23.2.09

Carnevale.

Spero tanto che abbiato passato un fine settimana festoso in tema con il periodo carnevalesco del momento, a casa nostra sabato abbiamo invitato un pò di persone per un party all'insegna del travestimento e del ballo.
Non mancavano di sicuro i coriandoli e le stelle filanti, le risate, la musica, cibo e bevande a volontà. Gli ospiti si sono divertiti e hanno stretto amicizia, ho rivisto vecchi amici e conoscenti, quasi tutti si son dati alle danze fino a notte inoltrata, i piccoli sono crollati alle 23.00 quando ormai tutti i giochi e salti erano stati sperimentati e tutti i coriandoli sparsi in giro, qulcuno anche sulla tavola imbandita, i grandi hanno chiuso i battenti alle 3.00, per me ora di altri tempi, quelli in cui la notte era sempre giovane;

carneval

ho rivisto persone, in visita a Bologna, che non vedevo da 10 anni ed è stato bello, ricordare e guardarsi per scrutarsi addosso gli anni passati, ma sinceramente non li ho visti questi 10 anni, nè sul volto nè nell'anima; si son fatte chiacchiere serie e facete, si è parlato di futuro e di crisi, tra un sorso e l'altro, tra una risata e l'altra, tra un ballo e l'altro, e così ho anche pensato che la recessione c'è, di sicuro, ma che dobbiamo fargli un baffo, e continuare a divertirci e gioire in ogni caso, perchè questa è la vita. Inoltre quello che mi ha riempito il cuore è stato vedere arrivare Jimmy, il ragazzo che ci porta le pizze e che avevamo invitato; mi ha reso felice vederlo muoversi timido all'inizio, ma poi farsi travolgere dalle danze e abbandonarsi a fine serata, avvolto dall'atmosfera festosa e dalle note, che rendono tutti uguali senza confini di sorta.

E così vi lascio con questa canzone... l'unica che possa calzare or ora.
Buon inizio settimana miei cari, di cuore.

19.2.09

Riposo 2 giorni.

Sono a casa da ieri, i miei due giorni di riposo sono quasi alla fine, ma sono stati utili per il loro significato intrinseco, mi sono riposata! Ho dormito tutto il pomeriggio di ieri e oggi mi sono alzata più tardi del solito, ho tenuto a casa i pargoli, così la sveglia non è suonata alle 7.00 e mi sono mossa con calma, ho fatto quello che necessitava fare ma anche quello che mi piaceva fare, leggi ho lavato, steso e cucinato, ma ho anche impastato i pane, fatto il labnè e preparato la zuppa con i miei piccoli. Il mio lavoro mi concede un weekend libero ogni 5 settimane, quindi i giorni di riposo si spalmano durante la settimana e di solito sono momenti di grande lavoro casalingo arretrato, commissioni da portare a termine, corse a scuola o al supermercato. Raramente consumo quei giorni per fare quello che umanamente mi spetta, e cioè recuperare energie, riposare. Questa volta mi sono voluta regalare una vacanza.
Oggi sono stanca di quella stanchezza rilassata, quella della fine di una giornata, senza mal di testa, occhi rossi o dolori. Al sole di febbraio, con aria fredda gelata, ma con raggi tiepidi e timidi ho steso la lavatrice appena terminata, con calma, guardandomi intorno, osservando i pochi passanti frettolosi. Con le voci dei piccoli al piano di sopra ho lavato i piatti e con calma li ho asciugati e pulito tutto intorno alla zona fuochi, con l'aceto che rende tutto così lucido e lucente. Ho dato l'incarico a Daphne e Ethan di preparare la zuppa, dopo aver loro lavato le verdure da tagliare, forniti di taglierie coltelli li ho messi all'opera e loro erano entusiasti, meglio di qualsiasi gioco colorato di plastica.

zuppa 365#35

Nel frattempo ho impastato il pane, con farina bianca di grano e farina integrale di segale, questa volta ho voluto aggiungere un cucchiaio di miele e dare all'impasto una forma rotonda, quasi una palla, con le pieghe raccolte tutte in basso. Una volta infornato si è sparso per tutta casa un profumo di pane caldo, quello che si sente di notte nei pressi di un forno, una delizia, che ho gustato con uno strato di labnè spalmato sopra e un filo d'olio extravergine d'oliva a condimento.


pane

Mi piace e mi rilassa riempire di zucchero bianco il barattolo in cui lo conservo insieme a una stecca di vaniglia tagliata a metà, è il mio zucchero vanigliato, quello che uso nelle mie ricette, quello che metto anche nel latte caldo bianco, o nel the, al bergamotto. Non finisce mai di spandere il suo profumo.

VANILLE

E voi siete pronti per il vostro meritato weekend rigenerante? avete già dei programmi? o semplicemente vi lascerete cullare dal tempo che passa?

