna dal cielo! 
Io faccio il pane in casa, spesso ceno a lume di candela, produco lo yogurt senza elettricità, uso i pannolini lavabili, in casa non c'è il televisore (altra energia risparmiata e se volete approfondire il perchè lo spiego bene qui da Barbara), cucino io senza comprare pietanze già pronte, autoproduco tutto ciò che posso, cerco di usare gli elettrodomestici nelle ore serali e nei weekend, uso il meno possibile la macchina, compro il più possibile a km zero, insomma ci metto tutta la mia buona volontà, ma a volte sono sfinita. E' vero che ho tre figli, ma se avessi una di quelle famiglie allargate, e vicine, di una volta magari il pane me lo regala la zia o la cognata e per un giorno non lo impasto io, oppure se sono stanca e sfinita, perchè assolutamente sono io che metto in tavola tutto ciò che mangiamo, magari la sorella o la mamma mi tiene i bambini per un paio d'ore che così stendo le gambe. 


E' solo una riflessione. Perchè poi una volta magari molte donne erano obbligate a stare a casa e non avevano neanche la possibilità di andare a lavorare.
Insomma stasera dalle 18.00 alle 19.30 spegnete le luci, e soprattutto fatelo tutte le volte che uscite da una stanza, se volete accendete una candela, mettetela al centro della tavola e continuate con la romantica atmosfera che avete lasciato proprio ieri, il giorno di S. Valentino. 
E poi anche se a volte costa fatica quello che rimane è una gran senso di Liberté, Egalité, Risparmieté.  

Buon weekend a tutti voi. 

6 commenti:

  1. ciao sono veronica , molto d'effetto questo post e mi piace molto l'idea della famiglia allargata di una volta; adesso se alle 8 di sera hai finito il sale e ti azzardi a chiederlo alla vicina ..... non ti apre e non o dice che non ce l'ha!!!!!!
    come te faccio i pane e dal tuo post ora anche lo yogurt e coni bimbi stiamo organizzando l'orto in giardino..( sul quale poi ti chiederò consiglio) credo chele cose semplici di una volta siano non un tornare indietro e non valorizzare la donna ma darle il giusto valore che merita...e anche noi avendo 4 figli contrariamente a quello che si possa pensare adoriamo cenare a lume di camino o candela.......

    buona giornata ....
    ti chiami come mia figlia ..che buffo!!!

    ciao Veronica di VeramenteVeronica.blogspot.com

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  2. Vorrei partecipare ma, se spengo le luci, non potrò studiare considerando il fatto che ho esami lunedì e che il mio ritmo di studio prevede la ripetzione fino alle sette/otto circa la sera... Farò il possibile!

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  3. Anch'io come te faccio il possibile. Le candele poi sono un must ...ad altezze proibitive per il mio bambino, ma a casa nostra non mancano mai! ^_^
    Ti abbraccio

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  4. sei veramente apprezzabile nel tuo impegno quotidiano: pane, pannolini lavabili e tre figli! io di figli ne ho solo due e mi sembra che già è abbastanza difficile così! mi limito a non comprare cibi belli e pronti, a usare consapevolmente l'elettricità e l'acqua, vado solo a piedi...sarà che forse la cucina non è il mio forte!
    hai ragione sulle famiglie di una volta, x certi versi era tutto più facile, però credo avesse anche i suoi begli aspetti negativi!
    a presto, serena

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  5. Mi associo a quanto sopra, ci si arrabatta a far di tutto, per ritrovarsi poi sfinite la sera, dopo ave mandato i 4 figli a letto, e chiedersi se davvero l'impasto del pane nn può aspettar fino a domani...Credo che sia un po' anche colpa ns, che pensiamo semre alla famiglia allargata come soluzione, e impieghiamo poche energie a costruirci una "famiglia" allargata nuova con il vicinato, perchè è difficile, perchè "chissà cosa pensano se gli chiedo di guardarmi i bambini un quarto d'ora per andare in farmacia", perchè... per tanti motivi. Io per prima fatico ad aprirmi, e soprattutto ad accettare. Mi è più facile offrirmi per dare, ma accettare qlcs dagli altri mi è proprio difficile. Un problema di mancanza di fiducia? Un problema di orgoglio? Michey

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  6. Ragionamento che faccio spesso anch'io ma al giorno d'oggi, rispetto un tempo, credo che siamo davvero tutti molto più complicati per sopravvivere in una famiglia allargata. Secondo me l'idillio è vivere molto vicini, aiutarsi, ma saper rispettare le proprie privacy e stili di vita... e quindi avere sempre una porta da poter chiudere. Io ho idee simili alle tue, lavoro al mattino ed ho un solo bimbo... ma panifico, sto anche cullando la pasta madre, vado a piedi o con mezzi pubblici, non guardo tv se non come prolunga del dvd... ecco se penso ad una stretta conviveza con alcuni membri della mia famiglia o ad alcuni amici la vedrei impensabile perché non approvano e criticherebbero certe mie idee e inevitabilmente si andrebbe a scontrarsi. Preferisco faticare ma difendere la mia privacy e perseguire le mie scelte. Sono davvero testona in questo...
    E' da anni che aderisco a M'Illumino di meno, ormai è una sorta di Festività, di Rito domestico, di cui conservo anche piacevoli ricordi :))))

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