13.2.14

Come mantenere la calma #2

Ci sono giorni che cominciano con capriole, salti e ruote, cominciano. 
Poi finiscono naturalmente in una calma e quiete straordinari. Ecco l'esempio che, da spettatrice, stupisce sempre anche me. Il ricamo non è stato proposto ma cercato e richiesto a gran voce e impazienza da Ethan, lui il mezzano, pieno di energia, che, non so dove, ha visto l'attrezzo tipico per tendere la stoffa da ricamare e mi ha chiesto di provare. 



I miei cerchi regolabili di legno li avevo comprati anni fa di seconda mano in un mercatino dell'usato, in confezione famiglia, esattamente tre paia per pochissimi euro, e conservati in fondo all'armadio dove conservo le stoffe e i gomitoli di lana, quindi lontano dalla vista. Ma quando il destino chiama, non si può non rispondere, sapevo che sarebbero serviti, prima o poi, per un'attività bella, un'occasione di concentrazione e rilassatezza


Ethan e Daphne si sono quietati, azzittiti, concentrati, centrati, rilassati e infine sono rimasti soddisfatti della loro creazione, e l'hanno ripetuta e ripetuta che ora non sappiamo bene cosa farne di tutti questi capolavori ricamati. Forse diventeranno un cuscino, una decorazione da applicare su una maglietta bianca, oppure l'esterno di un astuccio o una borsetta, vi saprò dire. 
Certo è che sono dei quadri di grazia e filo colorato. 



Volete provare con i vostri bambini? Credo che l'età giusta per iniziare sia intorno ai sei anni, quando loro hanno imparato bene ad usare ago e filo, poi basta solo un pò di fantasia, riportare leggero il disegno sulla stoffa, con una matita, e seguire il contorno con un filo di lana o cotone da ricamo, cercando di fare punti piccolissimi, per facilitare la concentrazione, la motricità fine, la cura e la bellezza. 



Ho consigliato loro di non aggiungere troppi particolari piccoli e iniziare con disegni abbastanza lineari, ma al secondo disegno hanno voluto decidere da soli. Ecco i risultati, portati avanti fino a sera, nel letto, con la luce accesa. Mi chiedo cosa abbiano sognato in questi giorni.



Domani è San Valentino, ricordate? Avete deciso di approfittare di questo giorno per ricordarvi l'un l'altro l'amore che vi lega? Pensate di fare qualcosa di speciale? Io e il mio amore andremo a vedere una mostra fotografica presso la galleria d'arte Ono Arte Contemporanea dedicata ai Nirvana (che hanno prolungato, per fortuna) e poi una passeggiata insieme per il centro di Bologna, soli.

Vi auguro una splendida giornata, piena di luce e amore.


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11 commenti:

  1. Lenticchia,
    è tornata ieri da scuola con la voglia di imparare a fare il punto croce e l'ho trovata in camera che si era attrezzata da sola, recuperando fili di lana con cui fa collanine e un pezzo di stoffa bianco, trovato tra i miei. Sembra sia stata la maestra, ieri, a spiegarle come si fa e lei ha voluto provarci subito.
    Grazie per la tua idea: il suo pulcino rosa diventerà probabilmente qualcosa'altro. Magari un sacchettino portamollette!
    ;-)

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    1. anche i miei a scuola hanno iniziato un lavoro a punto croce ma personalmente non ho mai provato, il punto croce nella scuola steineriana lo sperimentano in IV, è strettamente legato all'aritmetica e allo sviluppo dell'Io, non so altro, ma questa cosa mi ha molto affascinato ;) complimenti alla piccolina :)

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  2. I nostri giorni cominciano con capriole, salti e ruote e finiscono nello stesso modo...
    Mi sembra impossibile riuscire a fermare le mie due "pesti", ma se ci sei riuscita tu perchè non provare?
    Grazie, come sempre, per le tue idee SEMPLICI, sei spesso fonte di ispirazione per me.
    Buona giornata cara!

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    1. grazie per seguirmi, le tue parole mi scaldano il cuore ;)

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  3. Cara Ester, ma lo sai che da qualche giorno pensavo di fare una cosa del genere per mia figlia, che mi vede sempre armeggiare con ago e filo e ogni tanto mi dice che vuole provare. Vorrei farlo però una cosa mi frena, forse è stupido ma mi frena e ti chiedo un cosniglio! mia figlia (6 anni) è "estemporanea", nel senso che segue le sue ispirazioni ma se un lavoro è breve e trova subito una conclusione va bene, se invece è un progetto lungo viene lasciato a metà, come è stato per esempio per il telaio, giusto il tempo di comprarle altrta lana ed è finito lì! ; ) un po' vorrei insistere con questo tipo di lavori che favoriscano la concentrazione e la progettualità, il portare a termine ciò che si intraprende, ma non vorrei che diventino un "dover fare". spero di essermi spiegata. grazie per i tuoi post, sempre bellissimi!

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    1. Ho capito benissimo :) capita spesso anche ad Ethan, ma ho capito che posso concedergli dei progetti semplici e brevi, inoltre intorno ai 6-7 sono ancora veramente piccoli, e siamo noi, spesso a chiedere un tempo di concentrazione tropo lungo per loro, Il telaioper esempio puoi farlo più piccolo e usare della fettuccia di cotone, così il lavoro scorre veloce e creare cose che può usare lei o con cui giocare, es accessori per le bambole ecc. Per il ricamo proponile un disegno semplicissimo, non troppo grande e usando un filo di lana, concedendole punti un pò più larghi, qualche volta se chiede aiuto fai tu un pò di lavoro, infine fai in modo che il risultato possa avere un fine concreto, per esempio un borsellino o una bandana da indossare, insomma qualcosa che la renda fiera del suo operato, fammi sapere come è andata

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    2. grazie per il consiglio sul telaio, non avevo pensato alla fettuccia di cotone, ottima idea! per il ricamo siamo partite, le è piaciuto molto, sono contenta perché ha portato avanti il lavoro per più tempo di quanto pensassi, non si è arresa alla prima difficoltà e soprattutto la proposta è stata accolta con gioia subito dopo aver brontolato perché era ora di spegnere la tv ... non pensavo! ; ) il lavoro non è finito e giace sul divano da due giorni, ma appena sarà il momento glie lo riproporrò per "finalizzarlo" a qualcosa di compiuto e che dia soddisfazione, come dici tu. grazie! : )

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  4. che meraviglia che poesia! io ero costretta a ricamare a scuola........e detestavo farlo ...il mio filo era sempre sudato e scuro ...perchè non procedevo ahahahahahhaah.....i maschii segavano compensati e avrei voluto poter fare quello ahah come è bello lasciar uscire dai bimbi i loro desideri1

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    1. non mi sono firmata ero io prima

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    2. bella la mia teresa, eccerto che essere obbligati a queste arti ti porta ad odiarle, immagino che mescolare i generi, negli usi e costumi delle attività proposte, fosse un pensiero impossibile. i maschi a segare legno, le femmine a ricamare. ANcra adesso c'è chi rimane stupito vedere mio figlio maschio che lavora a maglia .... eppure è fantastica la versalità che trasmette. ti voglio bene amica e mi manchi ♥

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Benvenuto e grazie per esserti fermato e commentare!
Solo parole educate e civili...si, parlo proprio con te che vuoi disturbare e di solito non ti firmi.