17.2.09

Colore

Mi siete mancati tanto, tutti quanti, avrei voluto condividere momento per momento questi ultimi giorni, ma proprio non ho avuto il tempo, ma eccomi qui, sono di nuovo tra voi, cercherò di riassumere in breve la settimana appena passata.


creare

Iniziamo con il dire che l'impegno giornaliero con il progetto di una foto al giorno va avanti, è una fatica pazzesca nella corsa e gli impegni del quotidiano riuscire a mantenere costante l'appuntamento, ma ce la voglio fare!!!! se volete vedere gli scatti li trovate come sempre qui... una bella soddisfazione, certo, ma molto difficile!
Ma in realtà non è questo ciò che mi ha portato lontano da qui.
Allora, durante la giornata del M'illumino di meno ero così in sintonia che all'ora prefissata dello spegnimento delle luci casa mia era completamente al buio, infatti eravamo, tutta la famiglia al completo, dalla pediatra perché Ethan dalla mattina aveva un occhio particolarmente rosso. Abbiamo fatto una fila di circa due ore, con i piccoli affamati e irrequieti, perché stanchi e annoiati. L'occhio tutto a posto, per fortuna.
Poi mi si è rotta la macchina, la mia, quella che ormai aveva la ruggine, quella con l'impianto a metano così conveniente e poco inquinante che la faceva apparire la più bella, a dispetto delle ammaccature, le strusciature, il look così poco di moda, la mia vecchissima y10, non si apriva più neanche lo sportello del guidatore, dovevo tirare giù il finestrino e aprire da fuori, ma era la mia macchinina, di quando ancora ero single e andavo tutti i sabati a ballare, e poi a noi della macchina non interessa, cioè per noi la macchina è semplicemente un mezzo di locomozione, nient'altro, non un gadget alla moda, però almeno deve funzionare. Una mattina alle 7.00 mentre stavo andando a lavorare, guidando in tangenziale, quasi all'uscita dell'aeroporto, la piccolina si è spenta... e io mi sono presa un'accidenti... ! Comunque sono riuscita ad arrivare al parcheggio e poi l'ho lasciata lì per l'ultima volta. Abbiamo dovuto comprare un'altra macchina, la più base che base non ce n'è, abbiamo scelto anche i finestrini non elettrici, manovella per tirarli giù, come una volta, impianto a gpl e tante rate da pagare...
Non sono neanche felice, cioè si, sono contenta che avremo una macchina nuova, ma come potrei esserlo se mi fossi comprata un cappello, anzi forse meno, visto la differenza di prezzo. Effettivamente ci sarebbe servita una macchina nuova prima o poi, effettivamente non conveniva più investire in meccanico per aggiustare quel catorcio, ma effettivamente non era proprio il momento economico adatto per fare una spesa del genere!
Diciamo che questo è il mese del salasso economico... si aggiunto anche il dentista per il piccolo Ethan che alla giovine età di 4 anni appena compiuti ha già una carie. La dentista pediatrica ha detto che normalmente nei bambini così piccoli tocca subito il nervetto, dato che la dentina è sottilissima e che sicuramente si dovrà fare una forma di devitalizzazione, il tutto condito da un preventivo astronomico...e poi se penso al mio bimbo su quella sedia , mi prende un colpo, un pò per la paura innata per i dentisti, un pò pensando con cuore di mamma e un pò immaginando lui che non vorrà neanche aprire la bocca.
Ultima ma non ultima, la notizia più bella e più entusiasmante per noi e per i nostri bambini è la decisione e l'opportunità dell'iscrizione alla scuola steineriana, si alla fine abbiamo deciso, li manderemo lì. Grazie a Sabrina e al suo sito, grazie a Claudia con le sue parole e a tanti altri luoghi in cui ho potuto cogliere il senso straordinario di questa pedagogia. Abbiamo deciso di provare a iniziare questo cammino e appena varcata la soglia di questa scuola, un nodo in gola mi ha tenuta stretta per tutto il giro delle porte aperte, durato circa 3 ore, ogni parola degli insegnanti è stata un risuonare dentro, il loro entusiasmo per la pedagogia steineriana e la loro passione e amore per il loro ruolo di Maestri, nel senso più profondo del termine, Maestro di vita, educatore alla vita, beh, tutto questo ci ha fatto sentire immediatamente, a me e mio marito, che era quello il posto dove avremmo voluto far andare i nostri bambini e dove noi avremmo voluto crescere insieme a loro, partecipi in modo diretto.
Ne parlerò in modo più ampio sicuramente in altre occasioni, per il momento volevo solo condividere le ultime novità con voi, quelle salienti, perché quando la vita si muove, indipendentemente da tutto, è la cosa più straordinaria, e non importa se accadono anche cose spiacevoli, diventano anch'esse il sale della vita, ogni cosa acquista un valore positivo. Quindi a metà di questo febbraio, e siamo solo a metà, mi sembra di aver vissuto sei mesi e non solo 15 giorni, e ringrazio profondamente la mia vita, per i regali che ogni giorno mi offre, belli e brutti (ma che poi diventano tutti belli).
In ritardo auguro a tutti voi un buon S. Valentino, la festa dell'amore, quello assoluto.

