Oggi rileggendo questo post, sul blog Il dito nell'occhio... stavo pensando ai miei desideri di circa un anno fa, ai desideri che rimangono ancora presenti sul fondo dell'anima perchè non ancora esauditi, mi guardo intorno, penso ai miei figli, alla vita di cui vorrei renderli partecipi e mi vedo in un grande campo, lontana dal grigiore della città, con alberi da frutta intorno, frutta da raccogliere quando matura, cespugli di fiori e roseti, spazio per correre e saltare.
Premetto che la mia vita attuale la adoro, adoro la mia casa, mi reputo fortunata ad avere un piccolo giardino in una casina quasi in centro a Bologna, adoro questa città con tutti i suoi pregi e difetti. Amo questa città, ma lo scorso anno stavo leggendo un libro, un romanzo della vita secondo il ritmo delle stagioni, dove i protagonisti sono le piante, gli ortaggi e i fiori, un libro di Pia Pera "L'orto di un perdigiorno" e mi chiedevo perchè non stessi vivendo anche io una realtà del genere. Certo più ridotta, non ambisco ad ettari ed ettari di terreno (... o forse si!?), ma simile, con maggiore contatto con la natura, con la possibilità di coltivare le mie zucchine, se mi va, senza pensare di fare una cosa straordinaria, di raccogliere i fiori del mio giardino e metterli in vaso in casa, se mi va, senza dover andare per forza dal fioraio...
Piccoli pensieri che ogni tanto mi tornano in mente, che mi fanno tornare a galla desideri non ancora esauditi e mi fanno rivivere una sensazione che porto sempre con me. Che forse un giorno...
Buona giornata e vi auguro un fantastico weekend!
Premetto che la mia vita attuale la adoro, adoro la mia casa, mi reputo fortunata ad avere un piccolo giardino in una casina quasi in centro a Bologna, adoro questa città con tutti i suoi pregi e difetti. Amo questa città, ma lo scorso anno stavo leggendo un libro, un romanzo della vita secondo il ritmo delle stagioni, dove i protagonisti sono le piante, gli ortaggi e i fiori, un libro di Pia Pera "L'orto di un perdigiorno" e mi chiedevo perchè non stessi vivendo anche io una realtà del genere. Certo più ridotta, non ambisco ad ettari ed ettari di terreno (... o forse si!?), ma simile, con maggiore contatto con la natura, con la possibilità di coltivare le mie zucchine, se mi va, senza pensare di fare una cosa straordinaria, di raccogliere i fiori del mio giardino e metterli in vaso in casa, se mi va, senza dover andare per forza dal fioraio...
Piccoli pensieri che ogni tanto mi tornano in mente, che mi fanno tornare a galla desideri non ancora esauditi e mi fanno rivivere una sensazione che porto sempre con me. Che forse un giorno...
Buona giornata e vi auguro un fantastico weekend!