imperfezioni 365#33

6.2.09

Buon weekend

compassion world

Questa mattina, accompagnando i bimbi a scuola, ho portato con me la macchina fotografica, ho scattato qualche foto, tornata a casa guardandole ho pensato che a volte l'inspirazione, la capacità di cogliere il particolare, l'angolatura giusta, insomma quel non so che che poi ti fa piacere la foto, beh, a volte è del tutto casuale, inaspettato, quasi lontano da quello che volevi immortalare. Credo si possa definire tutto dicendo che l'arte a volte è al di là di te, è un'altra dimensione che si affaccia alla tua e ti fa vedere...

parte

Non volevo peccare di presunzione dicendo che la mia è pura arte, anzi, ma mi rendo conto che a volte non so neanche io come faccio a fare certe foto... beata ignoranza!

365#23

Beh, con queste due righe deliranti, a seguito di una nottata di lavoro e di una sveglia molto mattutina, a seguito di tanto sonno arretrato, beh vi saluto augurandovi di passare uno splendido weekend.

4.2.09

Compassione.

Amici cari, tutto bene? Negli ultimi giorni sono stata sorpresa felicemente da alcuni doni arrivati inaspettati, dolci legami da posti lontani, incontri casuali di animi affini. Mi è arrivato un pacchettino colmo di preziosi pensieri, qualche piuma soffice e colorata, delle etichette ritagliate a mano con cura e una tela per poter fare il formaggio, utile, unica ed essenziale. E' arrivata da Comidademama, Elena, che, anche se così lontana si è dimostrata così vicina quando, leggendo il mio post, ha deciso di inviarmi questi tesori. Per lei un grazie speciale.

gift 365#20

Per questo mese di febbraio voglio usare una parola di sottofondo, ho scelto compassione, parola difficile, scomoda, o usata in termini opportunistici, a volte. Il significato che voglio approfondire è il sentire comune, il vedere oltre l'apparenza dell'altro, l'amore totale della natura verso ogni parte di essa, noi compresi, e poi ciò che scoprirò lungo questo percorso di ricerca. Compassione come lente con cui vedere la vita... intanto ho capito che, nonostante tutti i dispetti che noi esseri umani arrechiamo al nostro ambiente naturale, questo continua ugualmente ad avere compassione e grande amore per la vita, e continua ad andare avanti, a rinascere, a fiorire di nuovo.
Il regalo di Elena lo leggo in completa sintonia con questo punto di vista, non ci sono barriere di nessun tipo, se vuoi regalare un pezzetto del tuo cuore, della tua vita, una dolce testimonianza, lo puoi fare, è facile, chiedi l'indirizzo e spedisci il tutto in una busta affrancata.

compassion nature
Così l'altra sera, quando è arrivato il ragazzo che ci ha portato le pizze d'asporto, quello che ormai ci conosce, quello che arriva ogni volta sia con il freddo che con il caldo sul suo motorino, quello che sa che non abbiamo il campanello da suonare (non ci piace) e così squilla il clacson, beh, lui che non so se è indiano, pakistano, magrebino, che so solo che è simpatico gentile, sorridente, che i suoi occhi sono puliti, lui, che so che tutte le sere è lì a lavorare onestamente, beh, lui lo abbiamo invitato ad entrare, lo abbiamo invitato alla prossima festa che terremo a fine mese, in maschera. La compassione che intendo io qui non è quella cristiana che ti guarda dall'alto in basso e poi ti aiuta, ma quella del sentire insieme, con-passione.
Voi avete una parola speciale con cui sperimentare il vostro quotidiano, una parola che vi possa aprire nuove finestre sulle abitudini o sui soliti modi di pensare, una parola che vi permetta di sperimentare un nuovo sentire?
Fatemi sapere...

2.2.09

4 anni fa.

eth

2 febbraio 2005, ore 0.08, Bologna.

In una sala grigia, nuova di accessori, con la filodiffusione, si sente uno strillo acuto, un singhiozzo e altri lamenti come di un cucciolo in ricerca della sua mamma... eri tu, mio piccolo rospetto, ricciolino, con gli occhi grandi di tuo padre, che subito hai iniziato a bere il latte dal mio seno e a guardarmi fisso fisso.
Buon compleanno amore mio...